E' un Bridimondo

Dulcis in fundo


Restano da descrivere gli ultimi tre giorni di viaggio in Scozia, la mia meravigliosa vacanza ormai troppo lontana. Alla partenza da Perth ci siamo recati a visitare Scone Palace, il luogo in cui anticamente si trovava la pietra del Destino, il sasso su cui giuravano i re di Scozia, rubato nel trecento dai re inglesi e piazzato sotto il loro trono fino a cinque o sei anni fa, quando la regina ha deciso di restituirlo. Ovviamente a Scone si trova una copia, e l'originale lo vedremo nel pomeriggio al castello di Edimburgo, la fortezza che domina la capitale scozzese, ma abbiamo consumato le macchinette a furia di fotografare i pavoni e le mucche a pelo lungo. Partiti dal palazzo e' bastata un'oretta per raggiungere Edimburgo, e siamo stati a pranzo in una delle strade edoardiane della città, in un pub nel quale abbiamo assaggiato uno splendido scottish pie, una tortina salata ripiena di carne macinata, sempre con le patate fritte perché qui non ci sono molti contorni alternativi. (Insalata fresca? What's that?!) . Nel pomeriggio siamo saliti sul pullman per un primo tour della città con guida, che ci ha fatto conoscere le particolarità della città, dalla zona settecentesca, edoardiana per l'appunto, a quella medioevale, che va dal palazzo di Holyrood al Castello attraverso il Royal mile, il miglio reale, una strada lunga circa 1km in salita ripida, ma dove si trova l'Edimburgo storica, bellissima, ma piena di storie di ogni tipo, c'è persino un pub, il Last drop, (ultima goccia) che sorge accanto all'antica luogo delle esecuzioni. C'è la statua di un cane che si recò a trovare il suo padrone al cimitero tutti i giorni fino alla propria morte, e la regina diede il permesso che fosse sepolto accanto al padrone, e davanti al cimitero c'è la sua statua. Abbiamo visto la biblioteca nazionale, davanti alla quale mi sono fatta fotografare, e l'Elefant house, il pub in cui J.K.Rowlings andava a scrivere Harry Potter per non tenere acceso il riscaldamento in casa. La strada che scende dal Royal mile in quel punto, Victoria street, e' stata presa a modello per descrivere Diagon Alley, la strada dello shopping dei maghi. Il castello e' la fortezza all'interno della quale. Si trova ancora il comando dell'esercito scozzese, ed è molto suggestiva, costruita su uno spuntone di roccia che domina il paesaggio a 360 gradi. Ho visto persino, da lì, la nave su cui ero imbarcata lo scorso anno, che faceva evidentemente un giro nel nord Europa, invece che nel mediterraneo. L'hotel era il più lussuoso che abbiamo incontrato nel nostro giro, oltre che quello in cui ci siamo fermati la bellezza di due notti. La sera siamo stati ad una cena tipica con spettacolo, che effettivamente è un'attività smaccatamente turistica, ma il gruppo folcloristico che si esibiva e' decisamente bravo. Siamo stati tutti soddisfatti dell'esperienza vissuta, con piatti che ormai avevamo già assaggiato qui e là nel corso del giro, ma ben fatti, ed esibizioni curate. C'erano nel corpo di ballo anche bambine, e alle due più piccole hanno fatto cantare una ballata, mi sono venute in mente le mie nipotine, e mi sono commossa. Al momento di tornare in hotel non c'era il pullman, il gruppo si è innervosito e di conseguenza la guida si è innervosita a sua volta, non sapendo che il nostro ormai ex autista aveva comunicato l'orario sbagliato, ed ha litigato in malo modo con l'autista sostituto. Comunque ci siamo bellamente infilati nei nostri letti.Il mattino dopo saremmo stati liberi, ma ho partecipato al l'esclusione per visitare il palazzo di Holyrood, che la regina utilizza per questioni di stato, e che ha n giardino (uno dei tanti visti) assolutamente meraviglioso, con tanto di rovine dell'abbazia originaria. Poi tra le scelte possibili, con le mie amiche ho preso il secondo taxi di giornata (non ce la facevo più a camminare) e ci siamo recate a Princes street, la via dello shopping, dove abbiamo pranzato in un pub e acquistato (finalmente) la borsa per il bagaglio a mano. Bella, tra l'altro: spallacci da zaino, rotelle, e manico telescopico. Insomma, buona per tutte le esigenze. Il giorno dopo sono partita intorno all'una con il gruppo dei bolognesi, due coppie piuttosto anziane, che ho assistito nel pranzo in aeroporto spiegando il menù del ristorante (cosa che comunque facevo quasi ad ogni pasto con chi aveva dubbi) e interloquendo con i camerieri. Che comunque non hanno molto tempo per farsi capire dai nonnini in quel caos. Stesso aereo fino a Schipol, dove, invece, ci siamo tristemente separati, ma avevo fatto in tempo ad accodarmi ad un gruppo di veneziani che aveva fatto un tour simile, e quindi mi è bastato tenerli d'occhio perché ho capito che dovevano prendere il mio stesso volo. Bella esperienza, stancante ma appassionante, che la Scozia ha una storia molto bella e complessa, e loro trattano ogni  sasso come il monumento fondamentale, quindi tutto ben spiegato, tutto interessante. Ancora non ho deciso che farò il prossimo anno, ma di certo troverò cose belle, ne sono sicura. Per gli aggiornamenti su di me... A presto