E' un Bridimondo

28/31


Che vi devo dire? Giornata tranquillissima, fuori c'è la neve, un meraviglioso paesaggio bianco. Peccato per mio padre influenzato, e per il mio raffreddore, ma niente di che. Spero di riuscire a studiare un po', ovvio, e per il resto, tra i pensieri belli, i quarant'anni di un mio compagno di liceo, la nostra colonna, quasi due metri di "partigiano" (Oddio, essendo nero come la pece lui soffrirebbe davanti a questa definizione, ma caro, ora mi spiego). Era lui che aveva il fegato di offrirsi volontario senza aver studiato per coprire tutta la classe che non aveva aperto il libro, lui che sembrava avere una riserva infinita di monetine per la macchinetta, che distribuiva emenems come se piovesse, che provvedeva a tenerci uniti. In questo senso io e lui siamo sempre stati in sintonia totale, lui organizzava il picnic di Pasquetta? Io facevo la spesa, lui mi veniva a prendere a casa e insieme preparavamo chili di insalata di riso, che ce ne fosse per tutti. L'anno scorso ha pensato ad una rimpatriata, e quindi tutti a casa sua, di nuovo la sottoscritta con il coltello in mano ad affettar verdura per la grigliata. Da una decina di anni ormai ha una compagna, una carissima ragazza, la mamma dei suoi tre bambini, e l'anno scorso abbiamo scoperto che il maschietto, un bel bambino, ha un disturbo dello spettro autistico. Mentre raccontavano con semplicità la brutalità con cui era stata fatta la diagnosi, erano altresì orgogliosissimi dei progressi che questo giovanotto sta facendo, lei non lavora per seguirlo (se lavorassi sarebbe per pagare una insegnante per lui, ma chi lo conosce meglio di me?). Sono stata felicissima della loro felicità, seppur davanti a problemi che ti fanno tremar le vene ai polsi. Non darsi mai per vinti, questa e' una lezione essenziale da imparare, e da tenere bene a mente, perché anche nei libri i colpi di scena possono arrivare anche all'ultima pagina! Buona giornata