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Riprendere il cammino della crescita italiana


"Dai compor
tamenti di tutti i soggetti, a cominciare da noi imprenditori, dipende la possibilità per l’economia italiana di uscire dal torpore e riprendere davvero il cammino della crescita [...] Ma sono necessarie scelte rigorose e coraggiose e non esistono più scorciatoie. A tutti è richiesto di fare bene il proprio mestiere e di mettersi in gioco"
- così ieri il presidente degli industriali, Luca Cordero di Montezemolo, ha aperto il discorso davanti all'assemblea di Confindustria.     Ma vediamo come si comportano i proprietari d'azienda, quelli che, a loro dire, sono il motore del paese. Vediamo quanto ci tengono alla crescita dell'economia italiana e se davvero loro non prendono nessuna scorciatoia.   In realtà, le aziende produttive in Italia sono quasi scomparse e si sono trasformate in venditori di immagine. Sono scatole vuote, senza stabilimenti e senza magazzini. Hanno solo un piccolo apparato che si dedica a due compiti principali: reclamizzare il marchio e stabilire su quali prodotti applicarlo. Poi passano all'incasso. Non ci credete? Vediamo un esempio.
   Un caso concreto è rappresentato dalla ditta di Marco Boglione (vedi foto) . Il suo nome non dice niente ai più, ma poi sveleremo qual'è la sua ditta famossissima in Italia e nel mondo. Questo industriale rileva il Maglificio Calzificio Torinese nel 1994 perchè era sul l'orlo del baratro, lo liquida e trasferisce il marchio a una nuova società, la BasicNet, appositamente creata per la nuova gestione. Quindi si lancia in tre diverse direzioni:- reclamizza il marchio tramite una grande campagna pubblicitaria- tenta di costruire, a livello mondiale, una rete di licenziatari, ossia rivenditori disposti a pagargli una provvigione pur di avere l'esclusiva di vendita di prodotti che recano il suo marchio- allaccia rapporti con procacciatori di affari in Estremo Oriente per disporre, in Asia, di un agente che gli trovi dove fare produrre magliette, pantaloni e cappellini al prezzo più basso possibile.   Insomma, la ditta di Boglione, non crea posti di lavoro in Italia, ma all'estero, la crescita è tutta per l'Estremo Oriente e non per noi, i diritti conquistati in mezzo secolo di lotte sindacali a cosa servono se poi queste aziende si trasferiscono in paesi che non godono di questi diritti? Ecco le scorciatoie, di cui parlava Montezemolo, che non devono più esistere...   Volete sapere come si chiama il marchio di Marco Boglione? Robe di Kappa...sponsor tecnico di tante squadre di calcio nel mondo.    Ora quando comprate qualcosa di Kappa, sapete che tenete bassa la crescita italiana, che non create posti di lavoro, che aumentate lo sfruttamento nei paesi asiatici...pensateci bene prima di acquistare.   Voglio complimentarmi con Porta a Porta che nelle ultime due serate a trattato i temi che ho trattato sul mio blog, addirittura con gli stessi titoli: "Borrelli: da Mani Pulite a Piedi puliti" (che è stato pubblicato anche su liberoblog dove siamo arrivati a più di 400 commenti) e l'indagine ISTAT.   Voglio ringraziare anche tutti i miei elettori che mi hanno fatto vincere l'oscar per la categoria "INFO" dei blog e nella categoria "Miglior blog" di esser arrivato secondo a pochissimi voti dal primo (ma non chiedo la riconta nè invoco i brogli dall'estero
). Per chi si è perso la mia conferenza sulla Spesa intelligente del 5 maggio cliccando potete vederla e sentirla dal vostro pc.   Sostengo anch'io in maniera aperta la candidatura di Rita Borsellino alla presidenza della Regione Sicilia...una donna che da fastidio sia alla destra che alla sinistra...quindi è la persona giusta. (scrivilo anche tu nel tuo blog)