E' un Bridimondo

Sono viva


Non è che abbia rischiato di morire, ultimamente, no, però non mi faccio viva granché qui,  ormai lo sapete. Il perché è presto detto, ovviamente: il lavoro mi si sta mangiando viva. Non faccio ore e straore, no, però la testa sta lì, ben ferma, a riflettere sulle settordicimila cose da fare. Domani, ad esempio, devo mettermi a riordinare i libri, che domani sera c'è il comitato biblioteca, e far vedere la biblioteca incasinata non è un bel biglietto da visita. Dovrò anche presentare il progetto "Nati per leggere", che se parte si deve solo alla mia testa dura. Sapete di che si tratta? In sostanza, gli studi americani hanno dimostrato come l'esposizione precoce alla parola scritta permetta ai bambini di elaborare un linguaggio ed una capacità di literacy, ossia di comprensione, di molto superiore rispetto a quei bambini che non sono stati esposti. NpL, quindi, si propone di rendere edotti i genitori e di proporre loro mezzi e metodi per farli sentire più sicuri nel proporre i libri ai loro bimbi. Un esempio? Nel paesino di Vattelapesca nasce Mario (o Youssef, o Rita o...). Quando si presentano a registrarlo all'anagrafe, i genitori ricevono un messaggio di benvenuto, insieme ad un buono regalo, da ritirare alla biblioteca. Qui troveranno la bibliotecaria che regalerà loro un libretto per il bebè, magari facendo loro notare come lui/lei sia irresistibilmente attratto dall'oggetto. Lo ciuccia?  Va ben, Gli parla? Bene uguale. L'iniziativa dovrebbe essere integrata dal supporto dei pediatri di zona e delle scuole per l'infanzia, addirittura dovrebbe essere il pediatra a regalare il libretto, ma almeno i depliant dovrebbero metterli in studio. Sarebbe poi buona pratica istituire letture per i più piccoli in biblioteca, con un angolo morbido, un fasciatoio, insomma la possibilità per i bimbi e le mamme di avere un luogo idoneo. Sto lavorando per aderire al progetto, ho seguito il corso, so cosa fare e come, per gli aspetti burocratici devo avviarli, ma sono sul pezzo. Sono molto stanca, sinceramente, ho voglia di ferie e nessun modo di prenderne ora, ma a marzo prometto che chiudo due giorni e scappo ad Abano, che devo staccare la testa dal lavoro prima che il lavoro stacchi la testa a me. Devo scappare dalla mia aiutante e dai suoi problemi, che non posso risolvere ma non voglio lasciare irrisolti. Ho conosciuto quello che dice di essere suo moroso, la cosa mi preoccupa, ma sembra davvero un brav'uomo. Lo spero, che la piccola è fragile, e continuare a romperla non è una bella cosa. Stiamo per ricominciare, con il coro, e quindi bisogna abbassare la testa e pedalare. Comunque una cosa per volta e passa la paura. L'importante è che io trovi il momento per staccare, che ne ho davvero bisogno.a presto