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Lo strano rapporto degli italiani con l'alcool


Il vino buono sta nella botte piccola. Il vino fa buon sangue. In vino veritas. Sono solo alcuni dei proverbi di noi italiani riguardanti il vino e questo ci descrive in che modo questa bevanda faccia parte della nostra quotidianità. Il rapporto degli italiani con l'alcool è un po' paradossale. Negli ultimi 30 anni il consumo pro-capite di alcoolici si è dimezzato passando in madia dai 12,7 litri di alcool puro del 1977 ai 6,9 litri del 2005, equivalenti a 3 bicchieri di vino a testa. Ma rispetto al passato il numero dei consumatori è aumentato: ad oggi beve l'81% degli italiani sopra i 12 anni contro il 74% del 1993, il 77% del 1997 e l'80% del 2000 (Dati Doxa dall'Osservatorio permanente sui giovani a l'alcool). Infatti siamo, insieme alla Francia, i maggiori produttori ed esportatori del mondo. Come a dire che produciamo il miglior vino al mondo e lo dimostriamo con i fatti perchè ce lo beviamo...e di gusto! Serve anche per mantenere le nostre aziende vitivinicole e non preferiamo i vini d'oltralpe o di altre parti. W la produzione locale! Per la birra gli italiani si mantengono su consumi tre volte al di sotto della media europea (29 litri contro gli oltre 80)...infatti le recenti polemiche tra il prosecco italiano e la birra tedesca dei giornali anglo-sassoni hanno sottolineato la diversità degli stili di vita. E a proposito di birra la foto a destra propone il consumo di una birra diversa, fatta con la quinoa della Bolivia...subito desta un po' di perplessità, ma proviamo! Il consumo di vino cala da 93 litri all'anno a meno di 50 litri a testa restando comunque l'alcoolico più amato con il 70% dei consumi. Dall'indagine emerge anche che negli ultimi anni è sceso il numero di forti bevitori, ossia coloro che bevono più di mezzo litro di alcoolici al giorno. Il primo contatto con il vino avviene in media in famiglia a 14 anni e a 16 per i superalcoolici, ma non pochi adolescenti si abituano però alla sbronze. Il 5%, uno su venti, si ubriaca una volta al mese, di cui mostriamo una foto sulla sinistra: una ragazzo in stato pietoso che sta smaltendo una sbornia di una festa che in confronto i banchetti del Dio Bacco erano dei ritrovi per lattanti dell'asilo nido. Ma crescendo il rapporto con l'alcool sembra trovare un certo equilibrio: molti, dopo gli eccessi giovanili, cominciano a bere meno ma meglio, durante i pasti ad esempio. Si evidezia una tendenza di rientro spontaneo dagli eccessi intorno ai 30-40 anni. Resta alta l'attenzione sulla guida in stato di ebrezza (ammessa dal 17,6%). Ma per ammetterlo, mi domando, erano ubriachi? Già, perchè solo "in vino veritas" posso ammettere una cosa così grave...Un carabiniere adiato dal suo paese perchè assiduo nel far i test dell'etilometro ogni sera, mi diceva che preferiva dar multe salate che andar ad annunciare la scomparsa prematura in casa della famiglia del malcapitato. E voi? che rapporto avete con il vino? con la birra? e con i superalcoolici? Vediamo di ricostruire un campione e controlliamo se corrisponde all'indagine...