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Un deputato ha risposto...cominciano a temerci...


   Cominciano ad arrivare le risposte dei parlamentari che hanno votato a favore dell'indulto. Vi riporto la risposta di Valdo Spini (Ulivo):"Come vedrà dalle cronache del Corriere della Sera, personalmente all'interno del gruppo LUlivo della Camera, ho espresso gravi perplessità e ho spinto perchè almento il testo venisse, com'è stato migliorato. Valdo Spini"Riporto quello che c'è scritto sul sito del Corriere della sera:  "Piero Fassino è preoccupato. Ai dirigenti ds come agli altri esponenti dell'Unione arrivano sms ed email di protesta. Il leader della Quercia, però, non ha intenzione alcuna di portare anche questa croce addosso: «Il governo — dice ai suoi — deve metterci la faccia: non si può raccontare la solita storia secondo cui è tutta colpa dei partiti che impongono le fiducie e provvedimenti. Comunque i Ds sulla legalità hanno le carte in regola e possono parlare: questa non è solo materia dei girotondini». Sale la tensione. E si accresce la preoccupazione. Un pezzo della Margherita rifiuta l'indulto. I parisiani per primi. «Io mi atterrò alla disciplina del gruppo — dice Franco Monaco nel corso della riunione dell'Ulivo — e voterò sì ma sarà per costrizione». E un altro margheritino, Pierluigi Mantini, frena. Come frena Marina Magistrelli. Tutti i parisiani, insomma. Perché anche il ministro della Difesa Arturo Parisi ha dei dubbi sull'indulto, gli stessi di Prodi: «Perderemo consensi — ha ripetuto in questi giorni a chi gli è più vicino — e metteremo a rischio il principio della certezza della pena». «Sì —ammette Mantini — Parisi ha dei dubbi, ma io non lo sento da giorni e questa è una nostra posizione autonoma»".Insomma, mi pare che comincino ad aver paura che ora i loro datori di lavoro, cioè noi, li controlliamo.Quindi: cliccate qui, copiate ed incollate la lettera (oppure, meglio, scrivetene una voi personalmente) e continuiamo a spedire email!