E' un Bridimondo

#non ditelo ai grandi


Come bibliotecaria, per quanto volontaria, non potevo esimermi da questa iniziativa che ho visto qui e la nei blog che spulcio, e non so più da dove venga. Considerando che non mi collego ai social network ne mancherà una parte, ma va bene così, mi piace l'idea di raccontare le mie letture da bambina. Ho imparato a leggere a tre anni e mezzo, complice la curiosità ed una lavagna magnetica che mia madre mi aveva regalato. Non ero obbligata, i miei non volevano il genio, ma io rompevo sempre per farmi dire con che lettere si scrivono le varie parole, e alla fine ho imparato ben prima di andare a scuola. Ricordo che mi lasciavano girare le classi della scuola materna, perché non disturbavo, andavo allo scaffale dei libretti, leggevo le storie in silenzio e me ne andavo. La' ho letto Barbablù, q che mi fece un sacco di impressione. La mia mamma decise poi che anche se non facevo tutto tutto il libro delle vacanze tra prima e seconda elementare non sarebbe importato a nessuno, se in cambio avessi letto un libro intero, e mi mise in mano la sua copia quasi sfasciata di Cuore, che avrà mille difetti, ma per un bambino e' profondamente formativo, non ultimo per quell'amor di patria che oggi non va più di moda, e sarebbe indispensabile, visto che siamo sull'orlo di un precipizio. E poi... senza famiglia, Il mio piccolo Trott (se avete bambini, cercatelo, e' meraviglioso, lo ho amato alla follia), otto giorni in una soffitta (molte mie letture dell'infanzia le elenca Umberto Eco nella Misteriosa fiamma della regina Loana), e poi i classici, da Dickens a il principe e il povero, Piccole donne, i tre moschettieri e vent'anni dopo, e poi l'immenso Michael Ende con Momo e La storia infinita, qualcosa di Verne e il mio più grande rimpianto, il Corsaro Nero. si, perché dovete sapere che una settimana prima della fine della scuola elementare presi in prestito dalla bibliotechina di classe proprio il Corsaro, e dovetti riconsegnarlo senza poterlo finire, visto che poi avevo gli esami di quinta e li non sarei più ritornata, sigh. in effetti ora in biblioteca lo ho preso in mano già due volte, e quando avrò riconsegnato tutti i volumi sulla storia delle geishe, che ho preso per la serata del libro, sicuramente colmerò questa tragica lacuna. Ho cominciato, per inciso, a sfogliare anche Geronimo Stilton, per dovere di cronaca, si dice, ma aggiungerei perche' mi piace talmente tanto leggere che al pensiero di riuscire a trasmettere tanto amore ai miei nipoti... Rabbrividisco di gioia. Magari ci riuscissi....