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Cambiare si può...basta volerlo


La Sicilia non tradisce Cuffaro. Con il 53% dei voti il governatore uscente sconfigge Rita Borsellino, ferma a oltre dieci punti più in basso (41%). Rilevante il risultato ottenuto dall'Udc (il partito di Cuffaro) nell'Isola, e soprattutto a Palermo, dove con oltre il 19% è il secondo partito, a poco più di un punto di distanza rispetto a Forza Italia.    Nel 1978 fu ucciso Peppino Impastato, un ragazzo di Cinisi, paese vicino a Palermo, che ha osato dire in piazza i collegamenti tra politica e mafia. Nel 1992 saltano in aria i giudici Falcone e Borsellino. Nel 2006 viene rieletto Cuffaro, condannato per associazione mafiosa. Ripropongo il video con il quale si è presentato all'intera nazione 11 anni fa, negli anni di tangentopoli (accusando il giudice Falcone di giornalismo mafioso
), come si è difeso al processo dove è accusato di favoreggiamento di associazione mafiosa e come risponde a chi gli votava la sfiducia in regione. Ricordo che i carabinieri hanno trovato i manifesti per l'elezione di Cuffaro nel covo di Provenzano...quelli della Borsellino non c'erano. Ora Cuffaro siede nel nostro Parlamento!   Come vanno le cose in Sicilia? Come sono sempre andate. Vige un regime mafioso: io ti do una mano lì e tu in cambio mi fai dei favori là. Ecco una lettera che spiega bene cosa accade in questa regione, ne riporto una stralcio: "I finanziamenti pubblici
non possono prescindere dalla raccomandazione e dall'appoggio di politici o funzionari politicizzati che presenterebbero, ben presto, il conto, in termini di richiesta di contraccambio di favori' elettorali"[...] preferiamo programmare lavori meno costosi e in tempi più lunghi, pur di poterci sentire, come sempre, liberi".   E'possibile cambiare? Vedendo cosa succede in Sicilia sembrerebbe di no, invece cambiare è possibile...basta volerlo.    Una buona notizia ci viene da Roma: 29 mag. - (Adnkronos) - ''Come cittadino italiano le cose
che leggo dell'impegno del governo per il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq mi sembrano in sintonia con le domande che vengono dalla società civile. Mi sembrano di particolare importanza anche per gli appuntamenti dei prossimi giorni: questa sottolineatura del valore della pace è un buon auspicio anche per celebrare il 2 giugno''. Lo ha affermato il presidente della Camera Fausto Bertinotti, al termine di un incontro di un'ora con Gino Strada (foto al centro), don Luigi Ciotti (foto in basso), padre Alex Zanotelli (foto in alto) e don Tonio Dall'Olio (non ho trovato foto), primi firmatari di un appello che chiede il
ritiro delle truppe italiane impegnate in missioni di peace Keeping:    “Chiediamo di porre fine alla presenza italiana in Iraq e in Afghanistan, decidendo di non rifinanziare queste missioni di guerra. Le missioni di pace devono tendere alla pacificazione e alla ricostruzione, pertanto dovrebbero essere senza armi, a nostro parere, senza eserciti, fondate sulla cooperazione con gli altri popoli, sulla diplomazia, sul dialogo e la solidarietà”.  E voi cosa dite? Si può cambiare? Per chi si è perso la mia conferenza sulla Spesa intelligente del 5 maggio cliccando potete vederla e sentirla dal vostro pc.