E' un Bridimondo

Don't Cry for me Argentina


E così la serata che mi preoccupava è passata. Mi preoccupava solo perché trovavo quanto meno azzardato lasciare in mano ad una signora anziana e logorroica un lungo monologo davanti al pubblico. Così, come (comunque) faccio sempre, ho cercato libri da consigliare, e con quella scusa mi sono documentata sulla storia dell'Argentina, mettendomi in pari con le vicende. La cosa che mi ha colpito di più è che con un paio di eccezioni il potere è sempre stato in mano ai militari,  e l'unico ad aver cercato di contrastare questo strapotere è stato Raul Alfonsin, che era un radicale, e che riuscì ad imprigionare i fautori delle stragi avvenute tra il 1976 e il 1983. L'importanza della Chiesa, il ruolo che ha esercitato, resta un non detto che pesa un poco, chiunque avesse ruoli choc portavano una qualche forma di potere si sarà pur accorto che, ad esempio, le aule universitarie o le classi di scuola superiore si svuotavano. O che la gente viveva sotto una cappa di paura. Ovviamente non appena Alfonsin venne destituito il suo successore, in nome della pacificazione nazionale proclamo' un'amnistia, e i colpevoli delle stragi vennero liberati.dopo questo riassunto estramamente stringato direi che posso passare ad un brevissimo resoconto del l'avvenimento, per cui dopo una brevissima introduzione e la lettura di un passo che raccontava la fondazione di Buenos Aires, ho lasciato la parola a nonna E., che con un'abilità anche superiore a quello che mi aspettavo ci ha traghettati attraverso le vicende dolorose del suo paese. Vicende che in realtà ha scoperto nella loro interezza solamente dopo essere approdata in Italia. La sala era piena, evidentemente la nonnina ha fatto battage pubblicitario. Insomma una bella serata ben riuscita.A presto!