Ormai il colloquio di lavoro per assumere del personale è diventato una cosa simile ad andare al Luna Park o partecipare a Giochi senza Frontiere. Innanzitutto è abolita la parola "personale" che è stata sostituita da "risorse umane", come se non fossimo più delle persone, ma delle miniere dalle quali estrapolare od estrarre tutto il metallo prezioso che c'è in noi, non tenendo conto di un sacco di altri aspetti importantissimi della persona. Le grandi imprese non si accontentano più del banale "faccia a faccia" per conoscere il candidato, al quale gli si chiede cos'ha fatto fino a quel momento, il percorso di studi, ecc in modo da poterlo valutare non solo per quello che ha fatto nella vita, ma anche nel sentirlo parlare e vedere come si espone. Adesso ci sono gli psicologi che, siccome hanno studiato, bisogna far vedere che qualcosa cambia! E allora ci sono i colloqui di gruppo dove i candidati vengono messi alla prova in veri e propri giochi di squadra! Mi è capitato personalmente che uno di questi giochi era costituito dal raccontarsi davanti agli altri candidati (evviva la privacy) in pochi secondi attraverso un proverbio scelto da una lista che ti mettevano a disposizione. C'erano proverbi che mai e poi mai nessuno avrebbe scelto, ma se il colloquio lo si fa per entrare in banca o in una società di assicurazione, allora sarebbe stato il caso di raccontarsi attraverso "l'occasione fa l'uomo ladro", "è tanto ladro chi ruba quanto chi tiene aperto il sacco" e cose del genere...così il datore di lavoro o lo psicologo pensa: "Questo fa proprio al caso nostro!"
Ma cosa sono di ventati i colloqui di lavoro oggi?!
Ormai il colloquio di lavoro per assumere del personale è diventato una cosa simile ad andare al Luna Park o partecipare a Giochi senza Frontiere. Innanzitutto è abolita la parola "personale" che è stata sostituita da "risorse umane", come se non fossimo più delle persone, ma delle miniere dalle quali estrapolare od estrarre tutto il metallo prezioso che c'è in noi, non tenendo conto di un sacco di altri aspetti importantissimi della persona. Le grandi imprese non si accontentano più del banale "faccia a faccia" per conoscere il candidato, al quale gli si chiede cos'ha fatto fino a quel momento, il percorso di studi, ecc in modo da poterlo valutare non solo per quello che ha fatto nella vita, ma anche nel sentirlo parlare e vedere come si espone. Adesso ci sono gli psicologi che, siccome hanno studiato, bisogna far vedere che qualcosa cambia! E allora ci sono i colloqui di gruppo dove i candidati vengono messi alla prova in veri e propri giochi di squadra! Mi è capitato personalmente che uno di questi giochi era costituito dal raccontarsi davanti agli altri candidati (evviva la privacy) in pochi secondi attraverso un proverbio scelto da una lista che ti mettevano a disposizione. C'erano proverbi che mai e poi mai nessuno avrebbe scelto, ma se il colloquio lo si fa per entrare in banca o in una società di assicurazione, allora sarebbe stato il caso di raccontarsi attraverso "l'occasione fa l'uomo ladro", "è tanto ladro chi ruba quanto chi tiene aperto il sacco" e cose del genere...così il datore di lavoro o lo psicologo pensa: "Questo fa proprio al caso nostro!"