E' un Bridimondo

piccole recensioni crescono


Buongiorno, cari,dopo che finalmente mi hanno levato il dente (finalmente? certo, solo per una questione di infezioni che non se ne andavano) torno a voi per recensire qualcosina di ciò che vedo e leggo.Comincerei con Sherlock, serie che adoro, ma non riesco a seguire con l'assiduità che vorrei (vero che così finirebbe subito, però vedere una puntata ogni tanto è stancante...)Il protagonista, Benedict Cumberbatch, in questa serie risulta odioso, completamente privo di empatia, e in questo lo trovo superlativo,l soprattutto avendolo visto alle prese con altri ruoli, nei quali sembra, se non bello, almeno gradevole. Lì è semplicemente respingente, e questa è sempre stata una delle caratteristiche di Holmes che mi disturbava, ma che ho ritrovato con esattezza. Vedere l'attore posizionare la testa esattamente come faceva il personaggio nelle illustrazioni dello Strand magazine, beh, mi ha molto soddisfatto, e vi fa capire il livello a cui soffro di Holmesite. Che io apprezzi anche l'ambientazione moderna è strano, ma sono riusciti a mantenere la trama principale modificando solamente i dettagli per modernizzarla un poco. In questo, allora, posso fare il confronto con un altro Sherlock Holmes, quello che è protagonista di Elementary, serie nella quale si fanno continui riferimenti con l'uso dei nomi e in parte delle caratteristiche dei personaggi, ma non vengono minimamente rispettate le trame.La modernizzazione in Sherlock è legata al fatto che hanno ambientato la serie a Londra, che non è più la Londra vittoriana, mentre Elementary è stato trasferito a New York, e Watson è diventato l'ex dottoressa ora terapeuta antidroga Joan Watson, interpretata da Lucy Liu. Carino, ma Sherlock è solo una macchietta, i casi non rispettano quelli originali, insomma, è su un altro livello.Per quel che riguarda le letture, invece, torno con gioia a proporre un romanzo definito Young adult, ossia per adolescenti, Tredici. So che c'è anche la serie, ma non sono molto tentata di guardarla, ho trovato il libro illuminante anche se sconvolgente.La storia è raccontata da Clay, e comincia con lui che riceve un pacco postale. Scoprirà che le musicassette in esso contenute sono state incise da Hannah, la compagna di scuola che si è suicidata quindici giorni prima, e in esse è contenuto il suo j'accuse. Le cassette girano infatti all'interno del gruppo dei suoi conoscenti più stretti, e spiegano con dovizia di particolari perchè si è uccisa. Si capisce, anche, che accusa gli altri di non averla voluta aiutare, mentre in alcuni casi è lei ad essersi rifiutata di farsi aiutare. Penso che andrebbe letto con grande attenzione da tutti, in particolar modo da chi ha a che fare con gli adolescenti, la loro psicologia a mio avviso è tratteggiata con precisione, e il libro può svegliare campanelli d'allarme che a volte teniamo spenti.Con questo, per oggi, concludoA presto