E' un Bridimondo

e il quarto giorno il mare si mosse


Ciao a tutti. Ebbene, vi avevo lasciati con la grande gioia di sapere che il mattino dopo avrei potuto dormire. Se a casa non mi alzerei mai, comunque in crociera mi sono sempre alzata con le galline. Fin dalla prima notte venivo svegliata da un fastidioso sbattere, e pensavo che fosse il letto dei vicini di cabina. niente di più sbagliato, proprio la coincidenza del mare molto mosso (forza sette) mi ha fatto rendere conto che in realtà erano gli appendini dentro l'armadio, a sbattere tra loro e far rumore. a parte una vaga sensazione di instabilità, e lo spettacolo delle onde che sbattendo tra loro alzavano nuvole di schiuma candida,  non ho sofferto per nulla, ho mangiato come al solito e vissuto tranquilla. La sera prima, passeggiando per la galleria d'arte, avevo deciso di provare a datare un incunabolo, così a prima botta, ma per sapere se ho vinto qualcheccosa (vedi Francesco Paolantoni e Qui, Quo Qua) dovevo presentarmi all'asta d'arte. Onde evitare che dopo il vino mi appioppassero anche un quadro (magari pure brutto, che non era tutto meraviglioso) me la sono battuta subito, così non saprò mai se ci avevo beccato. Dopo un pranzo veloce al self service, di corsa in teatro per farsi assegnare il gruppo, e poi giù, nei meandri della nave, fino all'uscita, per raggiungere le lance e farsi sbarcare a Santorini. Splendida isola vulcanica, roccia nera e case candide con le finiture blu, a Sanorini si coltivano pomodorini senza innaffiarli, e viti striscianti perchè il vento e la polvere le ammazzerebbero. Siamo stati a visitare il villaggio di Oia e la capitale, Thera, arroccata sopra lo scoglio che guarda sulla caldera in cui abbiamo attraccato. Meraviglioso, ma proprio bello bello!La cittadina ha l'unico vizio di essere tutta in salita, e a metà percorso circa si trova la discesa per la mulattiera, la strada attraverso cui gli asini portano su i turisti, che ha la bellezza di seicento gradini circa. Nei prossimi giorni scoprirò che le mie concittadine, insofferenti alla coda per la teleferica, hanno deciso di discendere a piedi di là, prova ne sia che quella dalla carnagione più chiara ne è uscita rossa come un gambero (la stradina è tutta in costiera al sole). Io, naturalmente, mi sono fiondata direttamente alla teleferica, e ai piedi del monte ho trovato la lancia per la mia nave, con i camerieri di bordo che all'imbarco erano pronti con i bicchieri d'acqua per dissetare i turisti accaldatissimi. Tornata a bordo, naturalmente, ho preso il mio libretto e mi sono tuffata in biblioteca, dopo aver cercato disperatamente una signora genovese che mi aveva invitata in piscina con lei. Con la stessa signora siamo poi andate a cenare, io, lei ed il suo figliolo, ragazzino abbastanza simpatico.  una volta tanto ho avuto il menu in italiano (non lo chiedevo mai). Per il prosieguo della serata ci siamo separate, io al teatro a guardare due acrobati eccellenti, lei e il figliolo in sala giochi. A presto con la prossima puntata, purtroppo internet continua ad essere un miraggio, a casa mia...