E' un Bridimondo

Così è la vita


Ok. Non ce lo aspettavamo così presto, ma doveva succedere. E' nella natura delle cose, che nella vita si nasce e si muore. E ottantanove anni sono un'età sufficiente per lasciare questo mondo, in fin dei conti da troppo tempo zia L. Era in una casa di riposo, da troppo tempo era prigioniera del suo corpo tenace ma fragile e della sua mente evanescente. Questa notte ci ha lasciati. Già ieri ci avevano avvisati che non stava bene, e ci siamo mobilitati per andare oggi a città lontana. Stanotte, però, il telefono ha suonato. E i miei sono partiti ugualmente perché ci sono tante cose da fare. Ma con un cuore diverso. E mi hanno lasciata a presidiare il forte e ad occuparmi di altre questioni differenti, del nipote che sarebbe restato a casa da solo tra la partenza di un genitore e il ritorno dell'altro dal lavoro (10 minuti). E io sono qui e penso, l'era di zia L., che ha attraversato tutto il secolo scorso, era ormai finita, in fondo la vecchietta brillante ed anticonformista con cui si parlava di tutto, che aveva sempre un punto di vista originale sulle cose non c'era più da un pezzo, sostituita da un fagottino di ossa adagiate su una sedia a rotelle, con quello sguardo sospettoso di certi malati, giusto la cioccolata resuscitava la nostra cara... E nominarle i miei nipotini, era riuscita a conoscere solo il grande, e aveva visto forse le due bimbe. (La prima di sicuro) arrivederci, L., un giorno ci incontreremo di nuovo. Un giorno potremo ricominciare le nostre chiacchiere e le nostre fughe di shopping. Ti voglio bene.