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Calcio: il paese dei balocchi

Post n°232 pubblicato il 26 Luglio 2006 da Boycott
 
Tag: Sport

   In Inghilterra un parlamentare si è dimesso spontaneamente perchè ha scoperto che sua moglie ha accelerato l'iter per aver il permesso di soggiorno della propria colf. Scandalo alla Camera dei Lord!
   In Italia, invece, siamo fatti così: chi costruisce abusivamente poi sa che gli arriva il condono, chi ha qualche macchia sulla coscienza sa che gli arriverà l'indulto o la grazia, chi non rispetta le regole sa che non arriverà mai una sentenza di condanna. Così nel calcio, chi ha falsato interi campionati non pagherà adeguatamente per quello che ha fatto! La sentenza di appello rimette il Milan in Champions League (-8), in serie A Lazio (-11) e Fiorentina (-19) e la Juventus in B con soli 17 punti di penalizzazione! E mancano ancora due gradi di giudizio! Ricorsi su ricorsi, alla fine succederà che nessuno pagherà niente!
   A suo tempo il Verona è stato retrocesso in B per una presunta telefonata tra il suo presidente e un giocatore avversario per l'ultima partita di campionato. Il Genoa di Preziosi è stato mandato in C per aver comprato una partita. La Fiorentina di Cecchi Gori è scesa in C2 per eccesso di debiti ancora tutti da dimostrare. L'Ancora di Pieroni è sparita da tutti i campionati.
   Pare quasi che se il campionato lo toccano in tanti sia meno grave che se lo tocca una sola squadra. Eppure credo che sia il contrario! Sull'autobus se a toccare sono in tanti è più grave che se tocca uno solo!
   Forse ci si è fatti influenzare troppo dalle partenze di Cannavaro e Buffon al Real Madrid e quindi, per tenere i nostri talenti calcistici in patria, si è pensato a sentenze più lievi.
   Ma cosa succederà in futuro se chi sbaglia non viene punito adeguatamente? Il prossimo anno le squadre che sanno di lottare per la salvezza, si sentiranno autorizzate a minacciare gli arbitri, ad intimidirli con manganelli e fruste, i designatori arbitrali saranno bombardati di telefonate di raccomandazioni oppure riceveranno delle visite ogni settimana di due energumeni che gli spiegheranno quale arbitro mettere a certe partite, i guardialinee alzeranno la bandierina per il fuorigioco solo se riceveranno una scossa elettrica da un aggeggio posto al braccio da un dirigente di una squadra...Tanto - si penserà - se si viene scoperti non si rischia molto.
   I presidenti delle squadre coinvolte sono sempre più ingordi! Dopo una sentenza che li ha accontentati in tutto, loro non sono ancora soddisfatti! Il presidente della Juve Cobolli Gigli, che fino a ieri avrebbe gradito la retrocessione senza punti di penalizzazione, ora dice di voler la serie A con 10 punti in meno. Lotito e Della Valle che hanno riconquistato la serie A, sono delusi da questa sentenza. Il primo vuole addirittura un risarcimento, il secondo rimane più moderato, ma andrà avanti con i ricorsi. Ma cosa volevano di più? Sono abituati a decidere loro gli esiti che non sanno che le loro proposte non valgono niente! Figurarsi se poi non si lamentava pure Berlusconi dicendo che è una sentenza ingiusta!
   Intanto il calcio da l'ennesima prova che non vuole cambiare: i presidenti propongono Moratti come presidente-traghettatore della Lega in attesa di uno super-partes! E cosa cambia dal conflitto di interessi di Galliani? Inoltre al posto di Carraro, che era un uomo Milan, c'è Guido Rossi, che è stato nel CdA dell'Inter. Perchè non fanno i nomi di Rivera? O di Collina? Sono personaggi troppo scomodi?
   Solo i tifosi sembrano capire che il calcio è bello se trionfa la giustizia: a Napoli è sorto il primo "Palazzi Fans Club" in nome di colui che continua a chiedere pene severe nella vicenda di calciopoli!

PS: sulla colonna di destra ho aperto uno spazio "Scrivi ai nostri dipendenti" con le foto di alcuni nostri dipendenti politici che hanno un loro blog personale. Cliccando sulla foto si accede al loro blog e possiamo comunicare direttamente con loro raccontando le nostre perplessità o i dubbi su vari temi. Segnalatemi altri parlamentari che possiedono un loro blog che li metto in evidenza. Io ho già scritto a Pecoraro Scanio per l'energia rinnovabile e a Di Pietro per l'indulto....facciamo pressione sui politici!

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Ricevuto in data 27/07/06 @ 13:48
Come mi aspettavo, sentenza sproporzionata, non ho detto ingiusta, ho detto sproporzionata, la Ju...

 
Commenti al Post:
Chocolate_C
Chocolate_C il 26/07/06 alle 09:29 via WEB
Fin dall'inizio immaginavo che sarebbe stato tutto una bufala. Peccato, l'occasione di rendere giustizia allo sport pulito è andata persa.
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 09:34 via WEB
Hai detto proprio bene...un'occasione per far giustizia andata persa...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/07/06 alle 09:33 via WEB
VEDETE MIEI CARI... IL PROBLEMA QUI NON E' CHE IL POPOLO BIANCONERO NON VUOLE PAGARE LA PENA. HAI SBAGLIATO.. E DEVI PAGARE... IL PROBLEMA E' UN ALTRO. QUI STA PAGANDO SOLTANTO LA JUVENTUS.. LA GIUSTIZIA E' O NO, UGUALE PER TUTTI??? CHE BUFFONATA LA POSIZIONE DEL MILAN??? UN ABBRACCIO FECO http://blog.libero.it/FecoCantautore/
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 09:35 via WEB
Guarda che anche la Juve paga molto meno rispetto a quello che dovrebbe...
 
   
fec0
fec0 il 26/07/06 alle 11:06 via WEB
e gli altri allora, cosa dovrebbero pagare??? Ditelo ad alta voce che per mandare la Juve in B dovevano organizzare qs stronzata di ghigliottinaggio da quattro soldi.. AMEN feco
 
     
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 11:11 via WEB
Ti invito a leggere le intercettazioni, quelle di Moggi in particolare, e poi credo che, se hai un minimo di obiettività, non la chiamerai stronz**a. Quando, in maniera molto + lieve è capitato a Verona, Genoa, Ancona e Fiorentina sono retrocesse senza tanto chisso come ora...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/07/06 alle 17:23 via WEB
Perchè molto meno? Chi sei tu per giudicare? Non si dovrebbe credere nella giustizia? Si fa troppo comodo a crederci quando è a proprio favore!
 
     
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 17:25 via WEB
Ma guarda che il sottoscritto non sta proprio da nessuna parte, se non da quella della giustizia dove "la legge è uguale per tutti"...Perchè molto meno? Una partita contro due campionati, sono molto meno?
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 27/07/06 alle 11:30 via WEB
Tu dici "Guarda che anche la Juve paga molto meno rispetto a quello che dovrebbe..." Chi è che decide quanto dovrebbe pagare? "Molto meno" rispetto a cosa? Secondo me dovrebbero essere i giudici che decidono, no? E se hanno deciso così, perchè fare polemica? Ripeto il concetto: Non si può dire che si crede nella giustizia solo quando fa comodo.
 
