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I nostri rappresentanti: Clemente Mastella


Mario Clemente Mastella è nato a Ceppaloni (Benevento) il 5 febbraio 1947. Laureato in storia e filosofia, strano ma vero, risulta essere un giornalista. Dice di lavorare per gli altri invece lavora principalmente per sè stesso. Attualmente è Ministro della Giustizia e contemporaneamente sindaco del suo paese, togliendo un posto di lavoro nella vita difficile del meridione e intascando due stipendi, pagati con i nostri soldi. Quindi, lui è doppiamente un nostro dipendente. Inoltre è deputato alla Camera ininterrottamente dal 1976, riconfermato per 8 legislature consecutive. Noi lo manteniamo da 30 anni...che sia ora di mandarlo in pensione? Anche sua moglie Sandra è impegnata in politica, ed è presidente del Consiglio Regionale della Campania e degli Italiani nel Mondo. Insomma, togliendo la famiglia
Mastella dalla politica si contribuirebbe a diminuire la disoccupazione in quanto si libererebbero 4 posti di lavoro in un solo colpo. La carriera politica è da manuale! Ha cambiato casacca 7 volte e pur di mettersi in bella vista continua a fondare partiti per esserne il segretario:- Dopo un lungo trascorso politico nella Democrazia Cristiana
- Fonda nel 1994 il CCD di cui è presidente, condividendone la leadership con Pier Ferdinando Casini.- Dopo la vittoria del Polo delle Libertà alle elezioni del 1994, diventa ministro del Lavoro nel Governo Berlusconi I.- Nel febbraio 1998 è protagonista di una scissione interna al CCD e fonda così i CDR, Cristiano Democratici per la Repubblica
- che si uniscono al CDU (Cristiano Democratici Uniti) nella formazione di gruppi parlamentari unitari.- Nel giugno successivo i CDR confluiscono con altre formazioni nel progetto politico dell'UDR, Unione Democratica per la Repubblica, di cui Mastella diventa segretario nazionale.
- La storia dell'UDR termina dopo appena un anno e nel 1999 fonda l'UDEUR, Unione Democratici per l'Europa. Mastella non lo vuole nessuno, come confermano le elezioni primarie che si sono svolte il 16 ottobre 2005: Mastella è arrivato terzo, raccogliendo appena 196.014 voti, cioè il 4,6% dei consensi.
Nel maggio del 2006 diversi giornali esteri denunciarono alcuni collegamenti tra lui e la mafia. Il settimanale inglese The Economist e il quotidiano francese Libération denunciarono che il leader dell'Udeur fu il testimone al matrimonio di Francesco Campanella, personaggio che aiutò Bernardo Provenzano nella sua latitanza fornendo documenti falsi. Mastella si difese sostenendo di non conoscere il passato mafioso del ragazzo a cui fece il testimone di nozze nel suo matrimonio. Si sa che il testimone di nozze lo fa
qualcuno che non conosce affatto il passato dello sposo. Essendo Ministro della Giustizia, ma non conoscendo molto la materia entra spesso in conflitto con chi la legge la conosce benissimo. E' stato uno dei promotori per lo scandaloso indulto di quest'estate che ha liberato
alcuni delinquenti come Fazio, Fiorani, Ricucci, Tanzi, Previti, Dell'Utri, Berlusconi, cosa che ha fatto gridare allo scandalo Di Pietro (lui la giustizia la conosce bene). Ogni volta che Di Pietro lo mette in ridicolo agli occhi degli italiani, Mastella come un bambino minaccia di far cadere il governo dando le dimissioni. Come è avvenuto per la legge sulle intercettazioni, che ha tolto l'unico serio strumento per noi cittadini di controllare l'operato dei nostri dipendenti politici. Il 29 luglio, dopo l'approvazione definitiva da parte del Senato, che sancisce l'entrata in vigore dell'indulto come legge, Mastella dedica questo provvedimento al Papa Giovanni Paolo II che, in occasione di una sua visita al Parlamento, chiese un provvedimento di clemenza per i carcerati per le loro terribili condizioni...dimenticando che questo indulto ha messo in libertà anche chi era agli arresti domiciliari nelle loro ville lussose. Chi voglia mettersi in contatto con lui c'è il sito: http://www.clementemastella.it/