Ciarle in Libertà

Musica Maestro!


Tutto cominciò questa mattina a scuola. Dunque, è necessario sapere che il nostro professore di storia e filosofia ci ha concesso non una ma ben due giustificazioni nelle sue materie, cioè, tu un giorno non ti senti pronto per essere interrogato, e con questa giustificazione, o paletta, come quella del vigile, puoi esprimere il tuo sfavore ad essere esaminato proprio in quella lezione e così, una volta ogni tanto, vieni lasciato in pace. Quello che però quell’anima buona del nostro prof. non poteva immaginare, è che noi, puntualmente, ogni volta che ricomincia il giro di interrogazioni, ci giustifichiamo in massa, cioè, su 22 che siamo, si tirano fuori dall’interrogazione in 20, perché i restanti 2 o non erano attenti quando il prof. ha chiesto chi si sarebbe giustificato, o le aveva finite ancora prima che iniziassero le interrogazioni, o per tagliare la testa al toro, non si era proprio presentato a scuola . Beh, oggi era giorno di interrogazione, il secondo giorno e io, come al solito, ho sparato le mie giustificazioni, finendole già a febbraio, quando dovrebbero durare fino a giugno. Never mind. Vi farà comunque piacere sapere che tutto quello che ho scritto non c’entra niente con quello di cui voglio parlare, ma è solo uno spunto per il vero argomento che impesta in questo momento la mia testolina (visto che riesco a pensare ad una sola cosa alla volta). Insomma, oggi, mentre qualche altro povero iellato era interrogato di filosofia, io, che non sapevo che altro fare, tranne che far impazzire il prof. a causa delle mie chiacchiere moleste con i vicini, mi sono messa a pensare a…I musicisti di strada! Si dai, quelli che mentre te ne passeggi per le vie della tua città, se ne stanno lì a suonare il loro bel violino o fisarmonica, con il cappellino o la custodia dello strumento poggiati a terra (questo è solo per i megalomani sicuri di guadagnare tanti soldi da riempirci una scatola del genere) a suonare canzoncine o vere e proprie sinfonie. Ricordo d’aver visto un’enorme banda di musicisti erranti a Roma, una vera e propria filarmonica, con violini, violoncelli e contrabbassi, suonare una musica che ho trovato stupenda, e che ho ascoltato imbambolata lì in mezzo alla strada per un sacco di minuti, distogliendomi per un po’ da quello che è il mio pensiero principale quando esco : comprare, comprare, comprare. Penso che se ne dovrebbero trovare più spesso, perché sono piacevoli come una bella colonna sonora di un film, e soprattutto perché la musica è meravigliosa, ed è un piacere sentirla scorrere per le vie, mentre tu passeggi tranquillo, ma magari anche quando vai di fretta, perché, tranne rarissimi casi, in cui ero nervosissima e avrei preferito che il musicista di turno si fosse ingoiato la fisarmonica o la chitarra (more difficult!), l’armoniosità di una bella melodia contribuisce ad aumentare, e di parecchio, il buonumore…Quindi io dico: più musicisti di strada, e meno municipale che non aspetta altro che di vederti scadere il tagliandino di parcheggio sul cruscotto della macchina per farti la multa!E volevo concludere con un’informazione che non fa che avallare la mia teoria: ma lo sapete che quando fanno ascoltare alle mucche la musica di Beethoven, queste fanno il latte più buono?