     
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 11:50 via WEB
Allora ti ripeto il concetto: Verona retrocesso in B per 1 presunta partita truccata, Genoa retrocesso dalla A alla C per 1 partita truccata, Juve in B per 2 CAMPIONATI truccati...ecco perchè dico che dovrebbe pagare molto di più...se fosse proporzionale alle pene passate fai tu i conti...
 
lubely
lubely il 26/07/06 alle 10:13 via WEB
Su Palazzi ho qualche riserva, dal momento che anche lui è un personaggio della Prima repubblica del calcio. Sulle sentenza ci sono troppe cose strane per perderci tempo (solo un paio di esempi. A Moggi sono state intercettate centinaia di telefonate, e tutto si basa su 40. Va bene che le altre magari erano in gran parte fatti suoi, ma di quelle rimanenti e attinenti al calcio non si dice nulla? E come mai l'Inter non compare neanche per i saluti? Sarà che Tronketti Provera ci ha messo le manone?). Mi premono altri due aspetti. Se prendo una multa e la contesto, l'iter dal giudice di pace mi dura alcuni mesi (successo ad un mio ex amico l'anno scorso). Alcuni mesi per una multa e venti giorni per quattro società, decine di coinvolti, migliaia di prove da valutare in un senso o nell'altro? Capisco che il campionato debba iniziare, ma credo che ci sia gente la cui vita è legata, in un modo o nell'altro, ad un processo che dura anni. E una vita mi sembra più importante di un campionato. Secondo: perchè il rettangolo di gioco è l'unico posto dove puoi dare del figlio di mignotta al prossimo, rompergli il naso a gomitate o spezzargli una gamba senza finire davanti ad un giudice?
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 10:21 via WEB
Anche lo sport deve passare dall'ambito civile e penale, come avviene in Inghilterra. Là chi rompe una gamba per un intervento di gioco prende anche 3 mesi di galera...
 
   
fec0
fec0 il 26/07/06 alle 11:07 via WEB
HAI RAGIONE... MATERAZZI (E TANTI ALTRI CALZOLAI) NON DOVREBBE PIU' GIOCARE A PALLONE, MA A... PING PONG... Un inchino feco
 
     
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 11:12 via WEB
Dovrebbero sicuramente stare + attenti...
 
nefertiti_86
nefertiti_86 il 26/07/06 alle 10:32 via WEB
Grazie per avermi resa partecipe delle tue idee! Purtroppo va così… Oggi la fedina penale sporca fa curriculum, se non si commette almeno una decina di reati perseguibili penalmente, non si può diventare dirigenti, capi di governo, proprietari di reti televisive, di giornali(…)!! È tutto uno schifo! Se ti capita leggi il msg # 4 del mio blog... Ormai fanno a gara… Ps: hai creato un bel blog! Se ti fa piacere, torna a visitare il mio neonato! Bye!
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 10:48 via WEB
Se uno con la pedina penale pulita entra nei giro dei VIP, questi non lo vogliono perchè li rovina la reputazione...
 
frodino76
frodino76 il 26/07/06 alle 10:34 via WEB
La juve paga poco dici?Se ti sembre poco la retrocessione in serie B?Dai su...per una squadra che non era MAI retrocessa (lasciamo perdere i punti di penalizzazione) ed è da sempre abituata a lottare per certi obiettivi la serie B in questo momento è un danno ENORME!Soprattutto di immagine!Non dico che non se la sia meritata, ma non diciamo per favore che così facendo è come se la juve non sia stata punita...mi sembra una colossale c.....!E comunque, per queste sentenze, dobbiamo ringraziare chi ha creato i precedenti!!La "presunta" impunità (a questo punto mi viene da pensarlo solo per milan, fiorentina e lazio) è stata introdotta parecchio tempo fa...quando alla stessa lazio è stata data la possibilità di estinguere i debiti "spalmandoli" in non mi ricordo nemmeno io quanti anni!!Ma questo è solo uno degli episodi.Quindi non lamentiamoci...ce la siamo voluta! Invece, caro boycott, mi spieghi per favore in cosa consiste "esattamente" l'inibizione?Lo so a grandi linee ma vorrei essere più preciso quando ne parlo. Grazie mille!
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 10:51 via WEB
Che sia un grande danno per la Juve non ne dubito, ma questo non significa che sia stata punita adeguatamente. Come ho scritto nel post, quando si è trattato di punire squadre piccole non ci si è pensato su tanto, mentre per le grandi squadre ad ogni ricorso tolgono un po' di punti e restituiscono tutto o quasi...Per l'inibizione mi informo...
 
 
fec0
fec0 il 26/07/06 alle 11:10 via WEB
Frodino SEI UN GRANDE.. feco http://blog.libero.it/FecoCantautore/
 
martimcfly
martimcfly il 26/07/06 alle 10:51 via WEB
Non lamentiamoci! Questo è il nostro Paese... il nostro Popolo! Giustizialisti quando si tratta degli altri, ma vittime quando si tratta di noi... Tra parentesi. A parte quella di Di Pietro, non sento molte altre voci contro l'indulto. Sarà che è più importante il campionato di calcio? Sarà che molti hanno beneficiato di condoni vari? Chi vivrà vedrà...
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 10:54 via WEB
Di Pietro è una mosca bianca lì dentro...Mastella voleva l'amnistia per tutta calciopoli dopo la vittoria del mondiale...ed è il Ministro di Giustizia! Povera Italia...
 
   
fec0
fec0 il 26/07/06 alle 11:17 via WEB
..e poveri tutti noi... in mano ai galliani e ai moratti... Si salvi chi può... Non mi resta che pregare per una Santa Morte dell'ormai avversario... Feco http://blog.libero.it/FecoCantautore/
 
     
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 11:24 via WEB
Già, morto un conflitto d'interessi se ne fa un altro...
 
 
fec0
fec0 il 26/07/06 alle 11:20 via WEB
Sono con te tutta la vita... Abbasso i moralisti del c... W Moggi & Co. Con affetto feco http://blog.libero.it/FecoCantautore/
 
   
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 11:26 via WEB
Certo che ci vuole coraggio dopo tutto quello che ha fatto per inneggiare a Moggi...
 
