Creato da io_brina il 23/04/2012

brina

*** Tutto nella notte tace, tranne il cuore. S.T. ***

 

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Post n°2550 pubblicato il 10 Dicembre 2025 da io_brina
 

 

 

 

 

 

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Abbi cura dell' incanto che sei
della gentilezza in cui credi.
Della tua dolcezza fuori controllo.
Della pace che coltivi in ogni abbraccio.
Mentre là fuori, è guerra.
Abbi cura di te.
Della tua inquietudine.
C'è chi la chiama ansia.
C'è chi lo chiama panico.
Sappi che non è un mostro
e che se è venuto a cercarti
è perché ti sei persa.
Perché hai smesso di ascoltarti.
Abbi cura di chi ti ha reso Poesia.
Di quel dolore che hai saputo affrontare.
Di tutte le volte
che hai fatto un passo indietro
e per gli altri,
hai chiesto scusa.
Di tutto ciò
che non ti fa assomigliare a niente.
Di tutto ciò
che ti fa sentire viva.
sbagliata, unica e diversa.
Abbine cura.
Oggi più che mai questo mondo
ha bisogno di meraviglie come te.

 


Andrew Faber

 


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Post n°2549 pubblicato il 17 Novembre 2025 da io_brina
 

 

 

 

 

 

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"Ti insegnano che la libertà
è quella di poter avere
tutto ciò che desideri,
di poter prenderti qualsiasi cosa
dagli scaffali della vita
senza guardare il prezzo
ti insegnano che la libertà
è legata al verbo permettere,
è poterti permettere la casa che vuoi
la macchina che vuoi
il paese
alcuni, ti diranno,
che perfino l’amore
ha un prezzo ben preciso
non ti dicono mai la verità,
che la libertà
è fare in modo che tutto quello che hai
non prenda mai decisioni
al tuo posto.


Gio Evan

 

 

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Post n°2548 pubblicato il 28 Ottobre 2025 da io_brina
 
Tag: dal web

 

 

 

 

 


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L’empatia è un linguaggio silenzioso,
ma chi sa ascoltarlo sente tutto.
Non ha bisogno di parole, ma di presenza.
Di occhi che notano, di mani che restano,
di respiri che si sincronizzano anche nel dolore.
Essere empatici non significa “capire” gli altri,
ma sentirli.
Lasciare che un frammento
di ciò che vivono entri dentro di noi,
anche se brucia, anche se pesa. 
Significa accogliere, senza giudicare,
e riconoscere che dietro ogni sorriso
potrebbe esserci una tempesta.
L’empatia è un atto di coraggio,
perché ci rende vulnerabili.
Ma è anche ciò che ci salva dall’indifferenza,
ciò che ci ricorda che non siamo soli
in questo caos di emozioni e silenzi.
A volte basta poco: uno sguardo che resta,
una parola detta piano,
un “ti capisco” sussurrato con sincerità.
E il mondo, per un attimo,
diventa un posto più umano. 



 Anonimo 



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Post n°2547 pubblicato il 19 Agosto 2025 da io_brina
 

 

 

 

 

 

 

 


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Cosa significa sentirsi visti?
È quando ti senti luce
anche se sei spettinato dentro. 
È trovare un cuore che non ti corregge,
ti celebra.
È quando qualcuno si accorge
del nodo che hai in gola
prima che diventi silenzio.
È quel momento minuscolo
in cui smetti di spiegarti.
È quando ti dicono “ci sono”
ma lo dicono con la presenza, non con la voce.
È quando il tuo caos
non fa scappare nessuno
È quando qualcuno si accorge
della tua stanchezza
senza che tu dica una parola
È essere presi sul serio
anche quando si ha la voce piccola.
È non dover alzare il volume
per esistere.
È un abbraccio che arriva
senza averlo chiesto
ma proprio quando serviva.
È quando ti chiamano per nome
come se fosse una poesia.
È che c’è chi resta
quando non sei brillante
né utile, né divertente.
È qualcuno che ascolta
come se le tue parole fossero sacre.
È trovare occhi che non hanno paura
della tua ombra.
È sentire
che non devi meritare il bene che ricevi.
È quando ti guardano
e vedono anche quello che non sai dire.
È non sentirsi mai di troppo
nemmeno nel proprio silenzio.
È quando non sei un ruolo
ma una storia.
È qualcuno che ti tiene il dolore
per un minuto mentre tu riposi.

 

Andrew Faber 



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Post n°2546 pubblicato il 19 Agosto 2025 da io_brina
 
Tag: ..

 

 

 

 

 

 


Grazie

 

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Post n°2545 pubblicato il 05 Giugno 2025 da io_brina
 
Tag: Dal_Web

 

 

 

 

 

 

 



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 Una rosa dal mare. 

