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A Natale, sorpresa dentro le uova!


Il periodo per vedere cosa c'è dentro le uova è la Pasqua...ma i tempi cambiano e quest'anno è meglio guardare cosa c'è nelle uova già a Natale!    I carabinieri del Nas hanno sgominato un'organizzazione che adulterava e metteva in commercio sostanze alimentari nocive per l'uomo contenenti muffe e vermi.     Nell'operazione , che si è svolta all'alba e che ha visto impegnati cento militari, sono stati sequestrati 32 milioni di uova, 60 tonnellate e mezzo di ovoprodotto, 2500 tonnellate di sottoprodotti di origine animale e alcuni macchinari.     L'organizzazione, costituita a Bologna, contava sulla compiacenza di aziende specializzate nello smaltimento dei rifiuti pericolosi, che attestavano falsamente l'avvenuta distruzione delle uova putrefatte, che in realtà venivano riciclate per la produzione di alimenti. Il tutto con gravi rischi per la salute dei consumatori. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla adulterazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive e adulterate, frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.L'indagine coinvolge anche altre nazioni: Francia, Olanda, Spagna ed Inghilterra.Tra gli indagati ci sono diversi imprenditori, commercianti, ecc. Otto di loro sono finiti in carcere; dodici agli arresti domiciliari, sette sono stati interdetti dall'attività professionale e imprenditoriale; mentre nove aziende operanti nel settore alimentare sono state sequestrate:Fattorie Caiconti (Forlì- Cesena)Biovo (Treviso) Uovadoro (Verona) Volcar (Verona) Angonova (Cuneo)Agricola Tre Valli (Verona)Fattorie Guglielmi (stabilimento a Mantova,sede legale a Forlì)Bionature Agroalimentari (sede legale a Ravenna,stabilimenti a Torino e Cuneo).       I carabinieri riferiscono che i complici riciclavano le "materie prime" profittando anche della compiacenza di aziende specializzate per lo smaltimento, che attestavano falsamente l'avvenuta distruzione del rifiuto delle filiere produttive e commerciali, evitando i costi di smaltimento obbligatorio e traendone "un sostanzioso ricavo economico con la vendita alle industrie alimentari con conseguente grave rischio per la salute dei consumatori".         Le indagini hanno permesso di provare che l'uso di tali sottoprodotti in alimenti destinati al consumo umano, comportava la formazione di cataboliti come istamina, cadaverina e putrescina, con grave rischio di insorgenza di patologie e allergie a danno dell'ignaro consumatore.   La procura di Bologna basa la sua accusa su quattro o cinque conversazioni telefoniche intercettate tra l'ex direttore della Tre Valli Graziano Muzzolon e la Volcar.   Le intercettazioni ci stanno salvaguardando la salute, senon la vita stessa!...e pensare che si è votata una legge che condanna la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche!!!