Ciarle in Libertà

Su una delle tragedie della vita.


Non lo avrei mai voluto fare. L'argomento da trattare è tanto ostico quanto tragico.Ma purtroppo mi vedo costretta a parlarne, vista l'imminenza di quello che, volente o nolente, tra poco mi accadrà.Colgo l'occasione per introdurlo informando i miei miliardi (???) di lettori che domani e dopodomani sarò super- assente, visto che andrò in campagna con i miei compagnucci a festeggiare niente popò di meno che......I cento giorni dall'esame di maturità!!!
Ebbene, a pensare che precisamente da domani mancheranno cento giorni alla maturità mi sale la pressione, tanto per capirci mi sono rifiutata di andare a vedere "Notte prima degli esami" perchè mi sento eccessivamente coinvolta nella faccenda, e non potrei stare seduta sulla poltrona del cinema nemmeno cinque minuti senza essere presa da un numero progressivo di crisi di panico, in una climax ascendente di terrore.Ecco, fino ad oggi, ho semplicemente cercato, più o meno, di non pensarci affatto, e di concentrarmi semplicemente sullo studio. Ma la verità è che ormai, alla vigilia di questa data, non posso più fare la gnorri, arte nella quale, dopotutto, sono molto esperta. Quindi mi toccherà gettarmi a capofitto in una cupa spirale riguardante questo tetro argomento, e quello ancora più terrificante riguardante la mole di studio alla quale mi devo preparare, e quello ancora più spaventoso che riguarda l'abbandono del liceo, dopo tutti questi anni.Perchè, è vero, da una parte non vedo letteralmente l'ora di lasciarmi alle spalle cinque anni di studio e di sforzi (perchè vi garantisco che, per una ragazzina di quindici anni cercare di imparare l'aoristo dei verbi contratti greci non è esattamente l'attività più piacevole che si possa immaginare, e sarà per questo che, casualmente non li ho mai imparati) però già so che mi mancherà l'atmosfera delle scuole superiori che molto difficilmente ritroverò all'università. Ora come ora quasi mi sorprendo da sola a dirlo, ma il mio cuoricino sensibile sa che è così. Insomma, poi sarai meno giustificato se ti comporterai da bamboccione scemo, e tante cose, come tirare le palline di carta a chi ti sta seduto davanti, sarà meno soddisfacente, e più pericoloso, anche perchè, giustamente, lo sconosciuto che ti sta seduto davanti potrebbe appiopparti un bel gancio sul naso.E pensare che dovrò iniziare a mettere un po' la testa a posto, perchè è cominciato il conto alla rovescia mi fa dispiacere. I cento giorni sono infausti, perchè ti fanno ricordare che devi rimboccarti le maniche, e, contemporaneamente ti avvisano che devi goderti più che puoi questi ultimi mesi di comunella con persone che, nella maggior parte dei casi, per fortuna o per sfortuna, non rivedrai mai più, nonostante tu abbia trascorso cinque anni con loro. Siccome sto diventando sentimentale in una maniera che potrebbe risultare stucchevole anche a me medesima, che eppure riesco a piangere anche guardando una pubblicità, temo dovrò interrompermi, per andare a meditare sul significato di questo esame, che dovrebbe decretare il tuo livello di maturità...Io mi sento già matura, non potrei evitarlo?!
Baci piagnucolosi a tutti, e a mercoledì!!