E' un Bridimondo

the wind of change


Ebbene si, ormai è quasi passata una settimana da quando ho cambiato cura, tre settimane da quando ho smesso le punture. Niente più antiestetici ponfi, tra un po'. Si, perchè i segni si vedono ancora, e la mia cellulite trema ancora al pensiero dell'ago. I ogni caso le pastiglie sono capsule piuttosto grosse, piene di un granulato che suona, quando le scuoti, dovrebbero sempre agire sul sistema immunitario in maniera anche più performante dell'interferone che ho usato fino ad oggi. La mia felicità è che mi è stata proposta un'altra cura di primo livello (e i livelli due e tre sono ancora da esplorare), e quindi se le cose dovessero non funzionare ci sono molte altre cartucce da sparare. Sul lavoro sono stata certamente confermata, quindi per altri due anni (più due, presumibilmente) sono felicemente a posto, sto preparandomi ad un incontro con una prima superiore per parlare di libri, ormai la mia attività di promozione della lettura non conosce confini.Per quel che riguarda le serie tv ho visto la terza stagione di True Detective, con Mahershala Ali e Stephen Dorff, due detective cui viene assegnato il caso di sparizione di due bambini. Per proteggere interessi superiori i due detective saranno tenuti lontano dalla verità per trent'anni, ma non per questo lo spettacolare Wayne Hays (interpretato da un incredibile Mahershala Ali, che per me vale tutti gli Oscar che ha preso e qualcuno in più) smette di cercare la verità. La serie si basa su tre piani temporali differenti, rendendo a volte difficile seguire tutti gli avvenimenti (sappiamo già che è una cifra distintiva di Pizzolatto, comunque) ma permettendoci di seguire l'evoluzione personale dei protagonisti. La serie è cupa, quindi chi non ama atmosfere troppo soffocanti rischia di non apprezzarla, ma è piena di poesia. La consiglioSono ancora sul meh invece per quel che riguarda la seconda stagione di Tin star, con un altro attore di gran mestiere (e che mi piace un sacco) Tim Roth. Qui, lo sceriffo pieno di demoni della prima stagione ha finito per perdere tutto, e ancora non si vede segno che voglia risalire la china, mentre i personaggi che lo circondano si trovano invischiati in altre trame complesse e pericolose. La serie è appena iniziata, manca parecchio alla fine, ma questa mi lascia molto perplessa, il carisma disturbante di Tim Roth intossica tutta l'atmosfera della serie e ti aspetti da un momento all'altro qualche carneficina da cui poter ripartire. Non riesco ad esprimere meglio il tipo di aspettativa che provo nei confronti di questa serie, che non so ancora dove andrà a parare (un po' temo di scoprirlo, mi sa).Bordertown, invece è una serie finlandese, il cui protagonista, Kari Sorjonen, si trasferisce da Helsinki a Laappenranta per stare più vicino alla famiglia, visto che la moglie si sta riprendendo da un tumore al cervello e la figlia è adolescente. Ovviamente essendo un ossessivo compulsivo faticherà alquanto a mantenere la promessa, anche perchè con il suo arrivo in città i crimini sembrano moltiplicarsi.Altra serie crime che sto seguendo in questo periodo è Crossing lines, e parla di una squadra di polizia composta da specialisti provenienti da diversi paesi che si occupa di crimini transfrontalieri. L'idea è geniale, sono stati scelti attori provenienti da tutt'Europa (e attori americani per aggiungere il tocco esotico),i temi sono tutti attuali, peccato che poi finiscano per essere trattati con superficialità, neppure l'impegno di Donald Sutherland, che interpreta un procuratore della corte dell'Aja, riesce a mantenere alto il livello. Peccato, perchè l'idea è ottima, gli interpreti discreti, ci fosse la sceneggiatura sarebbe stato più che consigliabile. Speriamo nelle prossime stagioni.Per ora mi fermo qui, a presto!