E' un Bridimondo

In amor le parole non contano...


Niente bei manzi (o buoi) in vista, quindi non spaventatevi. Nessuno mi si porta via, tranquilli, me ne sto facendo una ragione. In compenso so già dove ci trasferiremo e me gusta mucho, per fortuna, sarà un appartamento a piano terra pieno di luce, rifinito con alcuni particolari decisamente di mio gusto. Non cambierà le mie abitudini, e anche questo me gusta. Sul lavoro e' un ottimo periodo, ma di sicuro ci saranno argomenti pronti a smentirmi. Mai parlare, no? Le attività extra procedono, mi piacerebbe (tanto) riuscire ad evitare alcune incombenze, che invece so che dovrò subire in ogni caso, pazienza, per altre sono ben felice di dovermi spendere, insomma, la vita va avanti con il suo solito tran tran, ma, almeno per il momento, con il sole. Sabato sera ho accettato di andare ad una cena di beneficienza con alcune conoscenti, cambio compagnia, insomma, e la cosa non mi dispiace per niente. Sono letteralmente immersa nei libri, in questo periodo mi sto cimentando con la serie di Amelia Peabody, gialli ambientati nell'antico Egitto che adoro letteralmente. Questa gentile signora vittoriana completamente anticonformista è quanto di più gradevole possa capitarmi per le mani. Ho avuto finalmente il coraggio di leggere Anna Premoli, e non l'ho trovata così terribile come la consideravo, forse perché non mi concentro eccessivamente, se la trama del libro che leggo è già ampiamente riassunta dal titolo. Cosa potreste aspettarvi da "ti prego, lasciati odiare?" Che non sia una coppia di personaggi che si odiano e poi si sposano? Ogni tanto cedo ad uno strano bisogno di cuoricini e sospiri, anche se finisco per trovare ideale il rapporto tra Amelia Peabody e il marito, l'archeologo Radcliffe Emerson, burbero e brontolone, ma innamoratissimo della sua sposa. Quindi, primavera in arrivo, storie d'amore ovunque, in tutti i libri che mi capitano a zampa, insomma, basta solo che mi innamori io e poi siamo a posto. Difficile, ma non impossibile. Quando avrò idea delle tempistiche relative a traslochi vari certamente mi attiverò per decidere le mie ferie, alle quali anelo, a questo punto. Vero è che senza libri non vado da nessuna parte e che sento sempre il bisogno disperato di lavorare (desideravo riordinare la biblioteca della nave che era trascuratissima, tanto per capirci), però vivendo in una realtà molto piccola trovo che allontanarmi e visitare luoghi lontani con compagnie sconosciute che possibilmente parlano lingue diverse dalla mia (inglese o francese, non di più)sia quasi un'esigenza. Vedremo, insomma. A presto