E' un Bridimondo

Piccole recensioni cresconol


nonostante potrebbe essere un'ottima idea, so per certo di non avere la costanza di farne una rubrica fissa, e, forse, nonostante io sia una lettrice compulsiva ed una che guarda serie, e qualche volta vado pure al cinema, neanche il materiale. Ma proviamoci.ieri sera ho visto La forma dell'acqua, di Guillermo Del Toro. Il film è ambientato negli anni '50, in una città di provincia degli Stati Uniti, ed è una favola che parla d'amore, di accettazione del diverso, del fatto che un reietto non teme un altro reietto, al contrario, non avendo nulla da perdere è disposto a tendergli la mano, e a lottare per garantire un futuro migliore all'altro. Di effetti speciali, fotografia (l'ho trovata superba), costumi, non ne so praticamente nulla , quindi come recensora (come si dice?, boh) non valgo una pippa, ma pazienza. L'aspetto per il quale, anche stamattina, sono ancora tutta "roversa", è quello affettivo/umano, empatico, la protagonista è una donna delle pulizie, orfana e muta, anzi, resa muta da qualcuno che le ha reciso la laringe. Sola, ma non disperata, né amara. Al contrario si prende cura del vicino, un anziano illustratore di pubblicità, che sta perdendo la partita contro la fotografia, oltretutto reietto quanto lei, perché omosessuale. Bellissima la collega di colore, anche lei conosce la discriminazione, e anche lei avrà parte nel folle progetto della protagonista che tenterà il salvataggio della creatura anfibia custodita (e torturata) nel laboratorio in cui lavora. altri personaggi di rilievo sono, ovviamente, il responsabile della sicurezza, che come ogni cattivo da favola, è davvero la cosa peggiore che possa esistere, e la gentile spia russa, che per amor della scienza e per vera pietà umana farà tutto il possibile per aiutare Elisa, la protagonista, nella sua missione. Che dire... Non è un film facile, di quelli che li vedi e li dimentichi, al contrario, almeno per me, ti si aprono nella testa continue domande "e se fosse successo che..." Persino il poeticissimo finale a me ha lasciato tanti interrogativi. E tanta speranza, una cosa che di questi tempi serve in quantità.a presto