E' un Bridimondo

Cene tempestose


Si, finalmente mi è arrivato il libro di Sandra Fae' con l'omonimo titolo, e ne sono, molto felice. Spero di poterlo spedire alla catalogazione domani, ovvio, vediamo se ci riesco.ma il titolo del post deriva dal fatto che venerdì sera avrei avuto una cena. Dal tempo del verbo si evince che alla cena non sono andata. Perché quando sono partita il tempo minacciava pioggia, tuonava addirittura, ma speravo di arrivare almeno a tre quarti della strada, poi sto in macchina finché non cala pioggia... Invece no. Dopo cinque minuti dalla mia partenza,è iniziato un temporale sotto cui si sarebbe rimandato anche un sabba di streghe. Con i tergicristalli alla massima potenza non sapevo dove stavo andando. Se nel fosso, nell'altra corsia o contro un muro. Tre possibilità praticabilissime. Così ho provato a fermarmi in un parcheggio (non so come ho imbroccato il viale d'ingresso, ma tant'è), e visto che continuava a grandinare ed io ero allo scoperto ho girato il bolide, e pia in pianino raccomandandomi a tutti i santi del calendario più qualcuno di fantasia, che più sono meglio e', pian piano e pure con le quattro frecce inserite, sono tornata in paese, e li all'acqua da sopra si è aggiunta quella che proveniva dai tombini, per mia grande gioia, guadare un fiume con la macchina non è mai stata una delle mie priorità, ma se tocca... Infine sono riuscita ad arrivare a casa. E, ovviamente, ha smesso di piovere. E a me era passata la voglia di andare fuori, mentre i colleghi con cui dovevo trovarmi mi facevano notare che ora era praticabile. Solo che io avevo anche un altro impegno, oltre alla cena, e spostando tutto in avanti finivo per perderlo, così ho declinato. Anche perché voglia di guidare proprio non ne avevo più, chissà perché!Ieri siamo stati a città lontana, a trovare zia L., che Mr. Parkinson si sta portando sempre più lontano da noi. Oltre ai discorsi molto confusi, che partono da assurti onirici, la zia è dotata di un fil di voce, e pretende che le rispondiamo a tono. Ovviamente non è sempre possibile, e ieri è toccato a me improvvisare una risposta dai brandelli di frase assai sconnessi che avevo captato, e naturalmente ho ciccato clamorosamente l'interpretazione, guadagnandomi un'occhiataccia degna di Charles Manson e per fortuna i miei hanno buttato in ridere tutto, ironizzando sulla mia incapacità di seguire un filo logico. Fantastico.a presto