E' un Bridimondo

Akureiri


Dopo una lunga giornata di navigazione nella nebbia fitta, in cui ho finalmente partecipato attivamente ai giochi sulla nave, siamo finalmente approdati in Islanda, a nord est, nella seconda citta' dell'isola, Akureiri, che vanta la bellezza di 20.000 abitanti. 350.000 sono il totale degli abitanti d'Islanda, 200.000 vivono nella capitale, Rejikiavik. Qui la fonte di energia e' l'acqua termale ad altissima temperatura, quindi Le centrali sfruttano il calore dell'a qua per trasgormarlo in energia elettrica, e per mandare l'acqua calda alle case, per il riscaldamento o per l'uso umano (ovviamente per queste ragioni la devono raffreddare). La prima visita in questo ameno fiordo e' stata al giardino botanico piu a nord del mondo, con 7000 piante da tutto il mondo (niente di tropicale, credo lo immaginiate anche voi) e 400 autoctone. L'Islanda possiede un anello autostradale, ovvero una sola autostrada che segue le coste e che fa tutto il giro dell'isola, che a causa degli inverni non esattamente miti e dell'asperita' del territorio interno e' per lo piu' disabitata. Akureiri sorge in fondo al fiordo piu' lungo  d'Islanda. Dalla nave si poteva notare una cascata gettarsi in mare, e durante la visita abbiamo scoperto che e' una sorgente d'acqua bollente appena scoperta nel corso degli scavi per il nuovo tunnel. La nostra guida era un simpatico umorista, e ci ha subito chiesto cosa faremmo se ci perdessimo in una foresta islandese. "Alzatevi in piedi" si e' poi risposto da solo, visto che la pianta per eccellenza da quelle parti e' la betulla nana, insieme ad altre specie arboree molto basse. Poi, pero', mentre ci recavamo a visitare la splendida cascata di Godafoss, (cascata degli dei), ci ha mostrato una foresta di conifere fatte piantare da una certa Astrid. La cascata di Godafoss, o cascata degli dei,  e' chiamata cosi' perche' in questa zona viveva Thorgeir,un capo che quando l'Islamda divenne cristiana butto' le sue statue delle divinita' norvegesi nella cascata, un salto molto largo, che rende l'acqua spumeggiante e turchese. Tutte le mie foto hanno l'arcobaleno, perche' mentre ci recavamo alla cascata e' spuntati uno splendido sole, ho sudato come una matta perche' ero ben tappatA! Ci sono diverse cose che mi hanno molto stupita, in questo primo approccio con l'Islanda, e la prima cosa e' sicuramente l'odore dell'aria. Dovrei essere piu' specifica, e parlare di aria profumata, in fondo dovremmo renderci conto che la scarsita' di popolazione e il grandissimo amore che gli abitanti portano alla loro isola sono un toccasana per la salute dell'ambiente. La seconda cosa che mi ha scioccato e' il profilo delle montagne, sono lunghe, alte ma piatte sulla cima, a causa dell'erosione provocata dai ghiacciai.Per ora vi saluto,a presto!