Ciarle in Libertà

Tra pinne e squame...


Eccomi qua, per informare tutti che ho appena finito di guardare la Sirenetta, il cartone animato della Disney che non vedevo da molti, molti anni (eccetto la rimpatriata con la mia Cucchi…
).Il dvd mi è stato regalato proprio da lei questa mattina, e, non perdendo occasione per rincitrullirmi ulteriormente, appena tornata a casa, mi sono rovesciata sul divano e ho rivisto uno dei cartoni in assoluto più amati della mia infanzia…Tralasciando il fatto che è stato bellissimo, una volta ancora, tornare indietro di dieci anni, e ridiventare bambina, ammetto anche di essere rimasta colpita da una storia tanto tenera, che ha come tema centrale il tema del sacrificio, nucleo questo che i produttori della Disney, per quanto abbiano fatto un buon lavoro, non sono riusciti ad appannare del tutto…Fatto sta, che incuriosita, me ne sono andata qua e là per il web, a cercare informazioni non solo sulla vera fiaba della sirenetta, ma anche sul suo autore, Christian Andersen. Bene, sono venuta a conoscenza della reale trama della fiaba, e della conclusione assolutamente tragica (che in realtà già conoscevo) condita di particolari bizzarri e a volte piuttosto macabri, come il fatto che la strega del mare (la perfida Ursula…) nel privare la Sirenetta della sua voce le taglia letteralmente la lingua, e le dà una pozione che le avrebbe si dato delle gambe, ma avrebbe anche fatto si che ogni passo sarebbe stato doloroso come camminare su dei coltelli…Tutto per afferrare il suo sogno…Ci sono tantissimi significati celati dietro questi particolari, ricollegabili alla vita di Andersen stesso, che, essendo molto povero, ed essendo omosessuale con l’impossibilità di dichiararsi, visse una vita di completa solitudine, e morì solo, così come era vissuto…E’ per questo che si ritiene che questa fiaba abbia dei contenuti autobiografici ( non perché la sirenetta era gay, ovviamente, ma perché, come Andersen, dopo tutti i sacrifici, non è riuscita ad ottenere quello che desiderava di più, cioè essere amata) e secondo me, questo rende tutto più dolce, anche se immensamente più triste…Insomma, secondo me la Sirenetta, e ovviamente lo si nota molto più nella fiaba che nel cartone animato, è la prova di quello che molti di noi sono capaci di fare pur di rincorrere un sogno, in questo caso, un sogno d’amore….Dunque, quello a cui volevo arrivare è questo: Cucchi, tu ti taglieresti la lingua per me?
Ah, cosa non si fa per amore!In attesa di risposte (che prevedo saranno parolacce) saluto tutti, do un bel colpo di pinna e me ne vò…baci!!