E' un Bridimondo

Appena prima di dormire, mi sembra di sentire


Il tuo ricordo che mi bussa ma io non aprirò.proseguo con la disamina delle figure maschili che mi hanno accompagnata, come amici, per qualche tratto, più o meno lungo. Non sono una vecchia zitella, ho stabilito con una certa forza di non vivere nel passato ma di affrontare semplicemente il futuro, se avrò occasione di incontrare ancora qualcuno di interessante bene, altrimenti c'è la facciamo andar bene lo stesso, ho una situazione particolare, per cui alla fine non ha molto senso trovare l'uomo ad ogni costo, anzi. Eppure, ogni tanto, riprendere in mano le vicende della mia vit, spero mi serva per non ripetere gli errori,tattici e di valutazione, che mi hanno portato alla mia dorata solitudine. Dorata, perché riconosco che mantenere un rapporti comporta delle difficoltà non piccole, una costanza nella manutenzione, la possibilità di fare progetti comuni a lungo termine. Il mio lungo termine è rotto, non me ne fido nella maniera più assoluta, già progettare da aprile ad agosto non mi lascia tranquilla perché so per esperienza che nel frattempo possono succedere una quantità enorme e sbagliata di cose, la mia salute fa quel che vuole, devo solo pregare che funzioni, altrimenti peggio per me.Oggi tocca alla mia ultima delusione, che ho metabolizzato molto meglio di quella lasciatami in eredità dall'uomo della mia vita. Si tratta, e voi lo avete conosciuto da queste pagine, di Q., che mi ha dato una botta di vita, mi ha fatta sentire bella, importante, interessante. Per me arrivava con la sua macchina, mi suonava il campanello, mi apriva la portiera dell'auto, e...chiacchiere a profusione fino alla metà che aveva scelto per noi. Gelato o bibita, a seconda della stagione, e si parlava un sacco. Cinema, teatro, pizza, uscite con gli amici. Che oggi sono più miei che suoi.Non è che gli andassero stretti, è che alla fine lui trovava sempre qualche "cretina" (terminologia degli amici, in questo caso riporto solamente) che lo allontanava da loro per rinchiuderlo in una bolla tutta loro in cui lui comunque non era mai a suo agio. Mi fa strano rendermi conto quanto bruci ancora la ferita risalente a quindici anni fa, quanto sia invece fredda e distante la ferita più recente. Probabilmente il fatto di pesare il valore umano del povero Q. E rendermi conto che si tratta di un valore davvero piccolo mi ha reso insensibile a quella vicenda. L'anno scorso e' diventato papà, con l'ultima morosa, sorella del marito di una sua cugina, approvata da sua madre quindi perfetta. Stava già con lei quando l'ho incontrato, non l'ho trovato particolarmente entusiasta. Quello che mi ha schifata e' il fatto che a me non ha mai (e sottolineo mai) detto di essere impegnato. Io è lui non siamo mai (e sottolineo mai) stati assieme, neanche mai baciati, se è per quello, certo,m se ci avesse provato non gli avrei detto di no, quindi scelta sua. Ha deciso che io no (e una schiera di altre dopo invece si, quindi me ne sono fatta una ragione). Quindi, se siamo solo amici, perché non dirmi delle varie lei che mi hanno seguita? Quando ho saputo del bambino inizialmente mi sono sentita come se avessi preso una pizza in faccia, ma appena arrivata a casa gli ho mandato le congratulazioni, siamo solo amici, no? Bene, non ho mai ricevuto risposta. Come se ignorandomi io pensassi che la notizia ricevuta era sbagliata. Come se ignorandomi lui potesse continuare a tenere aperta la mia porta, che ho sbattuto con una certa energia  da alcuni anni. Qui si va oltre una personale delusione, nel senso che se nel momento in cui ho saputo del bimbo ho pensato " non tornerà mai a dirmi che ha sbagliato tutto", ero comunque già decisa a dirgli di andare a sbagliare da un'altra parte, se fosse successo, perché una persona meno affidabile di lui non l'ho mai incontrata. Quindi in realtà l'unico sentimento che ho davvero provato e' la rabbia. Un figlio d'una cosa talmente enorme che spiana la qualunque, io non faccio la scema con i ragazzi occupati, meno ancora con i papà, visto che hanno delle responsabilità verso i figli, che non hanno scelto di essere messi al mondo e quindi vanno tutelati sempre e comunque. Mi è salita una tale rabbia che da un giorno all'altro lo ho cancellato dal piccolo spazio che ancora gli avevo lasciato nel mio cuore. Sono sempre stata una sentimentale (da diabete, per capirsi) e per lui provo solo indifferenza, mista ad un vago fastidio per la sua incapacità di dare valore alle cose importanti. A quanto pare il caso e gli ometti mi hanno salvata ancora una volta da me stessa!