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Zoro, un comportamento da Boycott


L'episodio che da domenica scorsa sta facendo discutere gli illustri personaggi del calcio è certamente quello che ha visto protagonista il terzino (termine nostalgico di un calcio che non c'è più per indicare il difensore esterno) del Messina Zoro.   Stufo di sentire i "buuu" di una parte dei tifosi avversari nei suoi confronti, Zoro a preso la palla in mano e se ne stava andando negli spogliatoi...    La gente allo stadio, quando ha capito il motivo del suo gesto, si è alzata ed ha iniziato ad applaudire il giocatore coprendo così le urla razziste.     Il applicare il boicottaggio significa fare come Zoro: punire con la propria astensione il comportamento incivile. Se la partita fosse stata sospesa come si sarebbero sentiti quei tifosi dei "buuu"? e la gente che ha pagato un biglietto che si vede interrotta la partita per quei deficienti?Sarebbe stata una vera lezione di stile!    Adriano e Martins, invece di dar sostegno alla protesta del collega, lo han invitato a riprendere il gioco. Ha dichiarato il messinese: "Mi aspettavo più solidarietà da loro, invece sembravano più preoccupati dell'esito della partita!"    L'europa ci insegna:- Novembre 2004 l'Uefa punisce la Lazio con una giornata a porte chiuse per gli ululati razzisti nei confronti di Emeghera, difensore nigeriano del Partizan Belgrado- Febbraio 2005 Eto'o esulta dopo il gol facendo l'imitazione della scimmia, visto che come tale era trattato dai tifosi avversari- Febbraio 2005 l'arbitro sospende la partita per i "buu" razzisti nei confronti di Kameni, portiere dell'Espanyol   I tifosi si difendono:"Fischiamo non per razzismo, ma per innervosire l'avversario". Allora perchè non innervosiscono anche gli avversari bianchi? Ma soprattutto se hannno bisogno di infastidire l'avversario significa che ritengono la propria squadra non in grado di vincere con le proprie forze? Zoro, siamo con te e appoggiamo il tuo comportamento da vero Boycott!