     
fec0
fec0 il 26/07/06 alle 12:42 via WEB
FRATELLO TI INVITO A LEGGERE (E STUDIARE SE C'E' BISOGNO)E POI NE RIPARLIAMO, OK????????: Alessandro Manzoni, Storia della colonna infame Superbur Classici, Rizzoli, 2002 158 pp., ril. Euro 4,99 La Storia della colonna infame è una cronaca giudiziaria. Nella Milano del XVII secolo un uomo viene visto aggirarsi con sospetto all’alba. Questo sospetto basta per farlo arrestare con l’accusa infamante di essere un untore, di avere cioè sparso per la città dell’unguento pestifero. L’uomo, malgrado i supplizi della tortura, nega l’accusa. Viene di nuovo torturato e finisce per confessare. I giudici, a questo punto, vogliono conoscere i nomi dei suoi complici, perché non può non aver avuto dei complici. Viene così tirato in ballo il suo barbiere. Anche questi, arrestato, prima nega, poi finisce per confessare sotto lo strazio della tortura, Viene così accusato un terzo uomo. E da questi, grazie all’ostinazione dei giudice, si giunge a scoprire una fantomatica catena di untori che ha al proprio capo un insospettabile, tale cavalier Padilla, di nobile lignaggio spagnolo. Anche questi viene arrestato, interrogato, ma non torturato. Ed alla fine scagionato. Tutti gli altri, invece, vengono condannati a morte e nel punto della città dove sorgeva la casa del barbiere viene fatta erigere una colonna, a monito immortale della riprovevole azione di aver diffuso la peste. La storia della colonna infame di Alessandro Manzoni ha conosciuto due versioni, tra loro molto diverse per ispirazione e risultato stilistico: una prima versione, «componimento misto di storia ed invenzione», nella quale prevalgono gli spunti narrativi, i dettagli apparentemente insignificanti, magari pure inventati, l’approfondimento psicologico; ed una seconda versione che, dentro il solco della “letteratura del vero”, riduce al minimo il fuoco narrativo originario per dare spazio all’analisi storico-giuridica. L'osservazione storica manzoniana, peraltro, non ha la forza profetica di un’altra versione della storia della colonna infame, quella di Pietro Verri di Osservazioni sulla tortura, pamphlet scritto nel 1777 e pubblicato nel 1804. Mentre Verri, infatti, scrive le Osservazioni con un intento espressamente politico: sostenere l’abolizione totale della tortura; Manzoni edulcora il suo scritto di ogni punta polemica per limitarsi al succo giuridico-civile, rimettendo tutta la responsabilità dell’ingiustizia subita alla responsabilità individuale. L'esistenza o meno della tortura è un fatto secondario. Il limite della Storia di Manzoni è tutto qua: aver sacrificato gli spunti narrativi della prima versione, per trasformare il racconto in un saggio. Solo che il saggio era stato già scritto e per una causa di grande importanza civile. Rimane la forza di un testo — per la vertià, più famoso che letto — sulla inaffidabilità dell’animo umano, che è diventato un simbolo per sgretolare i pregiudizi ed i luoghi comuni, tramutatosi, tuttavia, esso stesso in un grande luogo comune letterario. A cura della Redazione Virtuale Milano, 19 gennaio 2004 © Copyright 2004 italialibri.net, Milano - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza consenso di italialibri.net Un abbraccio feco INCOMINCIA PURE DALL'INTRODUZIONE: Introduzione Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste con certi ritrovati sciocchi non men che orribili, parve d'aver fatto una cosa talmente degna di memoria, che, nella sentenza medesima, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizion della casa d'uno di quegli sventurati, decretaron di più, che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame, con un'iscrizione che tramandasse ai posteri la notizia dell'attentato e della pena. E in ciò non s'ingannarono: quel giudizio fu veramente memorabile. In una parte dello scritto antecedente, l'autore aveva manifestata l'intenzione di pubblicarne la storia; ed è questa che presenta al pubblico, non senza vergogna, sapendo che da altri è stata supposta opera di vasta materia, se non altro, e di mole corrispondente. Ma se il ridicolo del disinganno deve cadere addosso a lui, gli sia permesso almeno di protestare che nell'errore non ha colpa, e che, se viene alla luce un topo, lui non aveva detto che dovessero partorire i monti. Aveva detto soltanto che, come episodio, una tale storia sarebbe riuscita troppo lunga, e che, quantunque il soggetto fosse già stato trattato da uno scrittore giustamente celebre (Osservazioni sulla tortura, di Pietro Verri), gli pareva che potesse esser trattato di nuovo, con diverso intento. E basterà un breve cenno su questa diversità, per far conoscere la ragione del nuovo lavoro. Così si potesse anche dire l'utilità; ma questa, pur troppo, dipende molto più dall'esecuzione che dall'intento. Pietro Verri si propose, come indica il titolo medesimo del suo opuscolo, di ricavar da quel fatto un argomento contro la tortura, facendo vedere come questa aveva potuto estorcere la confessione d'un delitto, fisicamente e moralmente impossibile. E l'argomento era stringente, come nobile e umano l'assunto. Ma dalla storia, per quanto possa esser succinta, d'un avvenimento complicato, d'un gran male fatto senza ragione da uomini a uomini, devono necessariamente potersi ricavare osservazioni più generali, e d'un'utilità, se non così immediata, non meno reale. Anzi, a contentarsi di quelle sole che potevan principalmente servire a quell'intento speciale, c'è pericolo di formarsi una nozione del fatto, non solo dimezzata, ma falsa, prendendo per cagioni di esso l'ignoranza de' tempi e la barbarie della giurisprudenza, e riguardandolo quasi come un avvenimento fatale e necessario; che sarebbe cavare un errore dannoso da dove si può avere un utile insegnamento. L'ignoranza in fisica può produrre degl'inconvenienti, ma non delle iniquità; e una cattiva istituzione non s'applica da sé. Certo, non era un effetto necessario del credere all'efficacia dell'unzioni pestifere, il credere che Guglielmo Piazza e Giangiacomo Mora le avessero messe in opera; come dell'esser la tortura in vigore non era effetto necessario che fosse fatta soffrire a tutti gli accusati, né che tutti quelli a cui si faceva soffrire, fossero sentenziati colpevoli. Verità che può parere sciocca per troppa evidenza; ma non di rado le verità troppo evidenti, e che dovrebbero esser sottintese, sono in vece dimenticate; e dal non dimenticar questa dipende il giudicar rettamente quell'atroce giudizio. Noi abbiam cercato di metterla in luce, di far vedere che que' giudici condannaron degl'innocenti, che essi, con la più ferma persuasione dell'efficacia dell'unzioni, e con una legislazione che ammetteva la tortura, potevano riconoscere innocenti; e che anzi, per trovarli colpevoli, per respingere il vero che ricompariva ogni momento, in mille forme, e da mille parti, con caratteri chiari allora com'ora, come sempre, dovettero fare continui sforzi d'ingegno, e ricorrere a espedienti, de' quali non potevano ignorar l'ingiustizia. Non vogliamo certamente (e sarebbe un tristo assunto) togliere all'ignoranza e alla tortura la parte loro in quell'orribile fatto: ne furono, la prima un'occasion deplorabile, l'altra un mezzo crudele e attivo, quantunque non l'unico certamente, né il principale. Ma crediamo che importi il distinguerne le vere ed efficienti cagioni, che furono atti iniqui, prodotti da che, se non da passioni perverse? Dio solo ha potuto distinguere qual più, qual meno tra queste abbia dominato nel cuor di que' giudici, e soggiogate le loro volontà: se la rabbia contro pericoli oscuri, che, impaziente di trovare un oggetto, afferrava quello che le veniva messo davanti; che aveva ricevuto una notizia desiderata, e non voleva trovarla falsa; aveva detto: finalmente!e non voleva dire: siam da capo; la rabbia resa spietata da una lunga paura, e diventata odio e puntiglio contro gli sventurati che cercavan di sfuggirle di mano; o il timor di mancare a un'aspettativa generale, altrettanto sicura quanto avventata, di parer meno abili se scoprivano degl'innocenti, di voltar contro di sé le grida della moltitudine, col non ascoltarle; il timore fors'anche di gravi pubblici mali che ne potessero avvenire: timore di men turpe apparenza, ma ugualmente perverso, e non men miserabile, quando sottentra al timore, veramente nobile e veramente sapiente, di commetter l'ingiustizia. Dio solo ha potuto vedere se que' magistrati, trovando i colpevoli d'un delitto che non c'era, ma che si voleva(1) , furon più complici o ministri d'una moltitudine che, accecata, non dall'ignoranza, ma dalla malignità e dal furore, violava con quelle grida i precetti più positivi della legge divina, di cui si vantava seguace. Ma la menzogna, l'abuso del potere, la violazion delle leggi e delle regole più note e ricevute, l'adoprar doppio peso e doppia misura, son cose che si posson riconoscere anche dagli uomini negli atti umani; e riconosciute, non si posson riferire ad altro che a passioni pervertitrici della volontà; né, per ispiegar gli atti materialmente iniqui di quel giudizio, se ne potrebbe trovar di più naturali e di men triste, che quella rabbia e quel timore. Ora, tali cagioni non furon pur troppo particolari a un'epoca; né fu soltanto per occasione d'errori in fisica, e col mezzo della tortura, che quelle passioni, come tutte l'altre, abbian fatto commettere ad uomini ch'eran tutt'altro che scellerati di professione, azioni malvage, sia in rumorosi avvenimenti pubblici, sia nelle più oscure relazioni private. "Se una sola tortura di meno," scrive l'autor sullodato, "si darà in grazia dell'orrore che pongo sotto gli occhi, sarà ben impiegato il doloroso sentimento che provo, e la speranza di ottenerlo mi ricompensa(2) ." Noi, proponendo a lettori pazienti di fissar di nuovo lo sguardo sopra orrori già conosciuti, crediamo che non sarà senza un nuovo e non ignobile