E' un Bridimondo

A grande richiesta


...di nessuno, però un post da parte di un altro blogger ha aperto la stura ai miei ricordi, e quindi buttiamoci sull'argomento "insegnanti". Comincerei dalla mia brava prof di italiano, storia e geografia delle medie, "nonna Lucia", con la chioma candida, stanca, forse, ma indefessa sostenitrice della grammatica italiana, ne abbiamo fatta tanta, tanti temi, tanta antologia... Ricordo che in italiano si lavorava, e bene. Così come in matematica, ovviamente, la prof di matematica era indubbiamente un drago, ma se so la matematica di base lo devo a lei, al suo quaderno delle regole.la prof di francese, invece, beh, a ricordarla mi da i brividi. A parte che appartengo a quella generazione per cui l'inglese sarebbe stato già d'obbligo ma ancora ti costringevano al francese. Se ho definito "drago" la prof di matematica, per il piglio con cui teneva la classe, quella di francese, vecchia, brutta, zitella, e cattiva come la fame, beh... Quella seminava il terrore, e l'ingiustizia sociale. I figli di venivano rimbrottati, ma graziati sempre, e per quel che riguarda l'aspetto disciplinare ignorati anche quando combinavano guai seri. Ricorderò sempre uno dei miei compagni dare del figlio di a un altro ragazzino, figlio di madre nubile, che ha ovviamente risposto a pugni. L'unico ad essere sospeso e' stato chi ha reagito, facendone un caso grave. Era il cambio dell'ora, noi non siamo stati ascoltati sulla dinamica. Era lei a tenere ben separato da noi un ragazzo che non aveva altra colpa se non quella di essere stato allontanato dalla famiglia.la professoressa di musica era un essere inutile, a parte aver diffuso la notizia che in sede d'esame uno dei miei compagni avesse identificato la pianta della lana (rabbrividiamo, ma era necessario raccontarlo a compagni e genitori riuniti alla pizza finale? La mamma del colpevole aveva gli occhi lucidi per l'umiliazione, la ricorderò sempre). Diverso il caso della professoressa di artistica, fumatrice incallita che ci lasciava masticare le gomme perché lo doveva fare lei per resistere, era brava, ma chi non aveva doti rimaneva inesorabilmente escluso dal suo occhio. Del mitico professore di tecnica, di origini tedesche, ex giocatore d'azzardo, originale da sfiorare la follia, ho già parlato, ma era il mio mito. Burbero, apparentemente severissimo, era in realtà un pezzo di pane, ed io ero una bambina abbastanza strana da piacergli molto, anche se non sapevo fare il disegno tecnico, da mancina mi "tiravo dietro" col mignolo tutto lo sporco della matita. Com lui ricordo una mezza litigata nell'atrio della scuola media perché non mi voleva lasciar portare come argomento il cemento precompresso, che per lui non era un argomento da femmine, e il presidente della commissione ha messo fuori la testa per sentire chi parlava a voce alta. Quando ho saputo che era morto sono stata male. A presto