E' un Bridimondo

E va bene così!


E ci pensa Vasco a fornirmi un titolo con cui proporre corsi e ricorsi di questi ultimi giorni.Pero' di cose ne ho combinate di sicuro. Due date della commedia, ad esempio. Quella di novembre, rifatta per raccogliere fondi per i ragazzi che vanno alla GMG. Domenica ci sarà l'ultima, per ora, per un progetto educativo in Colombia. Poi forse la rifaremo a giugno, in trasferta. Grandi risate, dietro le quinte, poca gente in platea, tanto poca che vedi più sedie che cristiani, ma alla fine ci si diverte lo stesso, basta non guardare giù. Ieri sera per non farmi mancare niente avevo la serata del libro. La discussione sul senso di Smilla per la neve. Ma perché lo hanno finito in tre su dieci ed è piaciuto a due (dei quali uno lo aveva apprezzato dal film)? Forse ho preso un libro troppo complicato. Poi, però, capita che per stimolare la discussione languente io legga un paio di passaggi, e mi dicano: "ma perché quando legge la Chiara sembrano interessanti?" . Non so che dire. Certo che se presento un libro provo a dimostrare loro perché ritengo bello leggerlo. Ed in genere finiscono per apprezzare il mio punto di vista, per fortuna. Ma se pensate che ieri pomeriggio io sia riuscita a leggere i miei appunti e prepararmi, beh, vi sbagliate. Io, ieri pomeriggio, ho dovuto studiare grammatica, storia e geografia col Divin figliolo, il ragazzino che seguo nei compiti, e che pur avendo praticamente finito le assenze e' a casa per essersi procurato un'assurda distorsione alla colonna vertebrale, che se non curata provoca invalidità. Insomma, in relazione a lui non so se ridere o piangere. Non basta non aver voglia di fare niente, ci vuole anche che si infortuni seriamente. Prima gli era venuta l'influenza di quest'anno, a più riprese, ora questo... Per fortuna che non è mio figlio, va, che non saprei proprio come motivarlo. O meglio, lo saprei eccome. Qualsiasi regalo si rimanda fino al conseguimento della licenza media. Cellulare in primis, che per andare a scuola a cento metri da casa non serve. Per contattare gli amici basta suonare il campanello. Noi siamo cresciuti così, e avevamo una vita sociale, non abbiamo perso niente.