frutto, se lo sdegno e il ribrezzo che non si può non provarne ogni volta, si rivolgeranno anche, e principalmente, contro passioni che non si posson bandire, come falsi sistemi, né abolire, come cattive istituzioni, ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle ne' loro effetti, e detestarle. E non temiamo d'aggiungere che potrà anche esser cosa, in mezzo ai più dolorosi sentimenti, consolante. Se, in un complesso di fatti atroci dell'uomo contro l'uomo, crediam di vedere un effetto de' tempi e delle circostanze, proviamo, insieme con l'orrore e con la compassion medesima, uno scoraggimento, una specie di disperazione. Ci par di vedere la natura umana spinta invincibilmente al male da cagioni indipendenti dal suo arbitrio, e come legata in un sogno perverso e affannoso, da cui non ha mezzo di riscotersi, di cui non può nemmeno accorgersi. Ci pare irragionevole l'indegnazione che nasce in noi spontanea contro gli autori di que' fatti, e che pur nello stesso tempo ci par nobile e santa: rimane l'orrore, e scompare la colpa; e, cercando un colpevole contro cui sdegnarsi a ragione, il pensiero si trova con raccapriccio condotto a esitare tra due bestemmie, che son due deliri: negar la Provvidenza, o accusarla. Ma quando, nel guardar più attentamente a que' fatti, ci si scopre un'ingiustizia che poteva esser veduta da quelli stessi che la commettevano, un trasgredir le regole ammesse anche da loro, dell'azioni opposte ai lumi che non solo c'erano al loro tempo, ma che essi medesimi, in circostanze simili, mostraron d'avere, è un sollievo il pensare che, se non seppero quello che facevano, fu per non volerlo sapere, fu per quell'ignoranza che l'uomo assume e perde a suo piacere, e non è una scusa, ma una colpa; e che di tali fatti si può bensì esser forzatamente vittime, ma non autori. Non ho però voluto dire che, tra gli orrori di quel giudizio, l'illustre scrittore suddetto non veda mai, in nessun caso, l'ingiustizia personale e volontaria de' giudici. Ho voluto dir soltanto che non s'era proposto d'osservar quale e quanta parte c'ebbe, e molto meno di dimostrare che ne fu la principale, anzi, a parlar precisamente, la sola cagione. E aggiungo ora, che non l'avrebbe potuto fare senza nocere al suo particolare intento. I partigiani della tortura (ché l'istituzioni più assurde ne hanno finché non son morte del tutto, e spesso anche dopo, per la ragione stessa che son potute vivere) ci avrebbero trovata una giustificazione di quella. - Vedete? - avrebbero detto, - la colpa è dell'abuso, e non della cosa. - Veramente, sarebbe una singolar giustificazione d'una cosa, il far vedere che, oltre all'essere assurda in ogni caso, ha potuto in qualche caso speciale servir di strumento alle passioni, per commettere fatti assurdissimi e atrocissimi. Ma l'opinioni fisse l'intendon così. E dall'altra parte, quelli che, come il Verri, volevano l'abolizion della tortura, sarebbero stati malcontenti che s'imbrogliasse la causa con distinzioni, e che, con dar la colpa ad altro, si diminuisse l'orrore per quella. Così almeno avvien d'ordinario: che chi vuol mettere in luce una verità contrastata, trovi ne' fautori, come negli avversari, un ostacolo a esporla nella sua forma sincera. È vero che gli resta quella gran massa d'uomini senza partito, senza preoccupazione, senza passione, che non hanno voglia di conoscerla in nessuna forma. In quanto ai materiali di cui ci siam serviti per compilar questa breve storia, dobbiam dire prima di tutto, che le ricerche fatte da noi per iscoprire il processo originale, benché agevolate, anzi aiutate dalla più gentile e attiva compiacenza, non han giovato che a persuaderci sempre più che sia assolutamente perduto. D'una buona parte però è rimasta la copia; ed ecco come. Tra que' miseri accusati si trovò, e pur troppo per colpa d'alcun di loro, una persona d'importanza, don Giovanni Gaetano de Padilla, figlio del comandante del castello di Milano, cavalier di sant'Iago, e capitano di cavalleria; il quale poté fare stampare le sue difese, e corredarle d'un estratto del processo, che, come a reo costituito, gli fu comunicato. E certo, que' giudici non s'accorsero allora, che lasciavan fare da uno stampatore un monumento più autorevole e più durevole di quello che avevan commesso a un architetto. Di quest'estratto, c'è di più un'altra copia manoscritta, in alcuni luoghi più scarsa, in altri più abbondante, la quale appartenne al conte Pietro Verri, e fu dal degnissimo suo figlio, il signor conte Gabriele, con liberale e paziente cortesia, messa e lasciata a nostra disposizione. È quella che servì all'illustre scrittore per lavorar l'opuscolo citato, ed è sparsa di postille, che sono riflessioni rapide, o sfoghi repentini di compassion dolorosa, e d'indegnazione santa. Porta per titolo: Summarium offensivi contra Don Johannem Cajetanum de Padilla; ci si trovan per esteso molte cose delle quali nell'estratto stampato non c'è che un sunto; ci son notati in margine i numeri delle pagine del processo originale, dalle quali son levati i diversi brani; ed è pure sparsa di brevissime annotazioni latine, tutte però del carattere stesso del testo: Detentio Morae; Descriptio Domini Johannis; Adversatur Commissario; Inverisimile; Subgestio, e simili, che sono evidentemente appunti presi dall'avvocato del Padilla, per le difese. Da tutto ciò pare evidente che sia una copia letterale dell'estratto autentico che fu comunicato al difensore; e che questo, nel farlo stampare, abbia omesse varie cose, come meno importanti, e altre si sia contentato d'accennarle. Ma come mai se ne trovano nello stampato alcune che mancano nel manoscritto? Probabilmente il difensore poté spogliar di nuovo il processo originale, e farci una seconda scelta di ciò che gli paresse utile alla causa del suo cliente. Da questi due estratti abbiamo naturalmente ricavato il più; ed essendo il primo, altre volte rarissimo, stato ristampato da poco tempo, il lettore potrà, se gli piace, riconoscere, col confronto di quello, i luoghi che abbiam presi dalla copia manoscritta. Anche le difese suddette ci hanno somministrato diversi fatti, e materia di qualche osservazione. E siccome non furon mai ristampate, e gli esemplari ne sono scarsissimi, non mancherem di citarle, ogni volta che avremo occasion di servircene. Qualche piccola cosa finalmente abbiam potuto pescare da qualcheduno de' pochi e scompagnati documenti autentici che son rimasti di quell'epoca di confusione e di disperdimento, e che si conservano nell'archivio citato più d'una volta nello scritto antecedente. Dopo la breve storia del processo abbiam poi creduto che non sarebbe fuor di luogo una più breve storia dell'opinione che regnò intorno ad esso, fino al Verri, cioè per un secolo e mezzo circa. Dico l'opinione espressa ne' libri, che è, per lo più, e in gran parte, la sola che i posteri possan conoscere; e ha in ogni caso una sua importanza speciale. Nel nostro, c'è parso che potesse essere una cosa curiosa il vedere un seguito di scrittori andar l'uno dietro all'altro come le pecorelle di Dante, senza pensare a informarsi d'un fatto del quale credevano di dover parlare. Non dico: cosa divertente; ché, dopo aver visto quel crudele combattimento, e quell'orrenda vittoria dell'errore contro la verità, e del furore potente contro l'innocenza disarmata, non posson far altro che dispiacere, dicevo quasi rabbia, di chiunque siano, quelle parole in conferma e in esaltazione dell'errore, quell'affermar così sicuro, sul fondamento d'un credere così spensierato, quelle maledizioni alle vittime, quell'indegnazione alla rovescia. Ma un tal dispiacere porta con sé il suo vantaggio, accrescendo l'avversione e la diffidenza per quell'usanza antica, e non mai abbastanza screditata, di ripetere senza esaminare, e, se ci si lascia passar quest'espressione, di mescere al pubblico il suo vino medesimo, e alle volte quello che gli ha già dato alla testa. A questo fine, avevam pensato alla prima di presentare al lettore la raccolta di tutti i giudizi su quel fatto, che c'era riuscito di trovare in qualunque libro. Ma temendo poi di metter troppo a cimento la sua pazienza, ci siam ristretti a pochi scrittori, nessuno affatto oscuro, la più parte rinomati: cioè quelli, de' quali son più istruttivi anche gli errori, quando non posson più esser contagiosi. Capitolo 1 La mattina del 21 di giugno 1630, verso le quattro e mezzo, una donnicciola chiamata Caterina Rosa, trovandosi, per disgrazia, a una finestra d'un cavalcavia che allora c'era sul principio di via della Vetra de' Cittadini, dalla parte che mette al corso di porta Ticinese (quasi dirimpetto alle colonne di san Lorenzo), vide venire un uomo con una cappa nera, e il cappello sugli occhi, e una carta in mano, sopra la quale, dice costei nella sua deposizione, metteva su le mani, che pareua che scrivesse. Le diede nell'occhio che, entrando nella strada, si fece appresso alla muraglia delle case, che è subito dopo voltato il cantone, e che a luogo a luogo tiraua con le mani dietro al muro. All'hora, soggiunge, mi viene in pensiero se a caso fosse un poco uno de quelli che, a' giorni passati, andauano ongendo le muraglie. Presa da un tal sospetto, passò in un'altra stanza, che guardava lungo la strada, per tener d'occhio lo sconosciuto, che s'avanzava in quella; etviddi,dice, che teneua toccato la detta muraglia con le mani. C'era alla finestra d'una casa della strada medesima un'altra spettatrice, chiamata Ottavia Bono; la quale, non si saprebbe dire se concepisse lo stesso pazzo sospetto alla prima e da sé, o solamente quando l'altra ebbe messo il campo a rumore. Interrogata anch'essa, depone d'averlo veduto fin dal momento ch'entrò nella strada; ma non fa menzione di muri toccati nel camminare. Viddi, dice, che si fermò qui in fine della muraglia del giardino della casa delli Crivelli... et viddi che costui haueua una carta in