E' un Bridimondo

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salve a tutti. Ultimamente sembra evidente che non ho molta voglia di aggiornare questo mio piccolo diario, ma comunque ci tengo, e quindi eccomi qui. Il fatto è che a casa la situazione è un po' pesante, il trasloco ha influito su umore è tenuta psicologica dei miei genitori, che alla fin fine sono anziani entrambi, e se uno si sente colui che porta il mondo sulle spalle, poi non accetta che l'altra sia stanca o abbia una visione delle cose diversa dalla sua. Insomma, 'na gioia che non vi dico, con l'aggiunta di un vecchio zio di mio padre che comincia a dover essere seguito passo passo e dei cugini del suddetto che si defilano lasciandolo col cerino in mano. Che lui non è abbastanza stanco e stressato, no, figuriamoci, carichiamolo di tutto e di più, visto che lasciare lo zio nelle peste non fa parte del suo modo di essere. È finita qui siamo alla normale amministrazione, ovviamente le ricadute di stress passano anche di qui, naturalmente, e io un poco ne risento. Il forte raffreddore mi ha lasciato una fastidiosa laringite, e andare in scena non sapendo se la voce risponderà o meno non è gradevole, ma le prime tre repliche della commedia le abbiamo appena fatte, nel prossimo weekend tocca alle prossime due, e vedremo che succede. Questa volta hanno pensato bene di vestirmi da suora, come direttrice di una casa di riposo molto vecchio stile, e sinceramente dicono che lo faccio bene, addirittura qualcuno ha chiesto come hanno fatto a scritturare una suora (ma te pare?), evidentemente anche se non posso cambiarmi i connotati riesco ad impersonare bene i personaggi (salvo poi imprecare come uno scaricatore se perdo le puntine nel cambio scena, vestita da suora è un gran bel vedere), ed è soddisfazione sentirselo dire. Adoro quasi tutta la compagnia, c'è grande affiatamento, e io non sento il bisogno di fare la protagonista, che studio poco o niente, per cui dev'essere una parte a misura, per ricordarmela. Il quasi tutta e' dovuto ad una dei più giovani, che se la tira come fosse la novella Duse, sta facendo scuola di teatro, sì, ma visto che siamo solo una compagnia di paese non ha remore a non presentarsi alle prove per mesi, e poi uscirsene con un "alle prime due esibizioni io non ci sono, sono con La Compagnia di Padova" giusto una settimana prima del debutto. Roba da farci morire di strizza. Che poi io ho sempre fatto la sua parte al punto di saperla a memoria meglio della mia, ma poiché sono nello stesso atto ed entro ed esco di scena come uno yo-yo, non posso fare che metà della sua parte. Si, perché essendo lei bravissima, le avevano affidato due particine due, quindi l'infermiera l'ho fatta io, spesso le suore facevano le infermiere, e la nipotina svampita l'ha fatta una ragazza che aveva solo il primo atto (anche lei dentro e fuori come uno yo-yo. Come in molte altre cose, a quanto pare ho la stessa filosofia della volpe, che diceva che l'uva , alla quale non arrivava, era acerba, ma sono davvero soddisfatta così. Arrivasse qualcos'altro sarei felice, ma quello che ho mi basta. Ho una bella attività da fare con la scuola primaria, pronta per la settimana prossima, e sono felice. Cosa si può volere di più dalla vita? Per ora vi saluto, a presto!