E' un Bridimondo

Caramelle, non ne voglio più, le rose e i violini...


Mi metterebbero in imbarazzo, ma non farebbero schifo. In ogni caso, dal punto di vista sentimentale in questo periodo c'è il deserto di Atacama, ma non sento la mancanza del thrill legato alle questioni di cuore, sono troppo presa dai miei due lavori, dal fare uno e dal pianificare l'altro (quello per cui mi pagano, per capirsi), e sinceramente sono felice che questa settimana sia quasi finita, visto che è stata doppiamente densa:  lunedì mi hanno chiesto se martedì mattina ero libera per la scuola materna, e ovviamente ho detto subito Si, visto che a questo modo avrei chiuso la pratica asilo in un batter d'occhio, poi ieri mi sono trovata anche il laboratorio di lettura con i bambini di prima elementare, e se al primo incontro avevo la bellezza di due aiutanti, al secondo mi sono trovata sola con dieci bimbi, di cui almeno sei piuttosto vivaci... Anche se devo dire che uno di loro si impegna ad aiutarmi a tenere la disciplina (e' il fratello maggiore di uno dei miei assistiti), ma a volte travalica i suoi compiti e finisce per fare più casino di chi vuole controllare. Sto facendo partire una nuova serata del libro, mi hanno chiesto un argomento leggero leggero, e così mi sono buttata su Andrea Vitali, ed ho scelto un libro sottile, Zia Antonia sapeva di menta, stavolta organizzo una sorta di sliding doors (se avete presente il film sapete cosa intendo), per cui cerchiamo di aprire le porte ad ogni possibile alternativa allo svolgimento della simpatica vicenda, che prende le mosse da un fatto strano avvenuto nella casa di riposo di Bellano: perché la stanza della signora Antonia Cervicati puzza fortemente di aglio?  Le suore giurano di non usarne nei pasti dei vecchietti, quindi... Chi è stato a trovare zia Antonia e perché?a presto ragazzi!