mano, sopra la quale misse la mano dritta, che mi pareua che volesse scrivere; et poi viddi che, leuata la mano dalla carta, la fregò sopra la muraglia del detto giardino, dove era un poco di bianco. Fu probabilmente per pulirsi le dita macchiate d'inchiostro, giacché pare che scrivesse davvero. Infatti, nell'esame che gli fu fatto il giorno dopo, interrogato, se l'attioni che fece quella mattina, ricercorno scrittura, risponde: signor sì.E in quanto all'andar rasente al muro, se a una cosa simile ci fosse bisogno d'un perché, era perché pioveva, come accennò quella Caterina medesima, ma per cavarne una induzione di questa sorte: è ben una gran cosa: hieri, mentre costui faceva questi atti di ongere, pioueua, et bisogna mo che hauesse pigliato quel tempo piovoso, perché più persone potessero imbrattarsi li panni nell'andar in volta, per andar al coperto. Dopo quella fermata, costui tornò indietro, rifece la medesima strada, arrivò alla cantonata, ed era per isparire; quando, per un'altra disgrazia, fu rintoppato da uno ch'entrava nella strada, e che lo salutò. Quella Caterina, che, per tener dietro all'untore, fin che poteva, era tornata alla finestra di prima, domandò all'altro chi fosse quello che haueua salutato. L'altro, che, come depose poi, lo conosceva di vista, e non ne sapeva il nome, disse quel che sapeva, ch'era un commissario della Sanità. Et io dissi a questo tale, segue a deporre la Caterina, è che ho visto colui a fare certi atti, che non mi piacciono niente. Subito puoi si diuulgò questo negotio,cioè fu essa, almeno principalmente, che lo divolgò, et uscirno dalle porte, et si vidde imbrattate le muraglie d'un certo ontume che pare grasso et che tira al giallo; et in particolare quelli del Tradate dissero che haueuano trovato tutto imbrattato li muri dell'andito della loro porta.L'altra donna depone il medesimo. Interrogata, se sa a che effetto questo tale fregasse di quella mano sopra il muro, risponde: dopo fu trouato onte le muraglie, particolarmente nella porta del Tradate. E, cose che in un romanzo sarebbero tacciate d'inverisimili, ma che pur troppo l'accecamento della passione basta a spiegare, non venne in mente né all'una né all'altra, che, descrivendo passo per passo, specialmente la prima, il giro che questo tale aveva fatto nella strada, non avevan però potuto dire che fosse entrato in quell'andito: non parve loro una gran cosadavvero, che costui, giacché, per fare un lavoro simile, aveva voluto aspettare che fosse levato il sole, non ci andasse almeno guardingo, non desse almeno un'occhiata alle finestre; né che tornasse tranquillamente indietro per la medesima strada, come se fosse usanza de' malfattori di trattenersi più del bisogno nel luogo del delitto; né che maneggiasse impunemente una materia che doveva uccider quelli che se ne imbrattassero i panni; né troppe altre ugualmente strane inverisimiglianze. Ma il più strano e il più atroce si è che non paressero tali neppure all'interrogante, e che non ne chiedesse spiegazione nessuna. O se ne chiese, sarebbe peggio ancora il non averne fatto menzione nel processo. I vicini, a cui lo spavento fece scoprire chi sa quante sudicerie che avevan probabilmente davanti agli occhi, chi sa da quanto tempo, senza badarci, si misero in fretta e in furia a abbruciacchiarle con della paglia accesa. A Giangiacomo Mora, barbiere, che stava sulla cantonata, parve, come agli altri, che fossero stati unti i muri della sua casa. E non sapeva, l'infelice, qual altro pericolo gli sovrastava, e da quel commissario medesimo, ben infelice anche lui. Il racconto delle donne fu subito arricchito di nuove circostanze; o fors'anche quello che fecero subito ai vicini non fu in tutto uguale a quello che fecero poi al capitano di giustizia. Il figlio di quel povero Mora, essendo interrogato più tardi se sa o ha inteso dire in che modo il detto commissario ongesse le dette muraglie et case, risponde: sentei che una donna di quelle che stanno sopra il portico che trauersa la detta Vedra, quale non so come habbi nome, disse che detto commissario ongeua con una penna, hauendo un vasetto in mano. Potrebb'esser benissimo che quella Caterina avesse parlato d'una penna da lei vista davvero in mano dello sconosciuto; e ognuno indovina troppo facilmente qual altra cosa poté esser da lei battezzata per vasetto; ché, in una mente la qual non vedeva che unzioni, una penna doveva avere una relazione più immediata e più stretta con un vasetto, che con un calamaio. Ma pur troppo, in quel tumulto di chiacchiere, non andò persa una circostanza vera, che l'uomo era un commissario della Sanità; e, con quest'indizio, si trovò anche subito ch'era un Guglielmo Piazza, genero della comar Paola, la quale doveva essere una levatrice molto nota in que' contorni. La notizia si sparse via via negli altri quartieri, e ci fu anche portata da qualcheduno che s'era abbattuto a passar di lì nel momento del sottosopra. Uno di questi discorsi fu riferito al senato, che ordinò al capitano di giustizia, d'andar subito a prendere informazioni, e di procedere secondo il caso. È stato significato al Senato che hieri mattina furno onte con ontioni mortifere le mura et porte delle case della Vedra de' Cittadini,disse il capitano di giustizia al notaio criminale che prese con sé in quella spedizione. E con queste parole, già piene d'una deplorabile certezza, e passate senza correzione dalla bocca del popolo in quella de' magistrati, s'apre il processo. Al veder questa ferma persuasione, questa pazza paura d'un attentato chimerico, non si può far a meno di non rammentarsi ciò che accadde di simile in varie parti d'Europa, pochi anni sono, nel tempo del colera. Se non che, questa volta, le persone punto punto istruite, meno qualche eccezione, non parteciparono della sciagurata credenza, anzi la più parte fecero quel che potevano per combatterla; e non si sarebbe trovato nessun tribunale che stendesse la mano sopra imputati di quella sorte, quando non fosse stato per sottrarli al furore della moltitudine. È, certo, un gran miglioramento; ma se fosse anche più grande, se si potesse esser certi che, in un'occasion dello stesso genere, non ci sarebbe più nessuno che sognasse attentati dello stesso genere, non si dovrebbe perciò creder cessato il pericolo d'errori somiglianti nel modo, se non nell'oggetto. Pur troppo, l'uomo può ingannarsi, e ingannarsi terribilmente, con molto minore stravaganza. Quel sospetto e quella esasperazion medesima nascono ugualmente all'occasion di mali che possono esser benissimo, e sono in effetto, qualche volta, cagionati da malizia umana; e il sospetto e l'esasperazione, quando non sian frenati dalla ragione e dalla carità, hanno la trista virtù di far prender per colpevoli degli sventurati, sui più vani indizi e sulle più avventate affermazioni. Per citarne un esempio anch'esso non lontano, anteriore di poco al colera; quando gl'incendi eran divenuti così frequenti nella Normandia, cosa ci voleva perché un uomo ne fosse subito subito creduto autore da una moltitudine? L'essere il primo che trovavan lì, o nelle vicinanze; l'essere sconosciuto, e non dar di sé un conto soddisfacente: cosa doppiamente difficile quando chi risponde è spaventato, e furiosi quelli che interrogano; l'essere indicato da una donna che poteva essere una Caterina Rosa, da un ragazzo che, preso in sospetto esso medesimo per uno strumento della malvagità altrui, e messo alle strette di dire chi l'avesse mandato a dar fuoco, diceva un nome a caso. Felici que' giurati davanti a cui tali imputati comparvero (ché più d'una volta la moltitudine eseguì da sé la sua propria sentenza); felici que' giurati, se entrarono nella loro sala ben persuasi che non sapevano ancor nulla, se non rimase loro nella mente alcun rimbombo di quel rumore di fuori, se pensarono, non che essi erano il paese, come si dice spesso con un traslato di quelli che fanno perder di vista il carattere proprio e essenziale della cosa, con un traslato sinistro e crudele nei casi in cui il paese si sia già formato un giudizio senza averne i mezzi; ma ch'eran uomini esclusivamente investiti della sacra, necessaria, terribile autorità di decidere se altri uomini siano colpevoli o innocenti. La persona ch'era stata indicata al capitano di giustizia, per averne informazioni, non poteva dir altro che d'aver visto, il giorno prima, passando per via della Vetra, abbruciacchiar le muraglie, e sentito dire ch'erano state unte quella mattina da un genero della comar Paola.Il capitano di giustizia e il notaio si portarono a quella strada; e videro infatti muri affumicati, e uno, quello del barbiere Mora, imbiancato di fresco. E anche a loro fu detto da diversi che si sono trouati ivi,che ciò era stato fatto per averli veduti unti; come anco dal detto Signor Capitano, et da me notaro, scrive costui, si sono visti ne' luoghi abbrugiati alcuni segni di materia ontuosa tirante al giallo, sparsaui come con le deta.Quale riconoscimento d'un corpo di delitto! Fu esaminata una donna di quella casa de' Tradati, la quale disse che avevan trovati i muri dell'andito imbrattati di una certa cosa gialla, et in grande quantità.Furono esaminate le due donne, delle quali abbiam riferita la deposizione; qualche altra persona, che non aggiunse nulla, per ciò che riguardava il fatto; e, tra gli altri, l'uomo che aveva salutato il commissario. Interrogato di più, se passando lui per la Vedra de' Cittadini, vidde le muraglie imbrattate,risponde: non li feci fantasia, perché fin' all'hora non si era detto cosa alcuna. Era già stato dato l'ordine d'arrestare il Piazza, e ci volle poco. Lo stesso giorno 22, referisce... fante della compagnia del Baricello di Campagna al prefato Signor Capitano, il quale ancora era in carrozza, che andaua verso casa sua, sicome passando dalla casa del Signor Senatore Monti Presidente della Sanità, ha ritrouato auanti a quella porta, il
 
