E' un Bridimondo

E va, il mio pensiero se ne va...


Seguendo un volo che già Sa in quale cuore andare. Ecco. Prima cena fatta e gustata (ottima cena di pesce...), nonostante il diluvio universale. Uno splendido mazzo di fiori ricevuto, e anche se viene da un giardino non è meno bello e professional (letto con la cadenza inimitabile di Balasso, anche io che sono veneta proprio non riesco a replicarla). Domani altra cena, casalinga e caciarona, con gli amici, quelli che non frequento da troppo tempo, ma ognuno ha la sua famiglia, e l'unica single per scelta (degli altri, ma è sempre una scelta) sono io. Il lavoro procede, la mamma del ragazzino che non si è lasciato seguire quest'anno mi da il tormento come se potessi infilare in quella testa ciò che non ha avuto voglia di fare in una anno con la sola imposizione delle mani, sto per mandarla a stendere, e finirà che lo faccio. Siamo arrivati al punto che il giovane ha come unico obbligo quello di frequentare la scuola. Se non vuole studiare nessuno gli dice nulla. Non aggiungo altro, ovviamente, sorrido pensando alla neo mamma che mi tempesta di richieste di libri di puericultura, come se sui libri potesse trovare risposte al fatto che ai bambini non allegano il libretto delle istruzioni, quando arrivano. Il papà della mia collega non c'è più, e' stato un fulmine a ciel sereno, ora forse ci sarà da combattere con il senso di colpa per non averlo portato a forza dal medico quando si lamentava di disturbi vari. Eppure credo che il nostro momento sia scritto, giusto o sbagliato che sia, per chi ci sta intorno, e visto che siamo qui solo per il tempo di batter le ciglia e guardarci intorno... Sta a noi far sì che ne sia valsa la pena!