E' un Bridimondo

I miei 25 fatti libreschi


Mi sono imbattuta in questo titolo sul blog di Sandra (i libri di Sandra), ed ho pensato che non potevo ignorare una sfida del genere, quindi...Eccovi i miei venticinque fatti libreschi.1) non dormivo, da piccola, già denotando quanto rompiscatole sarei diventata. La mia mamma, per cercare di stendermi, mi mostrava e leggeva l'enciclopedia degli animali, che stavano raccogliendo in fascicoli in edicola (avevo un anno, un anno e mezzo). E'arrivata a leggermene 25 pagine, prima di riuscire a steccarmi.2) i libri di Richard Scarry, che ho adorato, e su cui penso di aver imparato a leggere, con l'aiuto della lavagna magnetica.3) la libreria in cui i miei genitori facevano tappa ogni volta che si andava in centro, non aveva certo best seller o libri recenti, sembrava che il proprietario girasse magazzini e acquistasse tutti i libri strani che gli capitavano. I miei ci lasciavano liberi di girare tra i tavoli a nostro piacimento, sfogliando (siamo sempre stati molto attenti e molto rispettosi, con i libri) e scegliendo. Così mi sono capitate vere chicche, il super manuale dei detective, due libri, uno sulla storia della magia, con una bellissima biografia di Houdini, uno sui trucchi di Silvan, un manuale di orienteering, uno sull'archeologia...insomma qualsiasi interesse avessi lo potevo pensare.4) il libro cuore, con cui ho cominciato la mia carriera di lettrice tra prima e seconda elementare5) la biblioteca di quartiere e quella di classe, che mi hanno offerto anche qualche classico in più rispetto a quelli che i miei mi fornivano6) il mio papà che per mettermi in punizione mi toglieva la lettura, ed era un enorme dramma 7) Zia L, che ogni Natale ci regalava libri stupendi8) l'altra zia L, anche lei cooptata nel regalarci libri. 9) Momo e La storia infinita, che ancora oggi suggerisco ai bambini in età scuola media10) Il nome della rosa. Favoloso, folgorante. Mi ha aperto gli occhi sul concetto di erudizione, il regalo successivo che ho ricevuto è stato il Pendolo di Foucault (parlo di prima o seconda superiore, che le vicende di Adso da Melk mi avevano stregata subito dopo l'esame di terza media)11) la delusione estrema di fronte all'isola del giorno prima, che non sono mai riuscita a leggere. Ahimè.12) lo studio della letteratura al liceo, che mi ha riempita di stupore e meraviglia.13) i tentativi, fruttuosi, di trovare dei libri che piacessero a mio fratello, più difficile di me, nei gusti. Nel caso specifico ddei suoi insegnanti, purtroppo ha avuto grande sfortuna, tra Narciso e Boccadoro e Va dove ti porta il cuore, le Colonel Chabert ed altre tristezze simili non c'era verso che gli suggerissero qualcosa che potesse catturarlo.14) l'estate della quarta superiore, estate di letture matte e disperatissime, con i libri ordinati dai professori di italiano, francese ed inglese. 15) la scoperta di Jane Austen e di Samuel Taylor Coleridge, di Henry Beyle e Zola, di Bassani, Pavese e Pratolini.16) Sherlock holmes, Poirot, Miss Marple, come fare senza? Fin da bambina sono stati degli ottimi amici, e negli anni dell'università i gialli classici a mille lire mi hanno fatto grande compagnia. Meravigliosi, altro che storie!17) inutile dire che a parte le poesie dell'adolescenza non ho più scritto nulla, finché non mi è venuto lo sghiribizzo di tentare con il giallo. Un racconto è ahimè andato perduto, l'altro è ancora nel cassetto. Non è abbastanza buono per uscirne davvero.18) non ho acquistato solo gialli, per i miei viaggi in treno, e quindi giù di brutto con tutti quei classici che avevo solo sentito nominare, o di cui avevo letto solo i brani delle antologie. 19) lo studio della letteratura romanza, e della filologia, romanza, non conoscevo Chretien de Troyes, ma caspita, che divertimento!20) nonostante il mio amore per i libri, ci è voluto uno stage in biblioteca con una collega eccezionale (w l'Ilaria!)per supporre che potesse essere la mia vita!21) il tentativo di fare il concorso per entrare in graduatoria, purtroppo non ha funzionato, e così all'epoca ho rinunciato alla biblioteca, e pensavo fosse per sempre22) Kathy Reichs, i gialli che parlano in termini di antropologia fisica, come fare senza? Un modo letterario di non perdere il mondo che ho dovuto lasciare per sopraggiunti limiti fisici. 23) l'ultimo aggancio (credevo) con il mondo letterario, Antonio Fogazzaro ed i suoi mondi, dimenticati dalla più parte degli addetti ai lavori, meraviglioso, invece,moderno molto più di quanto si immagini.24) biblioteca 2, la  vendetta. Ovvero: il giorno in cui ho accettato di fare la volontaria per tenere aperto, e mi soon trovata a gestire tutte le attività, ben oltre la mera sopravvivenza.25) gli acquisti. Una delle cose delicate e difficili. Che però mi danno tanta soddisfazione. Accorgermi che i libri acquistati dalla mia collega str... Non vengono richiesti né desiderati, che invece i miei acquisti girano la provincia perché sono i libri "giusti"... Non ha prezzo.ecco, non so se sono stata in tema, non so nemmeno se ho toccato tutti i punti, ma mi sono divertita!a presto