     
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 12:55 via WEB
Sei dovuto ricorre a Manzoni per difendere Moggi? Neanche il suo avvocato è arrivato a tanto...Per Moggi 5 anni, giusto?
 
frodino76
frodino76 il 26/07/06 alle 11:09 via WEB
Questo dimostra "l'accozzaglia" che abbiamo al posto di quella strana cosa chiamata "governo"! Il caro Di Pietro sapeva benissimo dell'indulto perchè era comunque parte del programma del centro sinistra (Mastella lasciamolo perdere...poverino...mi fa quasi pena), ma allora perchè si è alleato con loro?Tanto valeva fare corsa da soli!Oppure anche lui sta talmente comodo seduto sulla sua poltroncina che è disposto a scendere a patti con il diavolo?Io mediterei... COMUNQUE...sono assolutamente contrario all'indulto!
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 11:14 via WEB
Indulto nel programma del centro-sinistra? Non lo sapevo...cmq mi piace perchè prima gli dici che fa comodo schierarsi e poi sei d'accordo che l'indulto non si deve fare...io guardo quello che uno fa e dice e per ora Di Pietro merita il mio apprezzamento...
 
 
fec0
fec0 il 26/07/06 alle 11:21 via WEB
...certo fratello meglio dei coglioni di destra... Con riverenza et affetto (da uno che la DC ce l'ha nel sangue) feco http://blog.libero.it/FecoCantautore/
 
   
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 11:25 via WEB
Piano con gli epiteti...
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 12:10 via WEB
Lettera di Di Pietro a Beppe Grillo il 23 Luglio scorso "Domani Unione e Cdl voteranno a favore di una legge, quella sull’indulto, che non era prevista nel programma dell’Unione"...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/07/06 alle 17:25 via WEB
Ma DiPietro prima delle elezioni non aveva detto che lui era il baluardo della legalità e che sarebbe uscito dall'Unione in caso di indulto o cose simili? Scommettiamo che resterà ben saldo alla sua poltrona di ministro?
 
     
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 17:27 via WEB
Non ha mai detto che sarebbe uscito e rimane baluardo della legalità...ha scritto testualmente 3 giorni fa "Ho minacciato le dimissioni da ministro nella più totale indifferenza dei colleghi. L’Idv è il quarto partito della coalizione con 25 rappresentanti tra Camera e Senato. La sua uscita dalla coalizione può far cadere il Governo, ma io non mi sento di ritornare alle urne"...+ chiaro di così...
 
