Post n°18 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da petra.italiadelgusto
Nel nostro personalissimo viaggio del gusto, il percorso della Livenza aveva rappresentato una scoperta continua di opportunità, persone e prodotti. |
Post n°17 pubblicato il 10 Novembre 2015 da petra.italiadelgusto
La speciale unità di informazione della rete dei borghi europei del gusto, nel suo quotidiano lavoro di ricerca dentro e fuori Expo 2015, aveva visitato Italian makers Village nei giorni di giugno dedicati al Piemonte. |
Post n°16 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da petra.italiadelgusto
I “Giovedì del gusto”, organizzati a Milano nell’ambito delle iniziative fuori Expo, sono stati un’occasione straordinaria per avvicinarsi e conoscere una regione unica nel suo essere: la Regione Marche. Gli incontri con le eccellenze del territorio sono articolati in due fasi: l’approfondimento e la degustazione. Sono momenti conviviali, di scoperta e di assaggio per ritrovare e riscoprire non solo il piacere della buona tavola, ma anche e soprattutto il gusto per la tradizione offerti dalla regione più longeva d’Italia: la Regione Marche. Nell’ambito di questi appuntamenti particolare rilievo hanno avuto il miele ed formaggi, due alimenti fondamentali nella tradizione culinaria della regione. L'apicoltura è un’antica tradizione marchigiana, che tutt'oggi è praticata e diffusa in tutta le Marche. Si va dal miele che deriva dalle piante foraggere, dove le api trovano il loro habitat ideale, al più classico millefiori o poliflora, il cui gusto cambia di continuo al succedersi delle stagioni e secondo il versante collinare. Non mancano mieli uni florali quali acacia, castagno, girasole. Degni di nota il miele di coriandolo, prodotto grazie alla diffusa coltivazione di coriandolo nelle Marche e i mieli legati a vegetali spontanei, in particolare ad un’erba infestante, la stachys detta anche Erba della Madonna. Il miele non è solo un “dolcificante”, ma un alimento più complesso, dai molteplici aromi che ne favoriscono l’uso nella gastronomia, dando un valore aggiunto alla cucina e non solo in pasticceria. Tutto ciò permette anche di svincolare il miele dall’unico appellativo di “prodotto salutare”, riconsegnandogli il ruolo di “cibo sublime” nella produzione e preparazione dei cibi. L’abbinamento del miele con alcuni formaggi, freschi e stagionati, è stato ampiamente apprezzato nelle degustazioni realizzate. |
Post n°15 pubblicato il 04 Agosto 2015 da petra.italiadelgusto
La cucina carinziana ha conosciuto diversi momenti nelle giornate di informazione che i giornalisti e i comunicatori dell'associazione l'Altratavola hanno organizzato nel 2014, in collaborazione con l'associazione culturale Italia-Austria. |
Post n°14 pubblicato il 25 Maggio 2015 da petra.italiadelgusto
Silvia Lenzi, direttore dell'Ufficio Belga per il Turismo Bruxelles-Vallonia di Milano, ha preparato per i comunicatori e i giornalisti della rete dei borghi europei del gusto delle cartelle stampa davvero esaustive.
Il primo incontro è stato dedicato alla Vallonia. La Vallonia, la regione a sud del Belgio, è fra le più verdi d’Europa. Il suo territorio, che misura poco meno di 17.000 km, è ricoperto per il 90% da foreste secolari come le Ardenne e Les Fagnes, ed è attraversato da fiumi maestosi come la Mosa e la Sambre le cui rive scoscese e a tratti tortuose si possono discendere persino in kayak o navigare dolcemente lasciandosi cullare dal ritmo lento di una gita in peniche. Ecco perché questa regione, composta dalle cinque province dell'Hainaut, del Brabante Vallone, di Namur, di Liegi e del Lussemburgo Belga, è la meta ideale per chi ama soprattutto una vacanza a contatto diretto con la natura. Invita infatti a scoprire i suoi innumerevoli paesaggi, a esplorare le sue stupefacenti foreste in un soggiorno al di fuori del tempo assieme alle piacevolezze di una buona tavola che si rifà alle antiche tradizioni rurali. Ma la Vallonia è anche una terra ricca di storia e di arte con un passato di tutto rispetto che si rivela nelle affascinanti cittadine di Tournai, di Liegi, di Namur, di Mons dove, quando meno te lo aspetti, scopri un’antica abbazia, un castello, una fortezza, una roccaforte, un museo. E per chi volesse recuperare il proprio benessere fisico, deve venire proprio in Vallonia. A Spa, la città delle terme ai confini del massiccio delle Ardenne, la reputazione delle sue acque è diventata un mito universale che si perpetua ormai dal XVI secolo.
