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Always Coca-Cola...specula sulla sete della povera gente


   I primi tre giorni del mio viaggio li passo a Città del Mexico, la città più grande al mondo e anche la più inquinata. E' la città delle grandi contraddizioni: palazzi altissimi, lussuosi, con negozi di grandi firme e vicino le baraccopoli, case con le quattro mura maestre che sono quattro lamiere e un'altra per fare il tetto. Al mercato della città non vedi il sole tanto i banchetti sono fitti e ti vendono di tutto: fichi d'India, cactus, tacos, granite, film porno, noci sgusciate, carta igienica a strappi, cavallette comestibili (dette chiapolinas) che ho mangiato, hot dogs, succhi di mandarino, di pompelmo, di carota, di pomodoro, semi di zucca, ecc.   Dopo tre giorni nella capitale arriva il momento di trasferirsi nel villaggio per il mio workcamp. 5 ore e mezza di viaggio in pulman, perchè il treno non esiste. Tutti gli autisti sono dei delinquenti della strada: sorpassi a destra, sulla corsia d'emergenza o con linea continua. L'autista del servizio pubblico mi chiede se vuole che metta su un po' di musica e tira fuori dallo zaino un autoradio, stacca dei fili del bes e li collega come si fa con le suto rubate. Arrivo in un posto dove le strade sono lunghe corsie di fango e le case sono costruzioni rustiche. Credo di essere arrivato, invece il campleaders ci dicono che dobbiamo salire su un furgone perchè c'è ancora un'ora di viaggio. Dopo essere passati dentro un fiume, perchè il ponte non esiste, mangiato polvere ed essere stati schizzati di fango, arriviamo a San Francisco Teopan:
un villaggio di 400 anime a 2400 metri d'altezza, senza acqua calda, spesso il governo taglia a loro l'elettricità, senza la doccia e dove alloggeremo noi manca anche l'acqua. Però, cosa sbalorditiva, qui arrivano Coca-Cola, Pepsi e birra Corona. E' proprio vero che la globalizzazione raggiunge anche l'angolo più sperduto della Terra! E qui, scopro una cosa che mi fa ribollire il sangue dalla rabbia! Una bottiglia da mezzo litro di Coca-Cola costa 4 pesos (circa 30 centesimi di euro), mentre l'acqua costa il doppio, 8 pesos (per non parlare della carta igienica 20 pesos, o delle pile 33 pesos). I cittadini di San Francisco Teopan si sono costruiti da soli i raccoglitori pubblici di acqua piovana e le tubature per innaffiare i campi e per far arrivare l'acqua in casa. Non è un'acqua pulitissima: dentro si possono vedere ad occhio nudo quante cose galleggino dentro. Io quell'acqua la bevevo, ma se qualcuno avesse voluto un'acqua pulita da bere avrebbe dovuto sborsare 8 pesos. Ma in realtà, se uno aveva sete comprava una Coca-Cola, perchè costa la metà. Perchè è
più accessibile la Coca-Cola dell'acqua? Sorpresa delle sorprese: leggo dietro all'etichetta dell'acqua Liel che appartiene alla Coca-Cola Company! Insomma, questa azienda controlla l'acqua. E perchè preferisce rendere più accessibile la bibita? Perchè la Coca-Cola non toglie la sete come invece fa l'acqua, così il contadino si fa due conti in tasca e si compra la Coca-Cola, la quale non gli toglierà la sete e se ne comprerà un'altra! Con questo stratagemma il Mexico è il primo consumatore al mondo di Coca-Cola! La quale ricompensa questa "spontanea" generosità messicana sponsorizzando le case dei cittadini fatte di mattoni artigianali (vedere foto in alto) con una bella verniciata con il suo logo. Questa operazione, a dir il vero la fa anche la Pepsi e la Corona, che però non hanno il controllo dell'acqua, e trovi intere case-pubblicità.   Nel mese di permanenza a Teopan, io e un mio compagno di lavoro tedesco Meximiliam abbiamo iniziato ad informare i nostri compagni di lavoro e i cittadini messicani di cosa combina la Coca-Cola nel mondo e per 3 settimane in quel villaggio questa azienda non ha venduto una bottiglia!   Lo slogan infatti è "Always Coca-Cola", cioè "Sempre Coca-Cola", ma è incompleto, forse perchè lo spot dura troppo poco, altrimenti lo slogan completo sarebbe "Sempre Coca-Cola...specula sulla sete della povera gente"!