PIZZULNAZIONALE
PIZZULNAZIONALE il 26/07/06 alle 12:19 via WEB
ieri sera con le sentenze di secondo grado è stato creato un precedente molto pericoloso. da oggi in poi qualsiasi presidente di calcio, qualsiasi dirigente, qualsiasi addetto gli arbitri..insomma chiunque navighi all'interno del sistema (ancora esistente!) si potrà sentire libero come, dove e quando vuole si poter corrompere un guardalinee per qualche aiutino in campionato ben conscio che il massimo della pena che potrà vedersi inflitta è giocare i preliminari di champions league! ti pare poco... ;)!!?? che schifo...
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 12:49 via WEB
Ormai in Italia si fanno abusi edilizi e poi arriva il condono, si evadono le tasse e poi arriva il condono, chi paga sbaglia perchè prima o poi arriva il condono...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/07/06 alle 12:24 via WEB
Prima volta che scrivo sul tuo blog e, innanzitutto, complimenti, ormai ci vengo almeno 2/3 volte al giorno. Io sono juventino, premetto, e per me, ovviamente, chi sbaglia paga. Ma....chi ha sbagliato? Io dico che già dall'inizio, da quando è stato scoperchiato il pentolone (in cui hanno sguazzatotutti, maproprio tutti, per anni), già si sapeva che si sarebbe risolto in un'ennesima buffonata all'italiana. Buffonata che continuerà con l'indulto per chi ha commesso frodi e ruberie varie allo Stato, cioè a noi: l'indulto! Bello, l'indulto, ma per gente che si sta facendo 10 anni di carcere, magari per una rapina, un borseggio; o magari innocente, casi sempre più frequenti. Buffonata che circa un mese ha visto ridotta la pena a chi è stato responsabile (così risulterebbe dai fatti) della morte di oltre 100 persone all'aereoporto di MI Malpensa. Buffonata che dura da 30 anni (o sbaglio?), con Lampedusa, con l'Italicus, con la Stazione si BO. Ma ci rendiamo conto o no che siamo ormai diventati la barzelletta dell'Europa, per non dire del mondo? E ci siamo dimenticati di tutto quello che succede nel nostro amato Paese solo perchè abbiamo vinto un Mondiale di calcio? Ma chi campa con meno di 1.000 euro al mese, ed ha 2/3 figli da mantenere, pensa al mondiale vinto o al fatto che domani mattina rischia di non poter mandare a scuola i figli? E noi diamo i voti a gente chesi pronuncia su calciopoli? PER FAVORE, NON SE NE PUIO' PIU'. Scusate lo sfogo, ma quanno ce vo', ce vo'! Sqi
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 12:52 via WEB
Bisogna moltiplicare i Di Pietro in Italia! L'unico che si oppone con tutti i mezzi che ha all'inciucio! SOSTENIAMOLO SCRIVENDOGLI SUL SUO BLOG: http://www.antoniodipietro.it/
 
bluwarrior
bluwarrior il 26/07/06 alle 13:24 via WEB
Facciamo qualcosa tutti afinche' sta puttanata mafiosa dell'indulto non passi!!!
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 13:30 via WEB
Scriviamo a Di Pietro nel suo blog...a quello di Pecoraro Scanio affinchè appoggi il Ministro delle Infrastrutture...scriviamo a tutti i politici che abbiano un blog personale: Tabacci, Follini, Bonino, De Zulueta, Prodi e chi + ne ha + ne metta!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/07/06 alle 14:39 via WEB
sono del tutto demorarizzato e demotivato, ma credo che in fin dei conti questi personaggi che siano legati al mondo della politica, al mondo dello sport , al mondo della finanza vogliono proprio questo, che la gente smetta di sperare nella giustizia. e pensare che ci illudiamo ancora di collocarci tra le nazioni più industrizzate del mondo per non dire tra le più civili. forse bisognerebbe svegliarsi dal sogno e rimettere i piedi per terra.
 
   
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 14:42 via WEB
Non arrenderti e scrivi ai nostri dipendenti! tentar non nuoce! Che ti costa?
 
martimcfly
martimcfly il 26/07/06 alle 14:51 via WEB
Purtroppo la legge elettorale, i media e il sistema politico hanno creato due blocchi che non sono altro che una cozzaglia di partiti e idee. Allearsi, come ha fatto Di Pietro o altri, è un obbligo... l'alternativa è morire! Ma mi chiedo... tutti quelli che con Tangetopoli sostenevano Di Pietro e il Pool... tutti quelli che agli inizi degli anni '90 sostenevano la Lega Nord per un cambiamento... dove sono finiti?!?
 
 
Boycott
Boycott il 26/07/06 alle 15:00 via WEB
Aiutatemi a scrivere ai politici le nostre volontà, o almeno trovatemi altri politici che abbiano il blog...Ecco dove sono finit! Siamo qui! E siamo attivi!
 
Gempo
Gempo il 26/07/06 alle 19:14 via WEB
L'Inter tra poco sarà Campione d'Italia, saranno premiati gli onesti, più che giusto, ecco perché l'Inter non vinceva, c'è chi falsava i campionati, i risultati delle partite si sapevano una settimana prima, solo noi tifosi coglioni andavamo a teatro pagando il biglietto per vedere i burattini, o con sky... inoltre tutti quelli che sono andati a Bari a vedere la juve, io mi domando, che ci sono andati a fare? Altra cosa: i giocatori della juve ci hanno fatto vincere il Mondiale? Bene, cosa c'entra con la juve, non deve pagare? Ma si possono mettere delle condizioni? (visto che... allora...?) Il Mondiale ha seguito un iter, il processo DEVE seguirne un altro. Cobolli Gigli è letteralmente ridicolo, non ha serietà. Della Valle vuole fare ricorso per la Champions? Eh già, non sa che oggi scadevano i nomi da presentare... La juve si dovrebbe accontentare, NON SI PUO' ASSOLUTISSIMAMENTE METTERLA SULLO STESSO PIANO DELLE ALTRE TRE SQUADRE, quindi è inutile discutere su questo, basta sentire solo cinque intercettazioni; l'unico scandalo è solo il Milan, 8 punti in meno gli fanno il solletico; la cosa positiva è vedere il Chievo fare i preliminari, magari entrerà in Champions e giocherà contro Il Real, il Barca o il Chelsea... arrivederci
 
 
stajner
stajner il 26/07/06 alle 20:00 via WEB
si così subito se ne esce il chievo e i tifosi esteri penseranno: guarda questi giocano nel campionato della nazionale campione del mondo. è inutile dire che l'inter non vinceva per sto fatto. i favori alla juve si trasformano in sfavori all'inter? e i 10 pareggi consecutivi dell'anno scorso sono colpa di moggi? quando non vinceva quest'anno con squadre che dovevano salvarsi? se mancini non vince il prossimo scudetto deve essere preso veramente a calci in c***
 
   
Gempo
Gempo il 26/07/06 alle 21:12 via WEB
Beh, il Chievo non deve guardare in faccia nessuno, non ha niente da perdere; l'Inter non vinceva per sto fatto? Ma secondo te Moggi ha chiamato solo ieri? I favori alla juve si trasformano in sfavori non solo all'Inter, ma a tutte le squadre; poi tiri in ballo un paio di partite che l'Inter non ha vinto? E la juve allora, che ha pareggiato proprio col Chievo? Dunque tutte le squadre devono vincere sempre senza mai pareggiare, perdere e subire gol? Infine se Mancini non vince il SECONDO SCUDETTO CONSECUTIVO se ne deve solo andà.
 
