E' un Bridimondo

Traduzioni


Annuska, diverso tempo fa, aveva pubblicato un suo dizionario del veneto, e mi aveva invitata a fare altrettanto, se possibile. Oggi, sotto l'acqua, mi è venuta voglia di condividere alcune espressioni gergali che fanno parte del mio lessico familiare o del lessico comune tra amici/conoscenti. Comincio con due modi di dire di mia madre: l'amor no xe' polenta e gnanca brodo de fasoi. (L'amore non è polenta e neanche brodo di fagioli, per intendere che è una cosa seria e complicata, che non si ingoia solo per forza di volontà) insulso come ciuciare una mussa pa i feri. ( insulso come succhiare i ferri di una mula, ossia qualcosa/qualcuno che non sa proprio di niente)Mia zia, ormai morta da tempo, giovane, purtroppo, aveva una profonda passione per il dialetto, tanto da scrivere anche poesie vernacolari, non particolarmente belle, ma almeno sentite. Proprio poco fa a mio padre e' venuta in mente una parola che lei utilizzava.Mutrion, ossia muso.Mio padre, da bimbo, faceva la guardia alle sue zie quando i loro fidanzati andavano a trovarle, ricevendo caramelle dalla nonna per guardarle e dai giovanotti per girarsi dall'altra parte. Lui prendeva le caramelle ed eseguiva il compito assegnatogli, ricevendo k'ambito soprannome di sgresenda. Le sgresende sono le schegge di legno che si infilano sotto pelle.Toni, el tempo tambura, para rento le vache ( Antonio, ci sono i tuoni ritira le mucche dal pascolo)e' diventato un esempio del dialetto dei nostri contadini passati, come certi altri termini più specialistici: versuro ossia aratrobigolo, con l'accento sulla prima o, sarebbe quell'attrezzo con cui si portano i secchi d'acqua, mentre con l'accento sulla i, bigoli col torcio sono gli spaghetti all'uovo, fatti, appuntocon un torcho apposito, perfetti con l'arna, l'anatra, il cui ragù in veneto e' oggetto di culto. L'orbo da monte sarebbe il cieco che chiede l'elemosina fuori dalla basilica di Monte berico, se te te insusti ti arrabbi, metti il muso, se te ghe spissa hai prurito, e ti gratti, ma se ti chiedono ghetto spissa? Vogliono sapere se hai fretta, che si dice anche pressa. Se sei un Pisa in pressa sei sempre di corsa (letteralmente sarebbe piscia in fretta). Il barbastreio o barbastrio e' il pipistrello, e non ti si attacca ai capelli, anche se da bambine correvano per la strada urlando quando ne venivano avvistati. El masc-eto risso (ossia il porcellino riccio) e' il riccio, il topo ha diversi nomi: sorze, sorde, pantegan, moreja, se i primi due vogliono dire sorcio e sono generici, gli altri due indicano il topone di fogna, grosso e brutto, e il topolino di campagna, minuscolo e grazioso, anche se poco indicato come bestiole da compagnia. Ecco allora che, in caso vengano avvistati, ci vuole un animale sgnaolante, ossia miagolante, che faccia buona guardia. Invece, se in casa c'è qualcuno che va gato gnao, vuol dire che c'è un bimbo che gattona. Se brosema (--accento sulla o) allora brina, se ha fato on scravasso ha piovuto con grande violenza.mi è venuto di getto e spero che vi possa divertire, a presto!