Il Belgio è anche e soprattutto la patria delle birre trappiste, una vera chicca per intenditori. Esistono infatti solo otto birre trappiste al mondo di cui ben sei sono prodotte in Belgio e tre nella sola regione della Vallonia: le birre d’Orval, di Chimay e di Rochefort, che conservano i loro segreti nel cuore delle abbazie. In alcuni casi birrerie e laboratori dei monasteri si possono anche visitare. Dove invece non è possibile entrare c’è sempre un posto, un bistrot dove gustare quella birra speciale fatta a regola d’arte.
Le birre d’abbazia sono prodotte con l’antico metodo dell’alta fermentazione; generalmente corpose e di forte contenuto alcolico (da 6 a 9 gradi alcolici). La loro colorazione varia dall’oro carico, all'ambrato, al rosso cupo, al bruno scuro. Si richiamano alle birre che venivano anticamente prodotte in numerose abbazie belghe. I nomi delle birre d’abbazia vengono da monasteri esistenti oppure storici che non esistono più: Leffe, Maredsous, Val-Dieu, Floreffe. Alcune, infine, conservano il nome dell’abbazia, ma non sono necessariamente legate alla produzione nelle strutture religiose.
Oltre alle celebri etichette delle birre trappiste di Orval, Chimay e Rochefort, esistono tanti piccoli birrifici artigianali come Dubuisson, Val-Dieu, Bocq, Val de Sambre e Achouffe solo per citarne alcuni. Ed è anche possibile seguire un itinerario, da percorrere in libertà con auto a noleggio, che consente di visitare le principali abbazie trappiste specializzate fin dall’epoca medioevale nella realizzazione di birra, cioccolato e formaggi artigianali, prodotti secondo un rigoroso codice etico che impone massima cura nella selezione delle materie prime, attenzione alle tecniche di produzione tradizionali e un modello commerciale finalizzato all’autosostentamento, senza scopo di lucro.
Il circuito include la visita di Bruxelles, Dinant, Rochefort e Namur. Si può far sosta nell’abbazia trappista di Notre Dame d’Orval, specializzata nella produzione di birra dal XVII secolo e nell’abbazia di Notre Dame de Scourmount, dove vengono prodotti formaggio e birra Chimay, di cui esistono quattro varietà. E alla fine del viaggio è posssibile fare una degustazione di cioccolato a Bouillon o visitare l’azienda familiare «Brasserie du Bocq» che dal 1858 produce milioni di litri di birra ogni anno.
Ma la Vallonia, la regione a sud del Belgio, è anche una terra ricca di storia e di arte con un passato di tutto rispetto che si rivela nelle affascinanti cittadine di Liegi, di Namur, di Mons e di Tournai, tutte destinazioni che meritano un viaggio perché a ogni angolo vi si può scoprire un’antica abbazia, un castello, una fortezza, una roccaforte, un museo.
Laboratorio Europa ha dedicato alle birre della Vallonia uno speciale incontro presso il pub Saxophone di Salgareda (Tv), autentica tana del gusto ove è possibile degustare le birre e la cucina di Daniele Rorato e della sua famiglia. Tre autentiche chicche hanno accompagnato la degustazione di tre birre : un club sandwich assai particolare ( con porchetta trevigiana, frittata ed altre leccornie...) ; un panino con rucola e bresaola della Valtellina e un ultimo panino... piccante.
Info: www.belgioturismo.it
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