     
stajner
stajner il 26/07/06 alle 22:31 via WEB
riguardo al chievo è che faremo una figura di me**a, è inutile dire che è da vedere o che se la giocherà. non ho capito che intendi su moggi. e dicevo che l'inter non può lamentarsi che non ha vinto per colpa di moggiopoli dato che non vinceva numerose partite perche giocava uno schifo. non ha mai giocato bene l'inter. non penso che i 15 punti di distacco siano tutti favori arbitrali. 6 un lello
 
 
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 09:16 via WEB
Concordo pienamente con Gempo
 
fantastica9
fantastica9 il 26/07/06 alle 22:25 via WEB
Ti faccio i complimenti x il tuo blog... onestamente a me del calcio non m'interessa niente... ma ti faccio ugualmente un saluto... sr77
 
 
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 09:18 via WEB
I complimenti sono sempre ben accetti e mi danno forza per andar avanti...^_*
 
mara2003
mara2003 il 27/07/06 alle 01:22 via WEB
siamo alle solite, altro caso all'italiana...che aveva detto cannavaro, se errore nn faccio, ai giornalisti quando è scoppiato il caso? che ci meravigliamo a fare? perchè tanto clamore? è da sempre che il sistema gira così...poi il giorno dopo è stato convinto a ritratatre o a mitigare le affermazioni, probabile pena la mancata pòartecipazione ai mondiali...puniti moggi, giraudo,le società, e aproposito delle società siamo sicuri che ilmilan abbia avuto al giusta punizione o che sia stato magigormente puntio l'empoli ache se indirettamente?...ma lippi junior? e capello junior che da avvocato del tribunale di milano aveva avvertito il padre delle indagini, e gliallenatori, possibile che nessuno sapesse nulla? mah...credo abbia ragione un mio amico quando afferma che la giustizia è uguale per tutti manon tutti siamo uguali...e se al posto del manzoni ci rilegessino tutti "dei delitti e delle pene" di beccaria? io come al solito mi sento presa in giro emi auguroche sia un'impressione solo mia anche se nn lo credo...una buonanotte
 
 
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 09:20 via WEB
Sarebbe interessante far parlare Capello junior e Lippi junior...brava mara!
 
fasolada
fasolada il 27/07/06 alle 09:23 via WEB
Comunque nel sistema calcio tutti avevano il loro bravo tornaconto, ovviamente c'è chi esagerava ed è stato punito, ma non sono affatto convinto che la strada e i tempi scelti per indagare in questo sistema siano stati corretti... ed ora preme a tutti cominciare al più presto i campionati, così tutto cadrà nell'oblio. Purtroppo ha ragione Moggi : alla fine tutto continuerà a funzionare come prima, con un Moggi e un Giraudo in meno (è già qualcosa, ma non basterà proprio..)
 
 
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 09:30 via WEB
Qualcuno aveva proposto di fermare il campionato per un anno in modo di poter far le indagini per bene, ma gli è stato risposto che è impensabile...allora continuiamo ad aver un calcio-cinema...pago per vedere un film di cui so già il finale perchè l'ho già visto tante volte...oppure non vado + al cinema finchè non torna l'imprevedibilità...io ho scelto questa via...
 
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Anonimo il 27/07/06 alle 20:33 via WEB
ma brutta testa di cazzo,da quando in qua 17 punti di penalità sono pochi senza aver commesso un illecito?
 
 
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 20:36 via WEB
Intanto ti invito ad un linguaggio + consono, se no mi vedo costretto a cancellare il tuo messaggio. Chi ha detto che l'illecito non è stato commesso? Se non è stato commesso perchè la retrocessione, gli scudetti revocati, le inibizioni per i dirigenti?
 
   
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Anonimo il 27/07/06 alle 20:54 via WEB
la risposta al tuo quesito? c'era tanta voglia di togliere la juve di torno e non si è persa l'occasione! e le telefonate di facchetti:non pervenuto? in questi giorni di pseudo giustizia si è finalmente capito qual'era la vera CUPOLA! i giustizieri de rossi-ruperto-sandulli ne sanno qualcosa? se questo è il nuovo calcio...
 
     
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 20:57 via WEB
Con me sfondi una porta aperta su questo fronte. Per la cupola c'era prima (juve) e ora si sta andando verso un'altra cupola (inter) sempre salvaguardando quella del milan. Ma io sono contro il fatto che ci siano delle cupole...non mi importa che colore abbiano...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 27/07/06 alle 21:06 via WEB
cupola juve? questo processo ha dimostrato che non era così! o erano moggi e giraudo che facevano tutto? tipo mettersi la casacca nera ed arbitrare? carraro multa per divieto di sosta,galliani breve periodo di sospensione,molti arbitri e guardalinee assolti. ma con chi interagiva moggi? una cupola senza basi! i giudici Torquemada non hanno fatto altro che dare corpo ad un sentimento popolare che ha visto sempre la Juve vincere perchè aiutata. un teorema fatto di luoghi comuni! P.S. complimenti per il tuo blog!
 
 
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 21:13 via WEB
Infatti è proprio per questo che la sentenza di appello ha deluso molto. Moggi interagiva con Carraro e con gli arbitri...e molto con la Reggina che quasi tutti gli anni si è salvata all'ultima partita battendo una grande. Ora che Moggi lo mandino a casa mi va bene, ma che al suo posto arrivi uno come lui, se non peggio, a fare le stesse cose per un'altra squadra, significa che siamo da capo. Infatti sia Rossi che Borrelli (in entrambi credo nelle loro ottime intenzioni) non dicono niente da 2 giorni altrimenti riempirebbero di insulti chi ha scritto la sentenza di appello...
 
   
mara2003
mara2003 il 27/07/06 alle 22:34 via WEB
ma quando si parla di correttezza e di giustizia, non sarebbe opportuno uscire dall'anonimato e fare affermazioni con il proprio nome/nick? scusa boy se mi sono intromessa...notte
 
     
Boycott
Boycott il 27/07/06 alle 22:36 via WEB
Il mio nome è presente nel mio sito. Cmq: Roberto Comparini
 
     
mara2003
mara2003 il 29/07/06 alle 01:46 via WEB
roberto, spero sia stato chiaro che quando parlavo di uscire dall0anonimatonn mi riferivo a te bensì a chi lascia commenti con linguaggio pococonsono aduna discussione pubblica...e per quanto riguarda la reggina io poenso che negli ultimi giorni abbaiamo scientemente fstto un polverone con il caso reggina proprio per distogliere la nostra attenzione da altri fatti più importanti, d'altra parte sono abituati a metterci le fette di prosciuttosugliochhi e stolti noi che nn ce ne accorgiamo, ti ricordo il caso priebke per coprire la riforma delle pensioni e stavolta forse dal calcio all'inudulto, chissà, tuttopuò essere con i nostri giocolieri...una buona serata e scusa se ti ho datol'impressione di rivolgermi a te...
 
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Anonimo il 28/07/06 alle 21:55 via WEB
LA CUPOLA.....l'abbiamo vista, formata da milan ed inter....CHE VERGOGNA....e gli interisti con lo scudetto della correttezza....probabilmente gli orologi agli arbitri sono buone azioni...che schifo....
 
 
stajner
stajner il 29/07/06 alle 16:16 via WEB
infatti, specialmente la Roma, ke col caso passaporti si ciulò lo scudetto dato ke segnò nakata contro la juve ke non doveva giocare.se 6 l'anonimo anke di qlke altro commento precedente hai tutta la mia stima.
 
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Data di creazione: 14/11/2005
 

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