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L'era della pietra è finita quando son finite le pietre?e il petrolio?


Ieri notte Bush ha dovuto ammetterlo:"Noi (gli Stati Uniti, ma possiamo allargarlo a tutto il mondo occidentale) dipendiamo dal petrolio". Insomma ci è arrivato anche lui...alla fine chi non si arrende sente anche cose incredibili se dette proprio da chi copriva la cosa con l'esportazione di democrazia.         Gli Stati Uniti hanno occupato l’Iraq per impossessarsi dei suoi giacimenti petroliferi. Hanno occupato l’Afghanistan per garantire il passaggio all’oleodotto che deve collegare i pozzi dell’entroterra al mare. La fine dell’era del petrolio non arriverà perché si sarà esaurito, infatti l'era dalla pietra non si è conclusa quando le pietre sono finite  , ma arriverà perché non avrà più senso estrarlo. Non dobbiamo dimenticare che per estrarre petrolio dobbiamo consumare energia. Se il petrolio estratto ci fornisce più energia di quella impiegata, l’operazione acquista un senso. Ma se il saldo è negativo, l’operazione è illogica.Le scoperte di nuovi giacimenti hanno raggiunto il loro massimo storico verso la metà degli anni 1960. Da allora sono in declino . E’ dal 1985 che si consuma più petrolio di quanto non se ne scopra. La prima persona a indirizzare l’attenzione su questo aspetto fu Marion King Hubbert , un geologo americano ricercatore della Shell. Già nel 1956 affermò che la conformazione dei pozzi petroliferi è tale che all’inizio il petrolio può essere estratto in grande quantità con poca energia, fino a raggiungere un massimo produttivo definito “picco”. Poi, pur impiegando più energia, ne verrà estratto sempre meno.Questo sopra è il grafico originale che il geologo M. King Hubbert pubblicò nel 1956. Hubbert prevedeva che la produzione di petrolio dai pozzi petroliferi americani avrebbe seguito una “curva a campana” (o gaussiana), passando per un massimo verso il 1971. A quel tempo, Hubbert venne deriso , ma la sua previsione si è realizzata . La stessa Shell, in un’intervista rilasciata al “Sunday Times”, nell’agosto del 2002, ha ammesso che potremo avere qualche problema di  scarsità nel 2005. Per di più nel gennaio del 2004, a sorpresa si è autodenunciata per falsità, ammettendo di avere meno riserve di petrolio di quelle dichiarate . Si prevede che nei prossimi venticinque anni la domanda crescerà del 61% per soddisfare le esigenze di Cina, India, Brasile, Sudafrica.Vi consiglio, per maggiori informazioni di visitare questo sito.