Boycott ©®

Provenzano, la Mafia, i giudici e i politici...


  Catturato Bernardo Provenzano. Il procuratore nazionale anti-mafia Piero Grasso dice: "Imprenditori, politici e tecnici hanno favorito la latitanza". Ma chi è Piero Grasso (vedi foto)? Per spiegarlo dobbiamo raccontarvi in breve una storia.Alle 19.51 del 10 gennaio 2004 i carabinieri intercettano una telefonata tra Silvio Berlusconi e Salvatore Cuffaro (candidato alle elezioni appena trascorse nelle file dell'Udc, condannato per associazione mafiosa e indagato per favoreggiamento alla mafia e rivelazione di notizie segrete a uomini di Cosa Nostra). I due si sono già sentiti il 12 novembre 2003, all'indomani degli arresti che han portato in carcere il re delle cliniche private siciliane Michele Aiello (sospetto mafioso e amico di Cuffaro) e due marescialli della polizia giudiziaria accusati di essere le "talpe" che informavano l'imprenditore delle indagini aperte contro di lui. Anche Cuffaro è sospettato di aver avvertito sia Aiello sia il boss Giuseppe Guttaduro delle intercettazioni telefoniche e ambientali disposte nei loro confronti dalla magistratura, ma rimane a piede libero. In Procura i magistrati si dividono: alcuni, come il pm Gaetano Paci che ha dato il via all'inchiesta, vogliono tener duro sull'accusa più grave a Cuffaro (la stessa che ha portato in carcere i due marescialli): quella di concorso esterno. I vertici della Procura - tra cui il capo Piero Grasso - propendono invece per archiviare il concorso esterno, lasciando solo i reati minori: favoreggiamento e rivelazione di segreti. Nel novembre 2003 Berlusconi telefona a Cuffaro per comunicargli di aver avuto notizie sugli orientamenti che stanno emergendo "all'interno dell'ufficio che si sta interessandoa queste cose"...cioè la Procura.   La bobina, trasmessa dai carabinieri alla Procura, viene trascritta, ma poi non sarà depositata negli atti alla chiusura dell'inchiesta Cuffaro. Rimarrà nel fascicolo-madre, quello per concorso esterno in associazione mafiosa destinato all'archiviazione. Quella bobina è pericolosa perchè configura un reato di rivelazione di segreto per Berlusconi e altri. Infatti Silvio è già stato indagato per concorso esterno e riciclaggio proprio a Palermo: la sua posizione è stata archiviata per decorrenza termini di indagine (cioè, non è innocente, non è stato assolto...sia chiaro), ma il fascicolo può essere riaperto in qualunque momento, all'emergere di qualsiasi fatto nuovo. Il procuratore Piero Grasso chiede al gip che quei nastri vengano distrutti. Perchè?   Subito dopo Piero Grasso si trasferisce a Roma promosso nuovo procuratore nazionale anti-mafia, grazie all'aiuto di due leggi Berlusconi che hanno eliminato il suo concorrente Gian Carlo Caselli.    Perchè eliminare così Caselli? Perchè Caselli è un magistrato che funzionava troppo bene: in 6 anni a Palermo ha mandato 650 mafiosi all'ergastolo e 650 miliardi di lire confiscati alla Mafia...molto meglio mettere come procuratore nazionale anti-mafia Piero Grasso che ordina di far distuggere delle prove compromettenti con politici molto conosciuti. Infatti dice: "Sono siciliano, amo la mia terra e farò di tutto per evitare qualcosa del genere".Alla luce di questa vicenda, che dovrebbe esser inserita in un contesto molto più grande che non posso raccontare per non annoiarvi, come vi suonano le dischiarazioni di ieri di Grasso che dice approposito della cattura: "Non vi è stato appoggio esterno, nè da collaboratori, nè da altro"? Appogio esterno non di sicuro, basta chiedere aiuto "interno" a qualche nostro parlamentare per aver informazioni sulla Mafia:- per Andreotti, che non è stato assolto, il reato è stato prescritto, la sentenza dice che ha tenuto di persona rapporti con la Mafia fino al 1980- Dell'Utri, inventore di Forza Italia (Berlusconi ci tiene a ricordarlo ad ogni convention), condannato a 9 anni per associazione mafiosa, che, la sentenza dice, solo grazie a lui per 30 anni la Mafia ha tenuto stretti rapporti con politici, imprenditori, ecc...sono le stesse parole di Grasso riportate all'inizio di questo post.- di Cuffaro abbia già detto a sufficienza.Ai tempi della cattura di Riina si è ipotizzato, e si ipotizza tutt'ora, che Provenzano abbia promesso la testa di Riina alle istituzioni in cambio del "papello", cioè documenti che Riina teneva per ricattare le istituzioni sull'approvazione di leggi in tutela della Mafia (come la 41-bis) e che dimostrerebbero i rapporti tra Mafia e Politica. Il covo di Riina è stato ripulito dalla Mafia mentre i carabinieri dovevano sorvegliarlo...così del "papello" non si sa più niente. Si può ipotizzare la stessa cospirazione per la cattura di Provenzano attuata dal suo successore?Povera Italia...Per chi vuole saperne di più si legga questo libro