Eros & Booty

Post N° 72


Volevo volare
ma mi ritrovai col culo per terraPerché?perché ero salita troppo in alto e troppo in fretta ma non avevo ancora le ali per farlo erano ancora troppo piccoletroppo acerbetroppo insignificanti e io ero troppo pesante per librarmi nell'aria, a quelle altitudiniero maledettamente inchiodata a terra dalle finte certezza e dalle troppe paureVolevo amare
ma non lo sapevo fare, non riuscivo a farmi accettare, non riuscivo a distinguere il sesso dall'erospensavo che solo dandomi, libera delle mie scelte avrei capito come farlo, come trovare l'anima affine al mio mondoma mi sentivo sempre triste, malinconicasolatroppo chiusae piangevo nel buio della mia anima, nel silenzio della mia stanzae mi chiedevo cosa c'è di sbagliato in me? perché nessuno vede al di là del mio corpo, perché non vogliono vedere la mia essenza?Avevo il cuore pregno di amore e lo donavo sempre perché nessuno sapeva coglierlo e ricambiarlo?Volevo sognare
e lo facevo troppo spesso confondevo i sogni con la realtàcredevo che prima o poi si sarebbero avverati bastava solo desiderarli fino allo sfinimentoe costruivo castelli in aria, e poi mi facevo imprigionare nelle loro dorate segrete per poi svegliarmi disillusa, delusa, sconfitta, arrabbiataperché ero innocente nei miei desideri non c'erano cattiverie perché allora restavano sempre chiusi nel cassetto ed aprirlo mi faceva solo male all'anima?Un solco indelebile di dolore profondo, che mi allontanava dal mondo e mi rendeva prigioniera di un infinito sconfortoDi un'infinita desolazioneVolevo vivere
ma non sapevo stare in equilibrio per farlo e vivevo una vita di convenienzedi opportunitàdi routine, infiniti retaggi nati dalla storia, dall'esperienza ma degli altrisapevo sopravvivere come potevo spiccare il volo?e restavo chiusa così come un riccio nel suo piccolo mondo fatto di piccole cose e di piccole personenon sapevo alzare lo sguardonon sapevo liberare la menteE sei apparso tue mi hai insegnato che dovevo prima di tutto imparare a camminare, e mi hai condotto per i sentieri impervi della mia animaUn percorso lento e tortuoso, che mi ha insegnato a spiccare il volo più leggera di una farfallaperché nella mia anima non ci sono punti oscuri, non c'è nulla in quello che dono che sia sbagliato, non c'è nulla in me che non vadovevo solo imparare che l'amore non ha misure, non ha confini e non ha barriere ma se me le creavo io non amavo ma possedevo e distruggevoUna volta questo era il canto triste di un'anima inquieta oggi è la gioia di vivere che è sempre dentro di me, che è sempre stata dentro di me e che solo tu hai saputo cogliere, guardare e amareIo sono fortunata perché nella vita nessuno ti ama per quello che sei per come sei veramenteInvece tu mi ami così, e così lasci amare anche meLasci libera la mia anima ed il mio cuore.....e mi GODO la vita per quella che è senza farmi più delle aspettative perché grazie a te ho imparato semplicemente ad AMARE, VOLARE, SOGNARE e VIVERE