Spazio mentale

post numero cinquantatre' - sono vedova del mio senno


ci sono dei giorni in cui odio i miei giorni le mie settimane i miei mesi e i miei anni ci sono dei giorni in cui respirare costa un diario di perche' di quelli adolescenziali tutti evidenziati gonfi colorati e rotti come i palloncini del luna park di quando ero piccolina e tu non c'eri mai quando ti chiamavo quando ti odiavo quando ti volevo quando ricacciavo giu' il fiele e la disperazione per fare spazio alla freddezza bree tu non sei mai stata sana di mente di te si dice che sei sensibile e allo stesso tempo fredda piu' del ghiaccio ma tanto se volessi scoprire il perche' farei andare al manicomio il mio analista che mi guarda con sospetto temendo la depravazione che sto per rivelargli ma in effetti ho fatto tardi raccolgo la borsa e le sigarette e scendo per la tromba delle scale aggrappandomi per non cadere dal letto di questo sogno un po' strambo dove tutti hanno un cappello uguale che non si intona con le mie calze rigate di blu' ad un tratto mi fermo e su una targhetta leggo un nome e un titolo forse questo professionista mi darebbe un consiglio di quelli che si pagherebbero a peso d'oro in certe situazioni ma non ho piu' l'orologio e ho sfasciato i due terzi dei miei tre telefoni e sono certa che sto tardando piu' del consentito stavolta non la passero' liscia mi tocchera' schiacciare il piede sull'acceleratore chiedendo con un fil di voce scansatevi che vado di fretta e intanto la canzone di sottofondo è sempre la stessa don't drink coffee I take tea my dear lo scioglilingua della mia condizione di insana di mente ben celata da un trucco sempre curato e i capelli lucidi lisci e sempre in ordine e oggi ho le mestruazioni e sono facilmente irascibileodio le scuse e le giustificazioni - preferisco un sano mi hai rotto i coglioni