Eros & Booty

Post N° 61


LORO CI CAMBIANO LA VITA?DIARIO DI UNA MAMMA PER UN FINE SETTIMANA
Che bel fine settimana, non ho fatto sesso, non sono andata al mare ma mi sono divertita a tornare bambina.Come? Facendo da baby sitter alla mia nipotinaChe gioia, ritornare a ragionare come loro, con entusiasmo, con spensieratezza senza applicarmi più di tanto, ridere con lei, giocare con lei, rispondere ai quei mille perché che a volte ti imbarazzano un po’, leggere delle fiabe, guardare la TV, condividere un gelato, ricevere solo un sorriso per risposta.Gironzolare per la città mano nella mano, fare attenzione a chi si avvicina, a quando si attraversa, guardare le vetrine ma dei negozi di giocattoli, andare al parco giochi, fare la voce grossa se fa o dice qualcosa che non va.Insomma Mamma per un giorno con piaceri e doveri, oneri onori e responsabilità che questo ruolo impone, con la consapevolezza che quella bambina per un giorno dipende da te e tu dipendi da lei (parlo al femminile senza offesa per i bambini ma questa è la mia esperienza ;-P).E la sera dormire esausta ma felice per aver condiviso parte di un mondo che sembrava sparito, ma solo perché dimenticato.Lei è stata con me dal venerdì sera e quando la domenica è andata via avevo il magone, anche se alla fine mi sono chiesta è davvero questa la vita che vorresti?In verità no, bello fare la mamma in affitto ma solo per pochi giorni, anche se in affitto con mia nipote ci sono da quando è nata, e lei semplicemente mi adora.Le ho cambiato i pannolini (e sulla puzza stenderei un velo pietoso, ma i bambini veramente sono insuperabili), la mattina le ho preparato e dato la colazione, le pappine, quanti sputacchi quando non le piacevano addosso e sulla faccia, i primi passi li ha mossi proprio con me (mi ricordo ancora la facciaccia della mamma livida, che è mia sorella, nennè te ne stive a casa a ffà a mamm invece e faticà), al mare con gli spruzzi, a farle fare i tuffi e rincorrerla, insomma ho fatto il mio bel chiamiamolo percorso formativo la mia esperienza da umile praticante, ma so di dover imparare molto.Non ancora però, è presto di strada da farne ne ho e non so se sulla mia sia compreso il pacchetto famiglia e figli.È così bello vederli ridere, crescere, imparare  ma soprattutto non soffrire del male peggiore di questo secolo, le nevrosi dell’uomo adulto (badate bene che per uomo è compreso sia il genere femminile che quello maschile, niente distinzioni e favoritismi), ma ne parleremo in un altro capitolo di questo mio viaggio nel cyberspazio.Cosa mi induce a scrivere anzi a parlare di questa mia esperienza? Di solito le cose personali restano a casa con me, ma sapete bene l’amore che provo per i bambini e mai vorrei che fosse loro fatto del male, adoro la loro innocenza, eppure in Tv oggi ho sentito che in Gran Bretagna è nata la prima bambina per così dire “geneticamente modificata” nel senso che non incorre nel pericolo di avere un tumore al seno, perché i genitori sono intervenuti durante la gestazione modificandone alcune cellule staminale (SPERO DI AVER CAPITO TUTTO BENE E NON AVER SCRITTO CAXXATE CMQ IL SUCCO E’ PIU’ O MENO QUESTO), è questo mi ha fatto porre delle domande da non genitore.Mia nipote è sana per fortuna, ma se dovessi sapere di generare un figlio disabile , con piccole malformazioni me la sentirei o preferirei intervenire prima, per evitare di assumermi le responsabilità che un bimbo diverso comporterebbe?Insomma è giusto avere dei figli su ordinazione? Mi sembra quasi di andare la supermercato a scegliere le verdure migliori, questa si quella no.MAHAd onor del vero c’è da dire che i genitori inglesi hanno fatto questa scelta perché nella famiglia del padre ci sono stati molti casi di parenti affette da tumori al seno in alcuni casi maligni, quindi il gene era per così dire congenito, e per evitare delle future sofferenze hanno agito così.Ecco per evitare future sofferenzeIn fondo quale genitore non desidera il meglio per i propri figli, evitando loro il maggior  numero di dolori possibili, sia fisici che psicologici.Non basta fare la mamma in affitto per un giorno per potersi definire genitori e sentirsi in grado di giudicare chi un genitore lo è per davvero, certo se avessero modificato il figlio per  fargli avere gli occhi azzurri allora il discorso era davvero da supermercato ma quando c’è in gioco il futuro di un bambino, senza speculazioni, bisogna chiedersi se davvero è giusto che la scienza intervenga e prosegua le sue sperimentazioni.L’importante è poter gioire del sorriso di un bambino, qualunque sia il colore della pelle, ed anche se ha dei piccoli problemi mentali o fisici, perché quel sorriso non ha prezzo e soprattutto ti illumina e ripaga di ogni sacrificio.
A diventare mamma credo che rimanderò ancora per un bel po’.Buona navigazione a tutti!