E' un Bridimondo

Faial e Pico, due isole in un colpo solo.


Il mattino successivo la sveglia sarebbe dovuta essere alle 5 e spiccioli, perché c'era un aereo da prendere... Peccato che ho sbagliato a metterla, così alle 6.20 'i suona il telefono in camera e la guida mi chiede che succede. Ovviamente volo giù dal letto e ringrazio i decenni di campi parrocchiali per avermi suggerito di lasciare solo il pigiama da riporre, e per le 6.32 sono in corriera con i miei compagni di viaggio, a cospargermi il capo di cenere. La colazione l'ho fatta al bar dell'aeroporto, dopo il check-in. Ovviamente la  mezz'ora di volo tra un'isola e l'altra è stata bella come sempre, addirittura sono riuscita a fotografare la cima del monte Pico dal finestrino dell'aereo, come fare il ritratto ad un amico, la foto è riuscita miracolosamente bene. All'arrivo a Faial noi ci siamo diretti a visitare l'isola, i nostri bagagli sono andati all'hotel. Faial è stata scoperta nel 1480, e subito regalata ad un nobile fiammingo, cui era stata dipinta come ricca di oro e pietre preziose. Nella realtà si trovò su una terra vulcanica, piena di fumarole e quant'altro, ma anche estremamente fertile. La nostra prima tappa è stata la visita ad un vulcano che ha aggiunto una consistente porzione di isola nel 1957, il Capelinhos, un paesaggio lunare come non l'avevo mai immaginato. Nel '58 il presidente USA diede la Green card a 1500 isolani, per permettere loro di emigrare e ricominciare a vivere. Splendido museo, vi consiglio di cercare le immagini su Google, capirete il fascino spettacolare del luogo. Nel pomeriggio abbiamo invece visitato la città principale dell'isola, Horta, sono arrivata "solo" fino alla chiesa Matrice, è tornata indietro chiacchierando con C.e A., una simpatica coppia di coetanei, per poi fermarmi a bere una coca nel mitico locale Peter. Il figlio del primo proprietario andava in mare aperto a recuperare i velisti che faticassero a raggiungere il porto, ed un inglese assiduo frequentatore lo aveva chiamato Peter, come il proprio figlio. Il nomignolo è rimasto, così come il fatto che per i velisti che arrivano a Horta bisogna dipingere nuvole me e simbolo Dell 'imbarcazione sulla Marina e andare a bere un gin da Peter per propiziare la buona sorte in mare.  A presto!