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A Cesara quel che è di Cesara...


   Da un po' di tempo non la si vedeva più in televisone, ma ora è tornata. Cesara Buonamici (vedi foto) ha ripreso ad essere la conduttrice del Tg5. Ma perchè è dovuta rimanere fuori dagli schermi per un po'? Nessuno in tv ce l'ha detto, ma i giornali sì e visto che nessuno li legge allora le cose non si sanno. Ma ve le riporto io.   Il pm Henry John Woodcock (vedi foto a destra), colui che indaga sulle intercettazione presso Vittorio Emanuele, scrive che "la condotta tenuta dalla giornalista ha un carattere a dir poco inquietante". La Buonamici "è disposta a mercanteggiare con personaggi come il Bonazza (il faccendiere che soddisfaceva tutti i bisogni del principe che per molti anni ha curato l'imballaggio dell'olio Buonamici, visto che la famiglia della conduttrice produce olio biologico) e il Laganà, contrattando con i medesimi fino la percentuale e le spettanze dovute su ogni singolo nulla osta (per leslot machines, ndr) rilasciato grazie all'intervento a tal fine fatto dalla giornalista medesima sul (allora, ndr) Ministro dell'Ambiente Matteoli"(foto in basso a sinistra).   Ecco stralci di intercettazioni di Bonazza con la conduttrice: "Cesara, tu sai che per queste robe qui, abbiamo un 50%, io e te, per ognuno. Se facciamo 1000 (slot machines, ndr) sono 50.000 (euro, ndr) capito?"   Assidua frequentatrice dell'entourage del principe Vittorio Emanuele, Cesara prima lo ospita a casa sua per cena a cui partecipano anche il prefetto Achille Serra e il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Leonardo Tricarico (insomma, alte conoscenze per la giornalista); poi per ferragosto si fa ospitare dai Savoia sul'Isola di Cavallo.   Nonostante le raccomandazioni a Matteoli, accade l'imprevedibile: il funzionario che doveva occuparsi della faccenda è assente. E invece dei nulla osta arriva la Finanza.   L'8 giugno scorso a Roma in gran segreto Woodcock le chiede se il suo interessamento prevedesse un corrispettivo, ma lei nega: "Ma no, era solo una cortesia che facevo a Bonazza". Salvo poi rettificare dopo l'ascolto delle intercettazioni telefoniche. Che bel modo di concepire l'informazione che ha Cesara! E questa ora è colei che cura le notizie al Tg5! Ci possiamo ancora fidare di quello che ci passa il telegiornale di Rossella (vedi foto)?    Il pm e i suoi collaboratori insistono e parlano anche di multe fatte togliere e fanno domande anche sui contribuiti per la produzione del suo olio biologico. Alla fine però, la Buonamici ha uno scatto da vera giornalista e conclude l'interrogatorio con una frase che sembra un titolo del Tg5: "Ho fatto la figura del cazzo però soldi non ne ho presi!"...perchè è arrivata prima la finanza...ma nessuno le ha detto che si possono commettere reati anche senza riceve soldi?    Se l'informazione, quella che dovrebbe renderci liberi, è fatta da questi personaggi qui (ricordo di leggervi il post sul quelli del Tg1), allora dobbiamo cercarcela da soli...