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Non più la parola camorra, ma "il sistema"


   Oggi lascio la parola ad un amico che ho avuto modo di incontrare più volte a Verona e con il quale ci scriviamo delle lettere ricche di incoraggiamento reciproco: Alex Zanotelli (in foto):   "La barbara uccisione dell'on. Francesco Fortugno , vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ci ha riportati tutti a toccare con mano lo strapotere della 'ndrangheta, oggi regina delle mafie . Ci rendiamo conto che le mafie, dalla Sicilia alla Campania, sono ritornate a controllare il territorio come e più di prima. E non è semplicemente un fenomeno meridionale ma è ormai un cancro che rode l'intero tessuto nazionale . «Il problema oggi - ha detto il coraggioso vescovo mons. Bregantini ai funerali di Fortugno - non è solo a Locri ma è soprattutto a Roma. C'è una dimensione nazionale e non solo locale». É quanto mi avevano ripetuto i ragazzi tossicodipendenti del rione Sanità di Napoli: «Alex, non usare più la parola camorra, ma parla di 'o sistema'» . La 'ndrangheta ha un fatturato di 35 milioni di euro, superiore al Pil della California. É sempre più ricca e sempre più internazionale, spiazzando la stessa Cosa Nostra. «Si è rafforzata nel silenzio - ha scritto recentemente Attilio Bolzoni su "La Repubblica" - nelle complicità vicine e lontane, ha stretto patti con i cartelli colombiani, si è inserita nelle logge massoniche o nel sistema economico come neanche i siciliani erano riusciti a fare» . É importante oggi sottolineare questi intrecci tra cosche mafiose e logge massoniche."