Ciarle in Libertà

Buon Martedì Grasso...!!


Se pensate di aver passato un Carnevale squallido e all’insegna della depressione, ancora non avete sentito il mio…Bene, oggi avrei dovuto partecipare ad una festa carnevalesca con Cucchi e Frà, della quale noi, con le nostre maschere da clochards, saremo state sicuramente le indiscusse reginette, con il nostro cartone di Tavernello in una mano e il sacco della spazzatura nell’altra, a farci spazio tra tutti i travestimenti da fatina e topolina a suon di gomitate e calci, professatrici della vera bellezza del barbone.Invece niente. Questa notte, fra l’altro molto tardi, visto che ero stata fino all’una a cercare i peggiori stracci possibili da mettermi addosso il giorno dopo, il mio stomaco ha iniziato a ballare la capoeira e sono stata così male da essere arrivata a contemplare il suicidio come termine ultimo delle mie sofferenze, poi accantonato soltanto perché devo aver preso un antidolorifico che, fra i vari effetti, ha anche quello di gettare il malcapitato in un sonno comatoso…Insomma, mi sveglio qualche ora dopo, intorno alle sette, soltanto per comprendere che non sarei mai riuscita a partecipare alla tanto attesa festa, e per mandare un sms desolato a Cucchi, avvertendola che purtroppo sarei dovuta rimanere a casa per dormire ancora qualche ora…Subito dopo crollo di nuovo in letargo, fino alle 11, senza aver assaggiato nemmeno una zeppola o una ciambella fritta che, sebbene non mi piacciano eccessivamente, fanno molto festa, e io adoro le feste…Il resto della mattinata l’ho trascorso tra spasmi di vario tipo e sonnolenza prolungata (a questo punto dovrei cominciare a chiedermi seriamente cosa ho preso ieri notte ma preferisco evitare) e mi sono trascinata fino ad ora, più stanca e incazzosa che mai, a chiedermi perché, perché, capitano tutte a me…Fra l’altro io sono figlia del Carnevale, perché sono nata proprio di martedì grasso, da vero scherzo della natura quale sono, e ora, la mia festa preferita mi tradisce così orribilmente con un malore che non conosco nemmeno io, e che non ho il coraggio di esplorare…Ma preferisco pensare al fatto che la mia giornata non finirà così scioccamente, mi ribellerò al destino, le cose andranno diversamente e, costi quel che costi, solleverò il mio povero corpo dal divano e…lo porterò a letto…Baci malati (ma non infetti, spero)! Divertitevi voi che potete!!