Romanze da salotto

Diavolo d'un Basso


Ieri sera, Lunedì, sono stato all'Auditorium Orpheus qui a Torino. Il titolo era curioso ed invitante “I diavoli nell'opera lirica” con il basso Gabriele Bolletta accompagnato al pianoforte dal M° Michela Varda.Il programma ha affrontato cinque opere di autori diversi quali Gounod, Boito, Verdi, Mayerbeer ed Offenbach nelle rispettive opere Faust, Mefistofele Macbecth, Robert le diable, Les contes d'Hoffman.Il giovane basso, che ho ascoltato e conosciuto nel repertorio comico più volte, ora in questa nuova veste non mi è sembrato il ragazzo e simpatico amico, ma un vero uomo capace delle sue doti espressive ed anche in questa nuova veste, padrone della scena. Ha saputo affrontare le romanze con una buona impostazione sicura ed il colore della sua voce, anche se non eccessivamente profonda, ha perfezionato il rendimento impressionante dell'ascolto. Ha presentato i diversi personaggi con giuste interpretazioni coprendo giustamente gli acuti e facendo ascoltare una voce “rotonda” anche se giovane, solamente in pochissime note acute é parso aprire un po' il suono. Come già detto di persona all'interessato, lascerei ancora lievitare la romanza “Ecco il mondo” dal Mefistofele di Boito che a mio avviso non pare ancora in pieno adatta alle sue potenzialità, la eseguirei più in là con padronanza di altra maturità. Michela Varda é un'ottima pianista ed anche Lei giovine. Oltre ad accompagnare le romanze ha introdotto le diverse opere suonando minuziosamente i preludi.E' stato interessante l'accostamento delle diverse interpretazioni del Faust musicate prima da Gounod ed in seguito da Boito, due interpretazioni ben distinte, ed é stato fatto opportunamente notare dove Boito ha voluto riprendere ed elaborare due temi musicali scritti da Gounod.La serata musicale però si é svolta in un modo particolare, ovvero é stata accompagnata da proiezioni cinematografiche (mute) con film delle opere relative o con altri filmati inerenti agli scrittori dai quali sono stati tratti i libretti delle opere presentate. A questo coinvolgente progetto hanno partecipato Stefania Casarin per la parte tecnica ed il giornalista Walter Baldasso quale conduttore e commentatore. Il dott. Baldasso ha saputo introdurre ogni brano con aneddoti interessanti e descrivendo i rispettivi libretti operistici in modo divertente quasi plateale (le orecchie del dott. Giorgio Gualerzi, avrebbero sorriso) però necessario e giustificato, in quanto il pubblico non sempre é dotto in materia. Quel modo divertente é stato essenziale per affrontare giustamente il tema della serata.Si é chiesto il bis per l'aria “Studia il passo... Come dal ciel precipita” dal Macbeth di Giuseppe Verdi, in quanto, il giovane basso, ha saputo presentarla più che bene - nonostante fosse un po' al di fuori al contesto della serata musicale.A mio modesto giudizio é stato un piacevole programma che giustamente ,così ben assemblato nell'insieme, é degno di essere presentato in teatri di maggior rilievo.