Se ti chiedono qual è la cosa
Più importante della tua vita,
tu rispondi:
prima, dopo, sempre: L’amore.
Silvia una donna che vive il grande amore,
l’unico della sua vita,
per intensità purezza ed essenza.
Un Amore che le colmerà il cuore,
la bocca e il corpo nonostante tutto.
Una storia vera narrata
con maestria da Battaglia,
l’autore si impegna solo a trascrivere
le memorie di un amore reale
dall’esito struggente.
Battaglia riceve una lettera
dalla protagonista:
Sono una donna di quarantatreanni
e forse sono giunta alla sera della vita.
Ecco proprio in questi momenti ti domandi,
senza fare bilanci,
se i talenti che il Signore ti ha dato
li hai saputi far fruttare.
Se hai seminato grano o gramaglia
e in quale terreno.
Se quel grano lo hai saputo raccogliere
oppure è stato lasciato seccare al sole.
Mille sono gli interrogativi
ai quali non puoi dare una risposta…
di tutti questi anni ho poco da dire,
c’è solo una piccola,
grande storia d’amore
che le vorrei raccontare.
Breve ma intensa.
Bella e struggente…
Non voglio che questa storia si perda
nel nulla, o, peggio ancora,
nel silenzio dell’indifferenza…
…Ecco io glielo vuole regalare
questo mio pezzetto di esistenza.
Lo accetti come dono
e non me lo faccia perdere…
Silvia e Roberto colleghi di lavoro
si riconoscono lentamente:
”L’amore ce lo siamo creati
momenti dopo momento,
giorno dopo giorno,
senza che ce ne rendessimo conto…”
Titubanti e incerti
nell’accettare il sentimento
che cresceva in loro,
si incontravano qualche volta
all’angolo della strada
per percorrere insieme il tragitto
che li conduceva a casa.
Roberto un uomo sposato
e Silvia una donna separata
in perenne lotta
con le difficoltà adolescenziali
di un figlio che cresce
nel tumulto di una non famiglia,
ma il loro amore che si sviluppa
tra gli odori della natura
nei pochi attimi rubati
porta nei loro cuori un’armonia diversa,
un ritrovare la gioia nell’essenzialità
delle piccole cose.
Attimi vissuti in pieno
dove, nel tempo a loro concesso
il mondo era lasciato fuori,
affinché nulla potesse intaccare
tanta bellezza.
Quanti di noi riescono
ad amare con tale intensità?
Quanti riescono a donarsi
così completamente all’altra persona?
Purtroppo,
oggi sono certa, che pochi
forse nessuno riesce in questo.
Ma la vita non è sole rose,
ci son le spine
che ne denotano la bellezza
e l’amaro insieme.
Roberto si ammala,
Silvia vive la lunga agonia,
Roberto stanco e sfinito,
si lascia morire
come se non avesse più nulla
per cui sperare,
Silvia non smetterà mai di amarlo… “
Ci vediamo domani ? “.
“Si certo”.
Sapevamo
che non era vero.
Era la prima bugia che ci dicevamo
Struggente,
narrato con la maestria
che contraddistingue Battaglia,
che io definisco un poeta dell’anima.
La capacità
di fare interagire i protagonisti
con la natura,
con la bellezza e l’armonia
è un filo conduttore di tutti i suoi romanzi.
Questa “testimonianza”,
così voglio definirla perché
si tratta di una storia vera,
è la riprova che pochi sono gli eletti
a conoscere e far crescere
un sentimento tanto puro
quanto difficile quale l’amore,
qui non si parla di infatuazione
qui si parla di essenza e armonia
in cuori puri e purificati
dalle intemperie del vivere.
L’autore sceglie una linea diversa
dal solito narrare,
c’è un connubio perfetto
tra prosa e poesia,
facendo aderire poesie di autori
quali Gibran, County Cullen,
Tagore e poesie tratte dai quaderni
di Silvia a Roberto,
che la stessa protagonista
ha portato a Battaglia
il giorno che si sono incontrati,
in un antico caffè tutto in legno
vicino alle Versiliana,
dove attraverso le ampie vetrate
si vedeva la spiaggia,
e poi, il mare.
Narrazione essenziale,
senza fronzoli alcuni,
un ritmo che parte lentamente
fino a raggiungere picchi incredibilmente alti
ed emozionanti.
La capacità incredibile di Battaglia
nel riuscire a far vibrare
ogni piccola corda emozionale
è quello che lo contraddistingue
e in “Una rosa dal mare”
si raggiunge l’apice.
E’ una testimonianza
che ci fa capire
che cos’è il vero amore
e soprattutto ci induce a riflettere
sulla nostra capacità di amare.



Dal_Web



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Post n°2544 pubblicato il 13 Aprile 2025 da io_brina
 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°2543 pubblicato il 24 Febbraio 2025 da io_brina
 
Tag: dal web

 

 

 

 



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La riservatezza
rende una persona unica
non serve fare troppo rumore
per attirare l'attenzione
per far vedere che esistiamo.
Forse dovremmo imparare
a trasmettere qualcosa di più,
sensazioni, emozioni,
pur rimanendo in silenzio.
Senza volerci sempre mettere in evidenza.
Solo così
sapremo distinguerci dalla massa.



dal web




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Post n°2542 pubblicato il 24 Febbraio 2025 da io_brina
 
Tag: ..

 

 

 

 

 

 

 

Grazie

 

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Post n°2541 pubblicato il 06 Febbraio 2025 da io_brina
 

 

 

 

 

 



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La cosa più intima
che si può fare è di concedere
alle persone che amiamo di più
di vedere il nostro lato peggiore,
i nostri fallimenti e le debolezze
che ci costituiscono.
Perché la vera intimità
è quando nulla è perfetto.


Amy Harmon



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AREA PERSONALE

 

 

 

 


Sono una ladra,
rubo emozioni.
Silenziosamente osservo
e studio il viso, le mani,
i gesti, le parole,
le sfumature anche più lievi
di chi mi sta di fronte.
E catalogo:
insofferenza,
dolore, apatia, sorpresa,
indignazione,
amore felicità, dolcezza.
Si.
Sono una ladra e rubo
non per soldi,
ma colleziono attimi
ed emozioni.

dal web

 

 

 

 

 

 


 

*BRINA*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

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