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Recensione Film: Cafè de flore

Post n°9 pubblicato il 27 Marzo 2014 da Dreamingbookishlife
 

 

Titolo: Cafè de flore

 

Regista: Jean-Marc Vallée

 

Anno: 2011

 

Consigliato: Sì

 

Voto: ****

 

 

 

Breve trama.

 

Due storie, completamente diverse ,in due periodi di tempo completamente diversi, vengono narrate in una sequenza che può sembrare quasi confusionaria, ma che alla fine del film, questa cambio netto da una scena all'altra, da una storia all'altra, saranno indispensabili per farci comprendere in che nodo questa vicende sono strettamente collegate.

 

Nella prima storia, si parla di una famiglia, felice, che ha tutto quello che può desiderare, rovinata dall'invaghimento di Antoine di una giovane ragazzina incontrata per caso. Caccia la moglie e tiene i figli con se. La moglie, incontrata da ragazzino con cui stava insieme da venti lunghi felici anni, soffre di sonnambulismo, e ha dei sogni strani, come ricordi.

 

L'altra storia, riguarda Jacqueline, una povera mamma che negli anni sessanta, si trova a dover crescere in suo travagliato bambino che soffre della trisomia 21, o meglio nota come la sindrome di Down, da sola, dato che il padre del bambino lo ha ripudiato. Libro dopo libro, dà al bambino una vita quasi normale, gli insegna a difendersi dai bulli,gli insegna tutto ciò che è potrebbe essergli utile nella vita. Il suo obbiettivo è far invecchiare suo figlio. La vita media dei soggetti affetti da questa sindrome era attorno ai 25, 23 anni. Tutta via dopo aver passato, gli ultimi sette anni della sua vita a dare al suo bambino tutto il suo amore, diventa un po troppo iperprotettiva e gelosa nei suoi confronti. Quando incontra un'altra ragazzina down infatti, il figlio diventa assolutamente ossessionato, e dice di amarla “ tanto quanto amo te mamma”. Questo rappresenta un duro colpo per lei che cerca di separare i bambini in tutti i modi possibili.

 

Recensione.

 

Appena iniziato, il film non mi aveva presa molto, era troppo statico, sembrava quasi noioso. Invece alla fine l'ho apprezzato moltissimo, è per questo che ho deciso di dedicargli la mia prima recensione cinematografica, qui sul mio blog.

 

Ero molto ma molto confusa riguardo all'ambientazione e al periodo storico piano piano però i pezzi si sono incastrati insieme come quelli di un puzzle e all'improvviso in quadro della situazione era perfettamente chiaro. La scenografia e i costumi, erano ben fatti soprattutto l'appartamento di Jacqueline, povero, sporco, non per mancanza di volontà, ma tutta via colmo del calore dato dall'amore materno.

 

La regia e l'editing erano netti. Si passava da una scena all'altra con una rapidità quasi violenta e ti dovevi riabituare di continuo al cambiamento della storia narrata, tutto ciò ha contribuito molto a creare quella confusione voluta per intrigare l'intrattenitore ad andare avanti a continuare a conoscere meglio tutti i personaggi che anche se non fanno grandi dialoghi con le poche parole che dicono e soprattutto con i gesti, le abitudini che attuano in quelle scene mute ne danno un quadro completo.

 

Il mio personaggio preferito resta, Carole. La moglie abbandonata, devota madre, e sonnambula, che soffre sempre quando vede nei suoi incubi un bambino urlante, e un'incidente d'auto.

 

Credo che sia un personaggio bellissimo che sa cos'è l'amore vero. L'amore per la vita, che ama i propri figli e non vuole metterli contro il propio padre, che va da una medium per capire cosa le sta succedendo e capisce. Queste sono le mie scene preferite. L'amore di una madre come Jacqueline, che farebbe di tutto per i propri figli.

 

L'incontro della medium ci viene mostrato a frammenti, frammenti di filmato che durano pochi secondi ma ch trasmettono un dolore incredibile. La scoperta della verità. In seguito, tramite un montaggio meraviglioso, scopriremo come le due storie sono legate, come andranno a finire e capiremo quali sono le analogie delle vicende.

 

Una madre che non vuole lasciare colui che ama. Che vede l'altra ragazza come il nemico. Gli unici a soffrire sono i figli.

 

Ed ecco la mia scena preferita. La conclusione di entrambe le storie, per far si che sia il principio di un'altra ancora. Carole dopo aver scoperto la verità, va da Antoine, senza preavviso e gli chiede scusa. In lacrime. Accettando quello che ha fatto. Chiedendo scusa per il passato, facendo pace con il presente e incoraggiando il futuro, includendo la nuova moglie di Anoine.

 

 

 

In conclusione, film sorprendente, piaciuto davvero davvero molto. Avrei dato il massimo dei voti ossia cinque su cinque, ma ho dato quattro su cinque per una serie di scene a reating rosso che secondo me si potevano benissimo evitare. Tuttavia. Sì, questo film mi ha colpito parecchio, per la tematica, della malattia, della difficoltà della società di accettare il diverso, del tema del tradimento, dell'amore.

 

Un misto di importanti tematiche unificate da una vicenda incredibile.

 

Insomma guardate questo film.

 

 

 

Siate voi stessi, Dreamer

 

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