E' un Bridimondo

E fu sera e fu mattina, terzo giorno


Il cambio del fuso orario ha fatto sì che la mia sveglia suonasse alle 5.30 ora italiana, per fare in tempo a vestirmi e fare colazione prima dell'appuntamento per la visita guidata di Corfu. Perché, in effetti, ho scelto di farmi portare a spasso del tutto. Sono sola, quindi per sicurezza mi sono pagata le escursioni della nave e buonanotte. Escursioni, tra l'altro, solo in inglese, non ce n'erano in italiano, ma non ho avuto problemi. Quindi, in teatro ad aspettare che chiamassero il mio gruppo. E ci si dimentica sempre che il teatro ha l'aria condizionata che parte dallo schienale dei sedili, ed è gelido, quindi si sta lì a batter brocca. Partenza in corriera, con una guida del posto che parla un inglese comprensibile, praticamente dalla nave. Corfu è una bella isola, abbastanza grande, molto verde, in molti posti si vede la mano veneziana, in altri la mano asburgica, e la nostra prima tappa e' stata di sicuro il palazzo di Sissi, l'Achilleion, il cui simbolo, per Sissi, era una statua che rappresenta l'eroe morente, mentre chi l'ha comprata subito dopo ha scelto di far costruire una statua gigantesca di Achille vincitore. Vista stupenda sul mare, buganvillee lussureggianti, aria di vacanza. Dopo una breve sosta ad un belvedere da cui fotografare come tanti giapponesi rimbecilliti lo stesso scorcio di monastero con isoletta sullo sfondo, siamo passati davanti alla residenza in cui è nato Filippo D'Inghilterra, e poi dritti al centro della capitale, a fare struscio sul liston, la strada principale (col nome ancora in veneziano...) e due passi nelle viuzze con tanto di botteghe. Per non perdere la corriera devo ammettere di essere rientrata abbastanza in fretta, subito dopo essermi bevuta un bel caffè ghiacciato nella tradizione greca. Ritorno sulla nave, fuga in cabina per mettersi comodi, e li ho scoperto una bella novità: la mia carta "di credito", ovvero la carta della mia cabina doveva essere immediatamente rimpinguata, risultava vuota. Impossibile, quindi corri a vedere che succede al guest service. In buona sostanza, mi era stata caricata una spesa che non avevo fatto, più di cento dollari di vino, quindi ho ovviamente protestato, ed il ragazzo (lo stesso che mi aveva accolto) del banco mi ha giurato che sarebbe andato a fondo della faccenda. A sera era risolta. Ho incrociato una signora genovese, con figlio a seguito, con cui alla fine sono andata a cena. Quindi quella sera ho finalmente cenato in compagnia. una capatina al teatro a vedere lo spettacolo di magia, e credo di non averlo visto tutto, ma me lo sono goduto. Bello saper che domani si potrà dormire perché prima delle 13 non si attracca! A presto