l'opera rappresenta il seppellimento di Santa Lucia dopo il martirio, l'ampio spazio, la luce e la posisizone delle figure danno vita ad una azione mistica, ad un raccoglimento comunitario. In primo piano ci sono i due seppellitori posti davanti e più grandi delle altre figure, il naturalismo di muscoli e nervi che si tendono da un tono tragico al primo piano che fa da contrappasso al raccoglimento religioso che domina il fondo. Le gambe protese dei due seppellitori, che spingono con forza chiudono idealmente la scena frontalmente.
Procedendo verso il fondo troviamo il corpo della santa, disteso con la testa abbandonata all'indietro, forse per il collo reciso. E' illuminata da una luce divina, divina sia perchè proviene dall'alto, sia perchè "gira" assecondando il moto di rotazione del vescovo benedicente. Dietro di loro la massa di credenti addolorati e commossi, la commozione è espressa dalle forme, snelle e aromoniche rispetto a quelle dei seppellitori, e dai colori, mezze tinte. Unica nota di colore è il manto rosso di un giovane in prima fila che con le mani giunte esprime tutta la sua sofferenza, una sofferenza però pacata, meditativa, "mistica".
Ancora una volta Caravaggio mostra di potere raccontare con la sua pittura l'estrema gamma dei sentimenti umani, dalla forza alla disperazione, alla meditazione ,alla sofferenza, alla curiosità, rappresentata dall'uomo barbuto che fa capolino tra la folla per vedere il corpo della santa |