E' un Bridimondo

Volare, oh oh...


Ok, non è un titolo particolarmente ispirato, ma che ci devo fare? Sono parecchio presa dalle 1001 cose che ho da fare. E se sarebbe bello parlarvi di città lontana dove sono stata ieri per andare a visitare la cugina di mia madre nella casa di riposo dove vive... Invece per oggi mi sono prefissa già ben due missioni. La prima prevede un atto quasi dovuto.gli AUGURI per una Pasqua felice. Spero che tutto, tempo atmosferico compreso, vi permetta di fare ciò che desiderate.e poi c'è la seconda missione, che per me ha un sapore speciale. Vi ho già parlato della mia migliore amica, quella grazie. Alla quale ho trovato quel lavoretto estivo. Bene.È sposata da quasi vent'anni, negli ultimi cinque o sei cercava un figlio. Poi ha deciso di non sentirsi portata per gli stress dovuti alla fecondazione assistita, ha capito che quella non era la sua strada, ed è stata fortunata perché hanno dichiarato lei e il suo splendido marito (splendido perché è una persona davvero stimabile, e meno male) abili ad adottare. A quest'ora sperava di avere già la sua bimba con loro, la burocrazia ha come sempre allungato i tempi. Ed il mese prossimo, dalla Russia con amore, arriverà V, che il nido ormai è pronto, ora sono alla caccia dei vestitini e di tutto il necessario per iniziare la loro meravigliosa avventura. Non è la mia, avventura, ma non c'è invidia da parte mia perché mi rendo conto che senza un compagno il progetto, almeno per me, sarebbe sbagliato. Sono progetti che prevedono una famiglia, ed una madre che oltre al cuore possa metterci anche l'energia. So quanta fatica ci vuole a crescere un figlio, lo vedo tutti i giorni, i miei nipoti abitano al piano di sotto, e sento le sfuriate di mia cognata, quindi so che vuol dire. E ho accettato che non tocchi a me, con dolore, forse, ma con la consapevolezza che un ruolo da fiancheggiatrice, che sia per i miei nipoti, che sia per questa nipotina che pensa in cirillico, poco importa. Intanto sono qui, tutta incroci, con la mia amica che mi dice che ha già il biglietto aereo con il nome di SUA FIGLIA, e non le pare vero, e l'emozione della sua voce al telefono ti riempie il cuore, perché sai che cosa le è costato, in termini di crescita (anche se è tua coetanea) accettare di non essere più l'unica coccolata da suo marito. Questa è cattivella, ma le voglio Un gran bene, e le auguro di essere davvero felice, e di riuscire a superare tutte le difficoltà di portare in un paese sconosciuto e con una lingua che non conosce una bimba di quattro anni. Se ne avrà bisogno  io sarò con lei.